Ren Bergman ha capito fin dal loro primo incontro che Frankie Zeferino è una ragazza da non lasciarsi scappare: una combinazione esplosiva di sincerità, spirito selvaggio e un sorriso da far perdere la testa. Ma Frankie è la social media manager della sua squadra di hockey, e una regola non scritta vieta loro di frequentarsi finché lavorano insieme, nonostante anche lei fatichi a resistere al fascino di Ren. E come darle torto: capelli rossi, un fisico da campione e due occhi azzurri come il ghiaccio. Frankie, tuttavia, ha imparato a proteggere il suo cuore dopo le delusioni collezionate in passato: le è capitato troppo spesso di essere considerata un “problema” e non la persona straordinaria che è. Quando Ren scopre che Frankie sta per lasciare il team e cambiare vita, capisce che è giunto il momento di giocarsi il tutto per tutto. Inizia così una travolgente partita, per una volta non sul ghiaccio, ma direttamente nel cuore di Frankie...
Un giocatore di hockey determinato. Una ragazza che non vuole innamorarsi. Il loro sarà vero amore?
Salve Magnetici, per questo mini-stop di Pasqua ho letto per voi “Sempre e solo con te” di Chloe Liese. Devo ammettere che ho impiegato un po’ a scrivere questa recensione, sia per l’argomentazione che tratta all’interno delle sue pagine, sia per le parole che sceglierò di usare per raccontare.
Iniziamo come sempre dalla presentazione dei personaggi: lui è Ren Bergman, un giocatore di Hockey professionista, con una famiglia molto grande alle spalle e alla quale è molto legato.
È un ragazzo molto introverso, gentile, il classico Golden boy, e ho apprezzato molto questo lato del protagonista.
La protagonista femminile invece è Francesca “Frankie” Zaferino, di origini italiane e social media manager dei Los Angeles Kings, la squadra in cui gioca Ren.
La storia è molto convincente, avvincente e movimentata.
So di non avere troppe parole, e so anche di essere molto riduttiva, ma vi spiego subito la motivazione; vi ho spiegato all’inizio, che ho impiegato molto per scrivere questa recensione, i temi trattati sono delicati e, per quanto mi riguarda, è anche la prima volta che leggo un tema tale da essere trattato in modo così elegante, tra le pagine di un romanzo rosa.
Alla nostra Frankie, a tredici anni, viene diagnosticata una forma di autismo e a diciassette, per il suo compleanno, una seconda diagnosi importante: l’artrite reumatoide.
Questi due argomenti così spessi e importanti sono diciamo il fulcro di tutto il libro.
Lei che non riesce a rapportarsi senza essere esplicita e senza freni, lei che non può non camminare con un bastone tra le mani. Lei che spiega al mondo che le diversità sono solo una dote da manifestare.
«…c’è questo stereotipo sulle persone autistiche. La gente pensa che siamo gusci freddi senza emozioni, ma non è vero. Semplicemente sentiamo le cose in modo diverso. E spesso ci capita di avvertire così tante cose che dobbiamo metterle in scompartimenti, e usare dei meccanismi per renderle gestibili».
Per quanto la storia non sia da cinque petali, quello che però la scrittrice ha voluto raccontare dietro ad una malattia genetica come l’autismo e una patologia come l’artrite reumatoide, ha lasciato davvero il segno.
Ci regala dei passaggi molto introspettivi e profondi su questi argomenti trattati sempre con molto rispetto e attenzione, senza lasciare nulla al caso.
Grazie per avermi dato la possibilità di leggere questa storia, arricchendomi l’anima. Cinque petali per gli argomenti trattati.
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