Io e Rye non riusciamo a stare più di dieci minuti nella stessa stanza senza desiderare di ucciderci. Immagino che la cosa diverta entrambi. Non è di nessuna utilità, ma non riusciamo a smettere.
Cari Magnetici, quante storie d’amore falliscono per la mancanza di comunicazione e comprensione tra le parti? E quante nemmeno nascono per lo stesso motivo? Il rischio lo corrono anche Brenna e Rye ostacolati da anni di “errori di comunicazione” più o meno voluti.
Essendo una la PR e l’altro il bassista della stessa band sono costretti a convivere in maniera quantomeno civile, pur non risparmiandosi frecciatine e velati insulti che rappresentano anche l’intrattenimento di tutti i loro amici e colleghi.
Nonostante l’esistenza patinata che conducono, il benessere economico e la fama entrambi sentono che nella loro vita qualcosa manca, ed è una cosa che non può e non vuole più essere ignorata.
Brenna ha alle spalle una famiglia “ingombrante” che ha sempre criticato le sue scelte accusandola di vivere all’ombra del cugino, Killian, frontman dei Kill John, mentre invece negli anni lei ha saputo crescere professionalmente confermando il suo talento nel ramo delle pubbliche relazioni.
Ora Brenna è libera di decidere della sua vita, di vivere nel lusso che non ha mai potuto avere, facendo un lavoro che la soddisfa, e quindi, si domanda, perché questo senso di inappagamento? Questa sensazione che alla sua vita manchi qualcosa, o più precisamente qualcuno?
Non desidero i piccoli gesti tipici di una relazione, ma la connessione fisica. Voglio essere desiderata. Sopra ogni cosa. Con una devozione che toglie il fiato. Voglio essere vista, non solo come una presenza provvisoria, ma come qualcosa di essenziale. E voglio desiderare a mia volta qualcuno.
Rye ha avuto il meglio che la vita di una rockstar possa offrire, soldi, fama, successo e donne, così tante da non poterle contare o ricordare, eppure ora che vede quasi tutti i suoi amici e compagni impegnarsi in relazioni felici e soddisfacenti sente di essere pronto al passo successivo. La sua vita professionale è pericolosamente in bilico e si ritrova spaventato e soprattutto molto solo a pensare all’unica donna che negli anni è riuscita a fargli battere il cuore, l’unica che non è mai stata sua e che ora disperatamente vuole, al punto di proporle un accordo sconsiderato.
Brenna e Rye si ritrovano invischiati in una pseudo relazione che, in teoria, dovrebbe limitarsi al solo piano fisico, ma che in realtà rischierà di andare molto, molto oltre.
Sono un’imbrogliona. Non sono per niente fredda e controllata. Correre rischi mi terrorizza. Ho paura di perdere quello che desidero davvero e di tornare la ragazzina insicura che guardava questo mondo da fuori. Rye ha la capacità di farmi mancare la terra sotto i piedi. Ed entrare fisicamente in contatto con lui ha aumentato questo suo potere. È una consapevolezza che sento sulla pelle. Eppure, non posso mentire a me stessa: lo voglio ancora.
Un elemento che ha sempre connotato i protagonisti dei libri di questa serie è la capacità di trasmettere la loro umanità, intesa nei termini di mostrarci le fragilità e le debolezze umane di cui tutti siamo vittime. Nonostante la loro condizione li ponga in una posizione invidiabile ai più, non li mette al riparo da sentimenti come la paura, la tristezza, il senso di inadeguatezza a dimostrazione che, non sono i soldi a costituire una solida rete di supporto, ma le persone di cui ci circondiamo. Il modo in cui i ragazzi prima e le loro compagne poi riescono a comunicare tra loro è frutto di esperienze, anche negative che li hanno segnati, ma che hanno anche insegnato loro come “esserci” gli uni nelle vite degli altri, creando un senso di famiglia che si respira in ogni libro della serie. Sono ragazzi normali a cui è toccata una vita straordinaria che hanno dovuto però imparare a gestire.
Tornando ai nostri protagonisti devo dire che li ho amati entrambi e allo stesso tempo li avrei presi per il collo in più di una occasione, il loro essere così naturalmente giusti l’uno per l’altra era evidente a chiunque tranne che a loro stessi. Comprendo che entrambi necessitassero del tempo opportuno per metabolizzare questa evoluzione del loro rapporto e per accantonare dubbi e timori passati.
Ho amato tutti i libri di questa serie e non sono ancora veramente pronta per mettere la parola fine, spero davvero che l’autrice la pensi come me, in fondo c’è ancora un batterista da piazzare quindi… chissà !
«L’attrazione tra noi è sempre stata lì. Puoi negarlo, se vuoi, ma è così. Siamo stati come due calamite rivolte a sud, che si respingevano perché non potevano fare altrimenti. Poi io ho sentito di cos’hai bisogno e mi sono voltato verso nord. Verso di te.»
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