La nuova, intensa, raccolta poetica di Valerio Mello. Valerio Mello (Agrigento, 1985) vive a Milano dal 2011. Ha pubblicato sette libri di poesia, tra cui Rive (Ensemble, 2022), e ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2023 è stato nominato Cavaliere Accademico di Grazia dall’Accademia dei Nobili di Firenze e Cavaliere della Real Confraternita di San Teotonio del Portogallo per meriti culturali e letterari.
L’acqua e la terra, che si attaccano, si uniscono fino alla pelle, mostrando l’approssimarsi della mancanza, del vuoto.
E la roccia, che attraversata dall’acqua, rivendica la sua parola.
Il fiume, raccontato da Valerio Mello, attraversa le cose del mondo, diventando così un’immagine che ha tante forme, come un racconto che si impone senza narrare, riempiendo il mondo circostante.
Hypsas è dunque il fiume, ma anche il viandante, perché passa attraverso le mille fessure della vita che lo circonda, indisturbato, indifferente e partecipe al tempo stesso.
«… simulacro che la terra macina, selva di cadaveri inquieti nel meriggio di nettare. Il dio fiume sa che si apriranno i sacri recinti e da nessun tempo gronderà sangue.»
Con uno stile intenso e particolare, l’autore ci racconta il suo viaggio con gli occhi dell’acqua, che conduce e che accarezza, che non smette di essere il viaggio stesso, come una voce che sentiamo costantemente vicina, ma al tempo stesso confortevole; le ombre, le voci, i nomi sono quelli del suono dell’acqua, ma nascosti, come a volersi difendere dal mondo.
Ci lascia tante domande questa breve e intensa pubblicazione, perché l’anima guarda se stessa come noi il nostro riflesso nell’acqua.
«Qualcosa è come un’alba, la cosa vicina ai tramiti innumerevoli, l’inizio riparato.»
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