Si diceva che quando un licantropo sceglieva la propria compagna si instaurava un legame complesso e profondo. Entrambi erano capaci di percepirsi ovunque si trovassero e le rispettive emozioni erano legate a doppio filo. Questo era quello che gli avevano sempre raccontato.
Cari Magnetici, ritorniamo nel mondo di MD Ferres con il secondo volume della stirpe del Caos, protagonisti di questo libro sono Gwen e Rickert, umana lei, scampata ad un destino peggiore della morte al quale era stata condannata dal padre, e licantropo lui, futuro leader del suo branco attualmente arruolato tra le file dei Guardiani.
Oltre alla loro storia, in questo libro procede il racconto delle vicende che riguardano Miriam e Hakon in una sorta di racconto corale che di libro in libro si arricchisce di nuovi personaggi.
Una vocina nella testa gli faceva presente di continuo che prima o poi sarebbe tornato dal suo branco, avrebbe lasciato New York, la squadra e… lei. Tuttavia, c’era l’altra voce dentro di lui, quella appartenente alla bestia, che gli ricordava che c’era ancora molta carne al fuoco lì e che nessuno sapeva quando - e se - le cose si sarebbero risolte. In pratica, da quando aveva conosciuto Gwen il suo cervello era tormentato da un fastidioso bipolarismo che gli rendeva la vita difficile, per non dire straziante. Gira e rigira, si torna sempre a lei.
Gwen, reduce da un quasi sacrificio umano, atto a riportare il Caos sulla Terra e risvegliata dal coma nel quale era precipitata, deve ora capire come riemergere dalle tenebre che hanno invaso la sua vita e che tormentano i suoi sogni. Ad aiutarla in questa impresa ci sarà Rick che fin dal salvataggio della ragazza ha stretto con lei un legame indissolubile. Nel mentre la coppia formata da Miriam e Hakon è in Norvegia alla ricerca delle radici di lui, nella speranza di comprendere la profezia che li lega alla venuta del Caos e alla fine del mondo che potrebbe provocare.
Da un lato c’è una coppia in via di formazione con tutte le problematiche derivanti dalla loro natura diversa, dall’altro una coppia già formata che lotta per rimanere unita nonostante le varie difficoltà che si troveranno ad affrontare, prima tra tutti la vera natura di Hakon e le conseguenze del suo furor che sconvolgeranno profondamente Miriam
Voleva disperatamente che la sua natura animale la disgustasse, la terrorizzasse e che la portasse ad allontanarsi da lui. E invece continuava a esserne maledettamente attratta, proprio come lo erano le falene dalla luce. Solo che quella stessa luce poteva finire per ammazzarle con un impietoso guizzo elettrico. Sarebbe finita anche lei così.
L’azione si sposta dalle atmosfere fosche e quasi gotiche di New York, ai boschi della Virginia, sino alla bellezza dei fiordi norvegesi in un continuo alternarsi di scoperte e colpi di scena oltre all’introduzione via via di nuovi personaggi che andranno a popolare questo mondo così inquietante e fantastico. Su tutti loro pende una minaccia comune e fin da ora si comprende come dovranno imparare a combattere insieme, azzerando le loro diversità dovute alla diversa origine o gruppo sovrannaturale di appartenenza.
La bellezza di questa serie è che, al contrario di altre in cui ogni libro racconta la storia di una determinata coppia inserita magari in un contesto comune, qui abbiamo una storia che si suddivide in vari capitoli e che di libro in libro viene arricchita e con maestria gestita.
L’abilità dell’autrice sta nel soffermarsi sul dettaglio di una coppia senza perdere il filo della storia, aprendo tante piccole sottotrame che poi riconducono al racconto principale, e mi auguro che sarà così anche nei prossimi volumi perché tanto più ci si affeziona ai personaggi tanto più li vorresti ritrovare fino alla fine e non solo come mere citazioni qua e là.
L’unico modo per fargli percepire quanto lo amasse era lasciare che quel sentimento scivolasse sotto la sua pelle, che attraversasse anche la sua carne. I loro sguardi si incatenarono, rendendo manifesto ciò che erano diventati: compagni. Si erano scelti, nonostante il mondo intero non lo ritenesse possibile.
Il personaggio che ho apprezzato maggiormente in questo libro è sicuramente Gwen, ma in generale i personaggi femminili sino ad ora stanno per me ai vertici della classifica.
Gwen ha una tenacia e una forza che non ti aspetteresti visti i suoi trascorsi, non accetta passivamente né il suo passato e nemmeno il suo futuro, è determinata a riprendere in mano le redini della sua vita così come il cuore dell’uomo che ama.
Nella lotta con il demone che la perseguita non si limita solamente a sconfiggerlo, letteralmente lo interiorizza in sé e questo atto porterà alla luce una parte nascosta della sua natura, una parte di cui ha sempre temuto l’esistenza, ma che impara ben presto a dominare. Io l’ho trovata epica.
Accanto a lei è giusto che ci sia un leader e Rickert è proprio questo, pronto a rinunciare ad ogni cosa per lei, a fare a pezzi il mondo che la minaccia.
L’unica cosa che si può fare dopo aver letto questo secondo libro è iniziare immediatamente il terzo, cosa che farò quanto prima.
Con un nodo stretto in gola, capì che sarebbe voluto diventare qualsiasi cosa in grado di poter rimanere con lei. Tutto, tranne ciò che era realmente.
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