giovedì 28 settembre 2017

Recensione a "Polvere d'Oscurità" di Agnes Moon



Genere: Fantasy M/M
Casa editrice: Self publishing 
Serie: Legami di sangue #4
Data d'uscita: 5 Giugno 2017
Pagine: 253
Prezzo: eBook 3,49 - cartaceo 9,98




Da quando è stato testimone delle efferatezze compiute dai Cacciatori dell’Occulto, Daniel Whitmore non riesce più a darsi pace, specie dopo l’incontro con un prigioniero molto speciale, un giovane vampiro che sostiene di conoscerlo.
Un “buco” di trenta giorni nella sua vita, un affascinante signore della notte di nome Bastien che sembra sapere tutto di lui e una missione suicida in cui venderà cara la pelle, stravolgeranno il suo mondo e la sua visione della vita.
Mentre l’intero Clan è sulle sue tracce, Thomas scopre di essere al centro di un piano orribile e malvagio, qualcosa che potrebbe distruggere per sempre il suo spirito.
A volte lo sguardo di un nemico nasconde un animo puro, a volte dietro una vita eterna può celarsi un tormento infinito. Aidan è un essere misterioso e pieno di segreti, ma Thomas è convinto di poter arrivare al suo cuore…

Un mix di romance, avventura e mistero ci accompagna verso l’epilogo della serie Legami di sangue, e quando infine l’ultima battaglia infurierà, vecchi e nuovi amici si scontreranno all’ultimo sangue contro un’entità diabolica e sfuggente, finché non resterà altro che… polvere d’oscurità.




Buongiorno magnetiche.
Oggi vi parlerò dell'ultimo capitolo della saga Legami di sangue, di Agnes Moon “Polvere d'oscurità.”
Una serie, a mio avviso, mai banale e molto divertente. Agnes è riuscita a creare dei personaggi unici, vivi, ognuno con le proprie sfaccettature e il proprio cuore immortale.
Di saghe sui vampiri e mutaforma ne è pieno il web e le librerie ma, questa saga, è una cosa a parte, non legata agli stereotipi che ormai, ahimè, siamo abituati a leggere.
Polvere d'oscurità narra le vicissitudini di due coppie formate da: Thomas, il vampiro scomparso nel nulla e Aidan, il suo carceriere, e la coppia formata da Bastian, il braccio destro di Vincent, con il cacciatore Daniel, a cui era stata cancellata la memoria.

“Daniel mi lanciò un'occhiata colma di dolore e rimpianto, il suo sguardo tormentato si impresse a fuoco nel mio cervello e una piccola parte di me morì insieme ai nostri ricordi, cancellati per sempre dalla sua mente.
«Non aver paura, piccolo» gli sussurrai dolcemente. «Io non ti dimenticherò.»”

 In questo ultimo capitolo, ritroviamo tutti i nostri eroi, ognuno con un suo piccolo spazio e un suo perché. Ho apprezzato questo intreccio di vite che, se non sapientemente costruito, poteva risultare un polpettone indigesto, invece, la scrittrice è stata molto brava a intrecciare le vite dei protagonisti in un susseguirsi di colpi di scena che, giuro, non sono mai stati banali. Passato, presente, ricordi sopiti che, prepotentemente, tornano alla luce. Nella narrazione veniamo a conoscenza di tante cose lasciate irrisolte nei capitoli precedenti: cosa è successo a Daniel dopo la cattura e la cancellazione della memoria, e che fine ha fatto Thomas, il giovane vampiro rapito insieme a Philip.

“...le visite di Aidan mi erano diventate indispensabili come l'aria che respiravo. Non solo per via della solitudine, ma anche perché giorno dopo giorno si stava creando un timido legame, fatto di piccoli gesti e chiacchiere innocue che mi riscaldavano il cuore e teneva lontano dai miei pensieri, per quanto possibile, il terrore del futuro che mi attendeva. Ci avevo riflettuto molto ed ero giunto alla conclusione che potesse trattarsi di un chiaro esempio di Sindrome di Stoccolma, perché davvero non riuscivo a trovare un'altra spiegazione all'inspiegabile e crescente attaccamento che provavo per il mio affascinante carceriere.”
 


Di questa storia ho amato tutto e, incredibilmente, anche il cattivo, di cui però non vi svelerò nulla per non rovinarvi la sorpresa.
La narrazione è molto scorrevole come in tutti i romanzi di Agnes, ma qui troviamo una maturità differente, più completa. L'uso delle parole più ricercato e una fluidità della sintassi migliore.
Come ogni libro della saga, anche questo, è narrato in prima persona con i pov alternati dei protagonisti. Gestire quattro punti di vista differenti non è semplice, ma la scrittrice si è destreggiata molto bene tra i pensieri dei nostri beniamini, acquistando un altro punto a suo favore.
In definitiva, trovo questo libro, insieme all'intera saga, una vera perla nel mondo nebuloso del fantasy contemporaneo.
Brava Agnes. Spero vivamente che vorrai dedicare un angolino alla piccola fatina Lewis che, con il suo svolazzare, mi ha fatto sognare.

Meritatissimi!


 

2 commenti:

  1. Penso che Polvere d'Oscurità sia stato per me il romanzo più difficile da scrivere, c'erano tanti fili da ricollegare, personaggi da rincontrare e ben due coppie a cui regalare un meritato lieto fine. Proprio per questo, sapere che è stato così apprezzato mi rende immensamente felice. Vi ringrazio <3
    E per quanto riguarda la piccola fatina, prima o poi lo farò ripuffare di nuovo!!

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  2. Cioa Agnes. Io ringrazio te per aver scritto questa saga, ci voleva un po' di aria fresca nel panorama "vampiri e mutaforma". E, ti prego, fai puffare Lewis al più presto. 💖

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