La Principessa Elara della città di Guardiara è stata promessa in sposa al Principe di Resurra e, già dal loro primo incontro, è evidente che il suo promesso sposo sia tutt’altro che “principesco”. Zex è un bestione dall’aspetto rude e minaccioso, un leader indomito tra le rovine di un mondo post-apocalittico.
Catapultata in una città dove gli uomini considerano le donne una loro proprietà, la timida Elara dovrà imparare a essere coraggiosa come la sua amica Ashka. Riuscirà la principessa a trovare il suo posto a Resurra e a vedere l’uomo capace di tenerezza e passione nascosto sotto alla corazza di Zex? E soprattutto, riuscirà a cambiare le rigide dinamiche della sua nuova città, aprendo la strada a un nuovo futuro per tutte le donne di Resurra?
Zex. È così che vuole che lo chiami. Non “Principe”, non Zefiro: Zex. Tre lettere, una montagna di muscoli, due occhi scuri dal taglio tutt’altro che amichevole e un folto barbone che sembra poter catturare ogni granello di polvere del deserto. Il mio futuro marito è un bruto con mani grandi quanto la mia testa e che mi considera sua.
Cari Magnetici, oggi vi riporto nel mondo post apocalittico creato da Laura Fiamenghi con il terzo libro della serie Stars and Sand. Il focus si sposta su Resurra e i protagonisti di questa storia sono stati ampiamente preannunciati nei due volumi precedenti: Elara, principessa e figlia secondogenita della regina di Guardiara e il suo promesso marito, Zefiro “principe ereditario” di Resurra. In realtà, e ve ne accorgerete subito, la regalità sta a Zex come uno smoking starebbe ad un facocero, ed Elara ha modo di farsene una idea fin dal loro primo incontro. Nella sua nuova patria, non esistono re o principi, e le regole sono totalmente diverse da quelle del mondo da cui lei proviene, in pratica è come se prendeste la principessa Kate e la mandaste a vivere nel chapter dei Sons of Anarchy… l’effetto sarebbe più o meno lo stesso.
I Falchi, con a capo un Presidente, sono la classe maschile e prettamente dominante che detta le regole, le donne si dividono in due categorie: le sposate che sono poco più di un complemento di arredo nelle case dei loro mariti, destinate a compiacerli e a sfornare figli, le non sposate o per scelta o mancanza di alternativa, recluse in una sorta di area dedicata, guardate a vista, utili come manodopera e poco altro.
Come sarà Elara? Principessa Elara di Guardiara. È così che si chiama. Sembra uno scioglilingua. Ancora non conosco il suo volto, ma una cosa la so per certo: mi prenderò cura di lei e farò del mio meglio per far funzionare le cose tra di noi. Lo devo alla mia città. Lo devo a tutta la gente che stasera festeggia per il futuro che ci attende. Non siamo più soli nel deserto. Noi e Guardiara potremo mettere insieme i pezzi che abbiamo salvato dalla Caduta e scambiarceli. Migliorare, progredire… prosperare, addirittura. E il simbolo dell’alleanza tra le due città saremo proprio io ed Elara. Io e te, principessa, saremo una coppia fantastica.
Resurra è la parte necessaria di una storia che non sapevi di voler leggere, se la storia d’amore tra Ashka e Zarek vi ha conquistato, andrete fuori di testa per Zex ed Elara. Se tra i primi due c’era evidentemente complicità e affiatamento fin da subito, per i secondi la prima domanda che ti balza in mente è: come faranno a restare insieme questi due? In realtà pagina dopo pagina si scoprono gli aspetti che veramente legheranno questa coppia, lui non è solo un rude e grezzo motociclista, ma un vero leader che si spende per il benessere della sua gente, la cura e il tempo che si prende per cercare di comprendere questa nuova e strana moglie che ha guadagnato, testimoniano come, nell’anima, sia una persona estremamente leale e gentile.
Elara, che al principio può suscitare tenerezza, se non quasi irritare, per la sua estrema docilità e timidezza si rivelerà invece una donna capace di adattarsi alla sua nuova condizione. Senza vittimismo o paura, ma anzi con spirito propositivo e coraggioso, nonostante si ritrovi in un mondo totalmente alieno ed estraneo si impegna per diventarne parte attiva, cercando nel suo piccolo di operare dei cambiamenti sia su sé stessa, sia sulla realtà che la circonda
Il punto è che Zex è diventato il mio tutto e solo oggi, quando lui mi ha ferita, mi sono resa conto di cosa patirò se mi permetterò di legarmi ancora di più a lui. Io non sono così forte. Ho detto addio ad Ashka e la sua mancanza mi ha devastata. Dire addio a Zex, all’uomo che… cosa? Di cui mi sono innamorata? Mi ucciderà. Lo so.
In questo libro, si apprezza ancora una volta la cura che l’autrice ha messo nello sviluppo di un world building credibile e accurato, se nei primi due libri si era data la “soluzione” di Guardiara alla sopravvivenza post apocalittica con l’instaurazione di matriarcato in cui le donne detenevano tutto il potere, in Resurra ci viene presentato invece un modello civile molto più simile al patriarcato che tanto bene conosciamo. È una bella contrapposizione che mette in evidenza che ognuno dei due sistemi ha delle falle e che la soluzione è un compromesso che inglobi gli aspetti migliori di entrambi i sistemi. Un mondo che intravediamo alla fine del libro e che ispira sentimenti di accettazione e convivenza, nel rispetto di ogni razza o genere.
Vengono volutamente lasciati spunti per futuri sviluppi di questa serie che spero andranno ad arricchire un mondo che non siamo ancora pronti a lasciare del tutto.
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