Dopo l’attentato alla mia vita tutto è cambiato e adesso sono più determinata che mai a schiacciare i miei nemici finché giaceranno a pezzi ai miei piedi.
Sinner crede di avermi messa all’angolo, ma ha sottovalutato la mia sete di vendetta.
Nulla si metterà in mezzo.
Inoltre, non sono più sola. Saint, Galen, Caz e Theo si sono guadagnati la mia fiducia e il mio cuore. Insieme, formiamo una squadra indomita, dotata di una forza inarrestabile.
Essere sempre un passo avanti è indispensabile per il nostro successo; quindi, non possiamo far altro che unirci agli alleati più improbabili. La situazione è tesa e carica di pericolo e non sono più solo le nostre vite a essere in pericolo.
Tutto dipende dal trovare le prove che collegano i Santi al rapimento e all’assassinio di Daphne Leydon, ma il tempo a nostra disposizione sta per finire.
Sinner crede che la guerra sia già arrivata a Lowell, solo che non ha considerato il suo nemico più letale e la sfida che proviene dall’interno.
Non ci fermeremo finché non lo avremo sconfitto e avremo ottenuto la sua corona.
In un modo o nell’altro, Sinner cadrà.
Sono Harlow Westbrook, dannazione! Una sopravvissuta. Una regina.
Cari Magnetici, con questo libro si chiude la trilogia The Sainthood e come succede con un libro che abbiamo apprezzato, dispiace sempre lasciare certe storie che hanno saputo catturare la nostra attenzione. L’autrice ha saputo costruire un mondo, quello di Harlow e dei suoi “ragazzi”, che ora più che mai definiremo “uomini”, capaci di appassionarci e intrigarci al punto che prendere congedo da loro diventa oltremodo impegnativo.
Anche se i ragazzi sono apparsi sulla scena solo da tre mesi, è come se li conoscessi da molto più tempo. Come se fossimo sempre stati insieme. È difficile immaginare la mia vita prima che si facessero strada a forza nel mio cuore, rendendolo la loro casa.
Harlow, che si conferma la figura centrale del racconto, ha saputo legare a sé queste quattro ingombranti personalità maschili e renderle una famiglia. Un legame nato dalle ceneri di ogni cosa che ognuno di loro ha perso o, peggio, che gli è stata strappata via con assoluta crudeltà
Harlow ha saputo vedere oltre la facciata che i ragazzi esibivano al mondo e ha saputo portare alla luce ogni punto oscuro delle loro anime, amandoli e facendoli sentire compresi. I Santi, dal canto loro, hanno saputo dimostrarle il loro esserci per lei, la loro devozione e totale fedeltà. Ora, come una unità inarrestabile spetterà loro portare giustizia nel mondo fatto di violenza in cui si trovano a vivere, mettendo fine ad un regno di cui si sono trovati sudditi senza neppure volerlo.
Raddrizzo le spalle, sicura di me, e il mio cuore si gonfia per l’amore che provo per questi ragazzi. Un amore irrefutabile e infinito. “L’amore non è tutto rose e fiori, né unicorni e arcobaleni. È incasinato. È reale. È crudo e pieno di difetti. Ferisce tanto quanto guarisce. Solo che il vero amore è vita e tutti voi l’avete soffiato dentro di me. Adesso, finalmente, vivo perché il vostro amore ha infranto le mie pareti e siete arrivati dentro di me, nel profondo, a ricordarmi chi sono, a dimostrarmi che l’amore esiste e che io me lo merito.”
Aldilà della conclusione della storia, dove potremmo dire che giustizia sia stata fatta, quello che colpisce maggiormente in questo libro è il lavoro che tutti i personaggi hanno fatto o dovranno fare su loro stessi.
Per Harlow come abbiamo detto è il ritrovare un senso di famiglia e appartenenza, un poter contare su altri invece che solo su sé stessa come è stata abituata a fare negli ultimi anni.
Per Saint è la comprensione di come poter essere amato, perché l’amore è sempre stato un sentimento estraneo nella sua vita. Per Galen è l’appartenenza ad un gruppo, il sentirsi capito e amato semplicemente per quello che è, un amore facile, senza le delusioni o i compromessi che ha sempre dovuto accettare nella sua famiglia di origine. Per Caz e Theo infine sarà la scoperta di un legame diverso, ma profondo, figlio di un desiderio nascosto e tenuto segreto spesso per il timore di sentirsi rifiutato.
Ogni componente del gruppo compensa e sopperisce alle mancanze degli altri, per questo la loro unione, seppure insolita, o per alcuni strana e proibita, funziona così bene. Non si riesce a concepire una scelta tra loro perché in ogni caso andrebbe persa una parte fondamentale; quindi, quello che accade è così semplicemente giusto da far apparire ogni altra soluzione impossibile.
Il loro amore non è tutto arcobaleni e unicorni. È rozzo, tenace e a volte fa male, ma non vorrei che fosse diverso, perché siamo una squadra.
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