Ciao, sono Mia. Ho trent’anni, credo nell’oroscopo e gestisco un sexy shop. Ah, sono vergine! Il motivo per cui nessuno ha ancora aperto il mio lucchetto è… Be’, è una storia lunga, iniziata ancora quando da bambina leggevo le favole e iniziavo a sognare il principe azzurro. Credevo di averlo trovato, che sarei stata felice con lui, Noah Sherman, il mio ex migliore amico, che però mi ha pugnalata alle spalle. Ma ormai è una storia vecchia, preferisco dimenticarla. Ho cancellato Noah, l’ho eliminato.
Ora vivo nella Grande Mela con Mr. Darcy, il mio gatto. Passo la maggior parte del tempo con Eve, la mia sorella gemella, e Charlie, il mio vicino di pianerottolo gay che scopa anche per me. I miei genitori… li ho lasciati ad Annandale, la mia città di origine, sulle sponde di Sugar Lake. Mi limiterò a dire che sono due ex pornostar in fissa con la masturbazione.
Amo leggere. Il mio scrittore preferito è Noah Wright, l’autore di romanzi erotici più famoso del Nord America. Curioso che la mia nemesi e il mio sogno romantico abbiano lo stesso nome. Noah Sherman e Noah Wright. Che poi Wright non l’ho neppure mai visto. Nessuno lo ha fatto. La sua identità è top-secret. Ma in fondo che me ne importa? Sono sicura che è un tipo fantastico. Cioè, quasi sicura. Per tutti i macaron, deve esserlo!
Sapete qual è la fregatura? Da piccole ci bombardano con la storia di Cenerentola e questo è il risultato. Sogni l’uomo perfetto, ti ritrovi ad aspettare il principe azzurro. Ma forse non c’è nessun principe azzurro, e sarebbe meglio mettersi l’anima in pace. Sì, insomma, è tutta colpa delle favole.
Le favole sono l’illusione peggiore che ti raccontano da bambina e i romanzi rosa sono la loro evoluzione da adulte.
Se poi hai trent’anni e vivi nel Village in compagnia di uno strambo gatto di nome Mr. Darcy, ecco che l’etichetta di inguaribile romantica ti resta appiccicata come un post-it sbadato lasciato sullo schermo di un computer. Poco importa che la tua vita sia molto diversa da quella che avresti voluto, con una laurea in Lettere e il sogno di lavorare nell’editoria, perché se i tuoi genitori sono ex-pornostar ritiratisi a vivere negli Hamptons, quello che ti ritrovi tra le mani è quanto all’apparenza di meno romantico possa esistere sulla faccia della Terra. Mia, vergine di ferro e innamorata dell’amore, gestisce il più famoso sexy shop della Grande Mela, il The Virgin, nonostante arrossisca davanti a quello che è costretta a vendere, lontanissima dalle lezioni di vita che i suoi hanno provato a impartirle fin dalla più tenera età. Così diversa dalla gemella Evelyn, che quel “lucchetto” l’ha aperto a sedici anni, è dovuta subentrare nella gestione del negozio perché troppo dolce e arrendevole per combattere una battaglia già persa in partenza. Ora, chiariamo subito un concetto. Mia è divertente, caustica, assolutamente in grado di prendersi in giro e trascorre un’esistenza tutto sommato soddisfacente; il vicino Charlie ed Evelyn rappresentano il suo mondo, insieme alle ciambelle, alla passione per l’ordine maniacale tipico del suo segno zodiacale (Indovinate un po’? La Vergine!) e un amore infinito per i libri, fedeli compagni di mille avventure vissute attraverso pagine che non si stanca mai di leggere.
C’è chi colleziona borse, io colleziono vite. Perché ogni libro è una vita che si fa largo in quella dei lettori e prende un piccolo spazio, modificandola, influenzandola, divenendo parte integrante di noi.
In tutto questo solo una piccola crepa, forse nemmeno poi tanto piccola, fa capolino ogni tanto, a rammentarle che lei in realtà quel sentimento di struggimento e intimità l’ha davvero provato, eoni fa per il suo migliore amico Noah.
Noah, che la difendeva dai bulli a scuola e comprendeva ogni sfumatura del suo umore con un solo sguardo. Noah, che non parlava, ma che attraverso i suoi occhi d’ambra esprimeva milioni di parole, abbracciandola come a volerla proteggere da un mondo cui non sentiva di appartenere se non nel tempo trascorso insieme sotto una vecchia quercia o in una casa sull’albero in riva al lago. Noah, che l’ha tradita infrangendo i suoi sogni e progetti spingendola, poco più che maggiorenne, a mettere chilometri e chilometri tra lei e Sugar Lake. Quel sentimento bellissimo e potente, che i flashback ci fanno assaporare come glassa su uno dei doughnut tanto amati dalle gemelle, è sempre lì, mai sopito del tutto, forse memoria del fatto che tutto quello che è venuto dopo non avrebbe mai potuto esserne all’altezza. E nelle pagine dei romanzi del suo autore preferito, quel Noah Wright che per assurdo porta lo stesso nome del suo ex migliore amico, ritrova quei momenti di sospensione, dilatati dal tempo, all’apparenza lontani dalla scrittura del più famoso autore contemporaneo di romanzi erotici. Di lui nessuno conosce il volto, perché dopo un decennio e quindici pubblicazioni non si è mai palesato in pubblico, vero caso editoriale e per questo ancora più popolare. Eppure è proprio il misterioso autore, deus ex machina involontario, a rimettere Noah sulla strada di Mia. Preso dalla necessità di trovare nuova ispirazione per l’imminente pubblicazione, spedisce il suo editor al The Virgin a cercare idee per il romanzo, senza sapere che la proprietaria è quella ragazzina che Noah non vede dall’adolescenza. Ebbene sì, Amici Magnetici, avete capito perfettamente; il romanzo colpisce dritto al punto del problema, costringendo quasi i due ex amici a lavorare insieme, benché Noah stesso sia ignaro che di quell’autore Mia divori le pagine e che farebbe di tutto per conoscerlo. Quanto è strano poter parlare con chi vive a stretto contatto con la persona le cui opere hanno il posto d’onore nella tua libreria? Complicato per i trascorsi tra i due, certo, ma davvero surreale e irripetibile.
«Ti trovo bene.» «Anche io.» Dodici anni. Sono passati dodici anni e l’unica cosa che siamo stati in grado di dire sono cinque inutili parole.
Nel momento in cui si incontrano il mondo si sposta leggermente sul proprio asse, perché mai Mia Miller avrebbe immaginato di trovarsi di fronte la propria nemesi, per di più circondata da quegli oggetti che lui sa bene provocarle disagio. Quella splendida trentenne che lo guarda come se volesse incenerirlo, ma a cui lui deve, vuole, chiedere aiuto per la stesura del prossimo libro, è sempre la timida e impacciata ragazzina presa di mira a scuola per il mestiere sopra le righe dei suoi, facile ad arrossire e nemmeno in grado di parlare di sesso. Eppure aiutarlo la costringe a mettere in discussione la propria fobia, mascherata dalla paziente cortesia con cui si occupa dei clienti più disparati. L’essere in incognito è d’obbligo per Noah, soprattutto a causa dell’ultima trovata del proprietario dell’agenzia per un giveaway speciale, che promette di travolgere il web con la folle corsa alla rivelazione del vero volto di Mr. Wright. Tra battute dissacranti, vicini di casa sopra le righe e parrucchieri invadenti, oltre che le fusa di un gatto traditore che stranamente approva Noah, Mia è costretta a guardarsi dentro e affrontare quelle paure così sfiancanti e al tempo stesso decisive. Uscire dalla zona di comfort è spaventoso, ma lei può essere la protagonista della sua storia, anche se non ha ancora ben capito da che parte iniziare per stenderne una semplice bozza. La sua casa, i libri che la accolgono come una coperta di Linus, gli spazi privati che la rappresentano, tutto si sgretola davanti a quell’uomo che non ha mai dimenticato e che alla fine è riuscito a ferirla più di quanto avrebbe mai potuto immaginare. Quegli occhi d’oro liquido, che non hanno mai mentito anche quando non conoscevano la verità, continuano a vederla per la meraviglia che è, pur se arroccati dietro a convinzioni difficili da lasciar andare. Nonostante un matrimonio lampo fallito nel giro di pochi mesi, una carriera in ascesa e i soldi piovuti grazie al proprio lavoro, Noah non riesce ancora a comprendere che nella perdita dell’equilibrio risiede lo sforzo necessario per affrontare il passo successivo. Mia, che lo ha sempre sostenuto e che adesso lo guarda come fosse un mostro giunto dal passato per distruggere la sua sanità mentale, lo mette alla prova e soprattutto lo sfida davanti a verità che scalpitano per uscire.
Lei tiene le mani sotto il mento e mi guarda assorta. Tutto questo, lei nuda e affascinata mentre mi ascolta leggere per lei, è la cosa più intima che abbia fatto per qualcuno. Più intima che vederla senza vestiti. Più intima che fare sesso. In questo momento sono io che mi sto spogliando di fronte a lei. Sto abbattendo tutti i muri che mi hanno tenuto lontano da lei per dodici anni. Sto capendo che non l’ho mai dimenticata, che è stata sempre l’unica per me.
Non ci sono querce rassicuranti e genitori cui sfuggire per l’imbarazzo adesso, ma un uomo e una donna immobili sotto la pioggia che cercano di ricordare cosa volesse dire perdersi nello sguardo l’uno dell’altra, in un abbraccio che li ha sempre fatti sentire al sicuro nonostante tutto. I sogni grandiosi che avevano da ragazzini e i progetti sono ancora lì, pronti per essere sfiorati da dita lievi, anche se la vita ha un modo tutto suo di presentare il conto, più o meno amaro a seconda dei casi. Potrei davvero scrivere ancora di loro due e del modo in cui la loro dinamica scivoli brillante su pagine che si leggono tutte d’un fiato. Potrei dirvi che New York si rivela, come in un episodio di Sex and The City, in tutta la sua gloriosa magnificenza, ricca di promesse e rumori che fanno da contraccolpo al fragore silenzioso di una vita senza scossoni. Potrei anche dirvi che ogni personaggio secondario si incastra alla perfezione nella storia, come l’assistente di Noah, Haley, o la sua ex moglie Daphne. Potrei dirvi che vi verranno le lacrime agli occhi dalle risate leggendo di Charlie e dei famosi messaggi sul cellulare di Evelyn, quando le tragicomiche vicissitudini di una coppia innamorata fanno capolino e turbano le certezze che Mia porta nel cuore. Perché lei ama l’amore, certo, ma forse più di tutto ama un ricordo che non è mai sbiadito e che cerca di ripresentarsi con forza sfidando la sua incrollabile certezza nelle previsioni astrologiche. E quindi è tutto qua, Amici Magnetici. Vi consiglio di leggerlo? Assolutamente sì. Non conoscevo quest’autrice, ma di certo recupererò; ha avuto il merito di farmi sognare irretendomi col suo modo delicato di affrontare un argomento non scontato e facendomi ridere a più riprese, attraverso un linguaggio schietto, diretto e soprattutto efficace.
«Dodici anni fa mi ha lasciato senza spiegazioni, se n’è andata senza voltarsi indietro e mi ha cancellato dalla sua vita, come una scena scritta male e inutile per la storia.»
Eppure noi questa storia vogliamo leggerla e vogliamo sognare nel farlo, perché già combattiamo ogni giorno contro chi non comprende il motivo per cui siamo con la testa tra le nuvole, in quel posto speciale dove le parole ci abbracciano e non ci fanno mai sentire soli. È questo per me il messaggio del romanzo; una pura e semplice dichiarazione d’amore nei confronti della scrittura, dedicata a chi non può farne a meno. Quindi a dirla tutta è per noi, che ci facciamo avvolgere e travolgere, guerrieri consapevoli che ogni ora trascorsa tra le pagine ha il potere di condurci sempre più vicino al luogo dove vogliamo essere, che poi è proprio là, dalle parti del cuore e con chi lo mette davanti a ogni cosa.
Perché non posso comportarmi come una persona normale? Una trentenne normale, che gestisce un negozio normale e parla con un ragazzo normale. Normale. Questa parola non è presente nel mio vocabolario. Non c’è mai stata e penso che non ci sarà mai. Perché io sono una trentenne vergine, che gestisce un sexy shop e parla con il suo amore platonico, fuggendo come Cenerentola dal ballo allo scoccare della mezzanotte, quando lui le propone di bere un caffè insieme.
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