Callahan, ex atleta professionista, è il più chiacchierato dei fratelli Kane. Eppure nessuno sa che, da tutta la vita, Cal fa i conti con il suo fallimento. Si sente così verso i suoi fratelli, lasciati soli a gestire l'azienda di famiglia. Si sente così quando ripensa a sua madre, che l'ha amato con tutti i suoi difetti, e Cal sente di aver deluso. Ma, nei momenti più bui, accompagnati da una bottiglia di vodka e spesso da pessime decisioni, Cal rivede la persona verso cui prova più rimorso: Alana, la sua amica d'infanzia, l'unica donna che lui abbia mai amato prima di rovinare tutto. A lei, sei anni prima, Cal ha fatto una promessa, e a questa intende tenere fede: non sarebbe tornato mai più. Però, Cal non ha fatto i conti con le volontà testamentarie del nonno. Come i suoi fratelli dovrà assecondare l’ultimo desiderio del nonno e trascorrere l'estate nella villa sul lago in cui ha vissuto da piccolo, prima di gestire la vendita della sua eredità. Peccato che in quella casa viva proprio Lana… e non è da sola.
Alana Castillo conduce una vita tranquilla nella piccola Lake Wisteria insieme a sua figlia. Sei anni prima, innamorarsi di Callahan Kane le ha spezzato il cuore e anche inculcato la convinzione che le persone saranno sempre pronte a deluderla e usarla. Così, pur rimanendo in apparenza la persona serena e battagliera che è sempre stata, Lana ha eretto solide mura attorno a sé. Finché Cal ancora una volta tradisce la parola data e torna a Lake Wisteria.
Per la prima volta dopo tanto tempo, inizio a sperare. A credere che ci sia di più per me in questa vita che una solitudine cronica e la ricerca spasmodica per trovare il mio posto. Che posso essere sobrio e felice, purché mi impegni. O almeno è ciò che vorrei.
Buongiorno Cari Magnetici, oggi sono qui per parlarvi di questo libro, il terzo e ultimo componente della serie Dreamland e quello che finalmente ci svela la storia di Cal.
Callahan Percival Kane è il fratello di mezzo della famiglia, un brillante futuro nella NHL stroncato da un infortunio che lo costringe al ritiro, negli ultimi sei anni non ha conosciuto altro che una dipendenza da farmaci e soprattutto alcool che lo ha portato a diventare l’ombra dell’uomo che era. Questo ha creato una frattura insanabile nel suo animo e nel rapporto con Alana, la sua migliore amica d’infanzia, la compagna delle sue estati avventurose al lago, e successivamente negli anni anche molto di più.
Avevo ventitré anni quando mi ha stregato il cuore eppure, dalla morsa di dolore che mi stringe, sembra sia successo solo ieri. Invece di ignorarla, mi aggrappo alla sofferenza e la uso per alimentare la mia rabbia. «Che diavolo ci fai qui?» Mi raddrizzo di scatto. Il suo sorriso vacilla prima di tornare al suo posto. «Sei felice di vedermi?» Gli faccio cenno di tagliare corto con la mano libera. «Elettrizzata. Perché non ti avvicini un po’, così posso spararti meglio? Non vorrei mancare un organo importante.»
Le famose clausole sull’eredità del nonno che tanto scompiglio hanno creato nella vita dei suoi fratelli prevedono che, per entrare in possesso della sua parte di eredità, lui debba trascorrere un’ultima estate a Lake Wisteria, nella casa della sua infanzia per poi venderla definitivamente. Purtroppo il suo piano subisce una brusca battuta d’arresto quando scopre che nella casa ancora vive Lana in compagnia della figlia Camila. Passato il primo momento di impasse nel rivedere la donna che ha segnato la sua vita così profondamente, Cal si rende conto come i sentimenti per lei siano tutt’altro che spariti, sfortunatamente ha da offrirle solo il vecchio sé stesso, l’atleta fallito, l’alcolista e l’uomo che andandosene anni prima le ha spezzato il cuore.
Cal ha così tanto da offrire al mondo, eppure il suo disprezzo per se stesso e i suoi schemi distruttivi lo ostacolano nel quotidiano. Una parte di me sperava che trovasse la felicità durante i sei anni che abbiamo trascorso lontani. Non per qualcun altro, ma per se stesso.
Lana, nella mia opinione, è il personaggio femminile meglio riuscito della serie, è una donna forte, altruista e amorevole.
Senza esitare ha accettato di fare da madre a sua nipote, sacrificando in parte i suoi sogni per darle una vita dignitosa.
Il ritorno di Cam nella sua vita è fonte di felicità, ma anche di preoccupazione nella constatazione che lui non è affatto cambiato e che i demoni che lo perseguitavano sei anni fa sono ancora presenti. Ora Lana deve difendere il suo cuore, che pare disposto a dare un’altra possibilità a Cal, ma anche e soprattutto il cuore di Cami che si affeziona all’uomo ogni giorno di più. Per il bene della figlia Lana non è disposta ad assistere all’ennesimo fallimento di Cal, anche se questo significherà perdere il suo cuore e la sua casa.
In tutti gli ipotetici scenari che ho immaginato sul mio ritorno a Lake Wisteria, non ho mai nemmeno considerato l’ipotesi che Lana possa essere interessata a me. Non ho mai riflettuto su questo scenario, perché ero certo che non mi fosse concesso neppure di avere delle speranze. Eppure… se fosse aperta a provare di nuovo a stare insieme? In una relazione che non sia afflitta da droghe, depressione o decisioni sbagliate prese per il disperato bisogno di provare qualcosa di diverso dal dolore? Entrambi soffriamo di solitudine e questa potrebbe essere la soluzione. Sarebbe così facile diventare il suo compagno. Amico. Amante. La mia mente decolla, e inizio a tessere un piano. Analizzo tutte le nostre interazioni fino ad ora. Se Lana è confusa, è ora che io chiarisca alcune questioni, a cominciare dai miei sentimenti per lei. Forse non ho una risposta per tutto, ma una cosa la so. Lana è l’unica donna che abbia mai amato, ed è ora che inizi a farglielo capire.
È una storia che parla di perdono, di fiducia e guarigione, Cal sarà costretto a guardare dentro sé stesso, a capire cosa conta veramente, a cosa vuole dedicare il resto della sua vita e una volta fatto dovrà lottare per il premio finale in un modo che metterà in discussione ogni cosa.
Lana dal canto suo dovrà capire se e come perdonare l’uomo che la fatta ripetutamente soffrire e che l’ha più volte delusa ricadendo sempre nei soliti schemi.
È una storia che dà speranza e ci insegna come, anche nei momenti più bassi e bui della vita, quando abbiamo disimparato ad amare noi stessi, come Cal, c’è sempre un motivo che ci spinge a lottare, a risalire a innamorarci nuovamente di noi stessi, ad ubriacarci della vita e non di alcool.
C’è un transfer in questa storia che ti porta a fare molte considerazioni, perché spesso siamo spinti al limite da una società che ci impone standard irraggiungibili, da famiglie che ci spingono ad ambizioni troppo alte ed allora il cercare rifugio in realtà alternative come alcool o droga pare una via praticabile, per allentare la tensione, per allontanare da noi il problema, ma il costo da pagare è altissimo e il processo è spesso irreversibile.
Cal intraprende un doloroso percorso di risalita, per Lana e Cami, ma anche principalmente per sé stesso, come specifica anche nel libro, ed è questa la chiave del suo successo, l’aver metabolizzato ogni errore commesso averlo accettato ed aver infine imparato a perdonare e perdonarsi.
A contrapporsi alla figura di Cal, che infine si avvia verso una soluzione positiva del suo problema, c’è quella di Seth, il padre dei fratelli Kane, lui rappresenta il lato negativo, la scelta di perseverare nel vecchio modo di essere a discapito del riguadagnare la stima e l’amore dei figli.
Mi è piaciuta molto la contrapposizione finale delle vicende di questi due uomini, uno destinato alla felicità e l’altro artefice del suo destino, oltre che carnefice di sé stesso. Per un momento, tra i libri della serie, ho sperato che anche per lui ci fosse una sorta di epifania, una redenzione che invece lui stesso si è negato scegliendo comunque i soldi al posto dei figli.
Non è facile scrivere il capitolo conclusivo di una serie, ma credo che l’autrice, regalandoci questa coppia e questa storia abbia fatto un ottimo lavoro, senza togliere niente agli altri libri questo è indubbiamente il mio preferito.
Avrebbe dovuto stare meglio senza di me, eppure la sua evidente solitudine mi ha dimostrato l’esatto contrario. Lana stava sopravvivendo, non prosperando, e la colpa è solo mia. Non ho intenzione di ripetere lo stesso errore.
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