sabato 6 agosto 2022

Recensione a "La rosa perduta di Shanghai" di Weina Dai Randel



Genere: Narrativa rosa
Editore: Newton Compton Editori
Data d'uscita: 9 Agosto 2022
Pagine: 416
Prezzo: eBook 4,99 - cartaceo 11,40

 
 



1940. Aiyi Shao ha ereditato quello che una volta era il night club più in voga di Shanghai. Ernest Reismann è invece un ebreo appena fuggito dalla Germania, non ha un soldo e spera di potersi ricostruire una vita in quella città che dà rifugio a così tanti stranieri. Quando le loro strade si incrociano, sembra che il destino abbia deciso di favorirli: Ernest in patria era un musicista e Aiyi ha bisogno di un pianista jazz per il suo locale. La combinazione fa subito faville. Il talento di Ernest e l’intraprendenza di Aiyi rendono il night club uno dei più gettonati della città, e tra i due nasce un’intesa che va al di là del comune amore per la musica. Ma le difficoltà sono dietro l’angolo: le differenze culturali tra i loro mondi sono enormi, e inoltre Aiyi è già promessa a un altro uomo. Mentre la guerra infuria, Aiyi ed Ernest sono costretti a separarsi e a compiere delle scelte disperate, che metteranno in gioco il loro amore e la loro sopravvivenza.





La storia di Shanghai, durante la Seconda Guerra Mondiale, è oggetto di narrazioni storiche con a volte un taglio saggistico che può risultare faticoso per la lettura: questo libro unisce, invece, la parte storica con diversi aspetti, proponendoci un quadro ben preciso degli anni a ridosso dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale nel Pacifico.
La vita di Ernest Reismann, ebreo rifugiatosi a Shanghai, si intreccia con quella di Aiyi Shao, giovane donna volitiva e quasi un’anomalia nel mondo cinese. È infatti un’imprenditrice di successo, proprietaria di un locale, e nubile; un personaggio che
nel corso della storia mostrerà anche molte debolezze, che non solo perderà Ernest e il suo amore, ma che, nell’orrore della guerra, ritroverà quella forza per lottare per la sopravvivenza.
I temi della storia sono tanti: la famiglia, la tragedia, il pregiudizio, le scelte da fare, la speranza, la redenzione. Da una parte, il mondo cinese, con le sue tradizioni e convinzioni, ci viene descritto freddo e chiuso a qualsiasi interazione con tutto ciò che non è tradizione: la stessa Aiyi viene costretta più volte a decisioni che non la rispecchiano, pur avendo la piena indipendenza economica. Dall’altra, ci viene raccontato un capitolo della storia della Shoah pressoché sconosciuto, quando a fine anni ’30, ebrei, perlopiù tedeschi e austriaci, che fuggivano dalle persecuzioni naziste in Europa, trovarono rifugio a Shanghai, facendola diventare quasi la cornice di un'integrazione complessa e, a tratti, riuscita.
Il legame che si crea tra Aiyi ed Ernest parte dalla musica, che li lega in modo perfetto, e attraverso la musica li legherà in una sorta di armonia tutta loro, capaci di superare tutte le
vicende di guerra devastanti che entrambi dovranno affrontare.
 
«Lei era il magnete per il suo fulmine, l’esplosione stellare per la sua tristezza e la musica per il suo silenzio, e per quanto fosse impensabile, lo stesso valeva anche per lei.»

Attraverso una scrittura fluida e quasi cruda in alcuni passaggi, riusciamo facilmente a immaginare gli odori, i panorami, i suoni, la musica, la tristezza e la speranza che avvolgevano
Shanghai durante la guerra, quasi come immersa in una bolla.
 
«Fuori, la brezza sussurrava un linguaggio dissoluto che ben conoscevo, e la città danzava in un circuito di ombre e vento. Era come se Shangai mi stesse raccontando qualcosa di bellissimo e molto audace: era mia, tutta mia: le strade, il vento, la notte, il jazz con i suoi ritmi, e il desiderio tutto nuovo di sogni pericolosi e di delirio.»

La narrazione è costruita partendo dal presente in una sorta di incastro non in flashback, ma come se fossimo spettatori dinnanzi ad una finestra aperta, sottolineato anche dal POV
(particolare!) in prima persona per la protagonista ed in terza, invece, per quello maschile.
Una storia potente e al tempo stesso commovente, con personaggi vividamente disegnati che ci vengono raccontati con grande profondità, complessità e con sentimenti credibili nel
contesto in cui si muovono.




 
Grazie alla CE per averci fornito l'eBook.




 

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