giovedì 29 febbraio 2024

Recensione a "Furor" di M. D. Ferres

 


Genere: Fantasy
Serie: La Stirpe del Caos #1
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 29 Aprile 2020
Pagine: 274
Prezzo: eBook 2,99 - cartaceo flessibile 12,00
cartaceo rigido 17,00

 
 
 
 

Costretta a tenere perennemente a bada i suoi devastanti poteri telepatici, Miriam vive da due anni a New York, cercando di lasciarsi alle spalle le strazianti cicatrici che l’hanno resa una ragazza schiva e solitaria. Dopo essere sopravvissuta all’attacco di una mostruosa creatura sanguinaria, sarà costretta a mettere i propri poteri al servizio dell’Ordine dei Guardiani, entrando a far parte di una squadra speciale di esseri sovrannaturali incaricata di scoprire l’entità delle misteriose creature apparse in città ed eliminarle. Tra i membri del gruppo, Miriam viene inesorabilmente attratta da Hakon, un antico vampiro in grado di mettere a tacere le voci nella sua testa, rivelandosi ben più di una creatura della notte. Entrambi, incapaci di controllare la violenta passione che li travolge, scopriranno di essere protagonisti di un’arcana profezia che si perde nella notte dei tempi.
 
 
 
 
 
 
 

 

«Come faccio a controllare qualcosa di cui ho paura?» «Devi abbracciare la tenebra dentro di te, fonderti con essa. Solo così potrai trovare la chiave per essere finalmente ciò che sei. Devi accettare il tuo potere.»

 

Immaginate di vivere una vita in cui l’essere toccati vi provoca dolore, i pensieri altrui vi bombardano continuamente la mente tanto da desiderare che, almeno per un minuto, tutto possa spegnersi, che il silenzio abbia la meglio sul caos che imperversa nella vostra testa. 

Questa è la vita di Miriam, all’apparenza una telepate non assolutamente in grado di controllare il suo dono, ma che nasconde anche in sé un potere oscuro e terrificante dal quale è giustamente terrorizzata.

 

Hakon… chi sei? Non emanava nessuna onda di pensiero, nessuna vibrazione. Per di più, se gli si avvicinava abbastanza, il vuoto uditivo prevaleva su tutti i pensieri e le sensazioni provenienti dalle altre fonti vicine. Era come se il suo manto di silenzio la avvolgesse per intero e coprisse tutto il resto. Era impossibile… e straordinario.

 

Per una serie di circostanze che la vedono coinvolta e suo malgrado, Miriam viene reclutata in una squadra composta da creature sovrannaturali con le più disparate origini ed abilità, esseri antichi con poteri oscuri e per lo più misteriosi, ma con cui la ragazza trova subito una insolita affinità. Inspiegabilmente la vicinanza di uno di loro, Hakon, un vampiro berserker di millequattrocento anni, pare misteriosamente in grado di creare attorno a lei un vuoto, un silenzio in cui gli unici pensieri percepiti sono appunto quelli della ragazza stessa. 

 

Una cosa era certa: la femmina che aveva di fronte metteva seriamente a rischio secoli di allenamento e fatica per tenere a bada il suo furor. Ogni volta che le parlava voleva estirparle quel suo fastidioso sarcasmo e assaporare l’odore del suo terrore. Voleva braccarla, metterla in un angolo e assalirla. Stimolava i suoi istinti predatori come nessun umano aveva mai fatto prima. Come le aveva già promesso una volta, l’avrebbe piegata.

 

L’attrazione tra loro è immediata e non solo di tipo fisico, Hakon diventa per Miriam una guida in questo nuovo strano mondo che lei sta scoprendo, insegnandole a controllare quel dono che l’ha sempre terrorizzata, la presenza del vampiro rappresenta una sorta di scudo dietro cui ripararsi, ma dal quale osservare finalmente tutto quello che la circonda senza interferenze. Nel corso del libro assistiamo ad una evoluzione in crescendo del suo personaggio: dapprima vittima di sé stessa a possibile artefice del proprio destino.

 

Aveva scoperto che la sfida più grande di tutte consisteva nel domare il male dentro di sé piuttosto che lasciarlo libero di disseminare terrore e distruzione. Non aveva conosciuto che sete di sangue e brama per il massacro nell’arco della sua lunghissima vita. Anche prima di diventare un vampiro, essere un guerriero consacrato a Óðin aveva significato ospitare una forza primordiale e oscura nel proprio corpo, pronta a scatenarsi al grido di battaglia. Nonostante l’aspetto, si era sempre sentito più animale che uomo e aveva finito per trasformarsi a tutti gli effetti in una creatura della notte, un’ombra tra i sapiens. Non più un umano, non più solo un guerriero, non solo un vampiro. Non apparteneva a nessun luogo e a nessuna specie. Era da solo.

 

 

Hakon resta comunque un personaggio con un sacco di interrogativi aperti, ed è giusto così considerando la sua lunghissima esistenza, che comunque non l’ha affatto preparato a subire gli effetti della presenza di Miriam. Puoi essere un vampiro guerriero millenario uscito indenne da migliaia di battaglie, ma niente ti prepara all’impatto devastante dell’amore che entra nella tua vita. Il problema, soprattutto per lui, è riconoscere un sentimento a cui non ha mai saputo o voluto dare un nome oltre alla convinzione di essere invulnerabile ad ogni tipo di emozione umana. 

 

Con le labbra vicinissime a quelle di Miriam, Hakon parlò sottovoce. «Perché non hai paura di me?» «Perché riesco a vedere l’uomo, oltre al guerriero e al vampiro. Un giovane uomo traboccante di vita in mezzo alla foresta.» «Non sono più quel ragazzo.» «Lo so, ma non sei nemmeno solo una belva. Sei tutto insieme. Io ti vedo chiaramente.»

 

Questo libro per come è stato strutturato, per la scelta dei personaggi appartenenti a quasi ogni razza del mondo sovrannaturale ha rimandato alla mia memoria un genere che ho molto letto e amato in passato.

Atmosfere cupe, quasi gotiche in cui nell’ombra si muovono creature appartenenti più spesso agli incubi che ai sogni. Ho ritrovato tutto in questo libro in cui la scrittrice ha il merito non solo di aver creato una trama interessante con un intreccio che di pagina in pagina diventa sempre più fitto e complicato, ma anche di aver inserito personaggi principali e secondari perfettamente caratterizzati. 

Ognuno di loro è, e penso sarà anche nei prossimi volumiassolutamente a sé stante, ma anche perfettamente integrato nel resto della squadra, attorno ad ognuno si è saputo creare il giusto grado di curiosità ed aspettativa.

Ho apprezzato molto il fatto che gli eroi della storia siano i rappresentanti di categorie che solitamente vengono associate alle tenebre e alla malvagità piuttosto che alla luce e al bene. 

Non ci viene risparmiato nulla in termini di brutalità e anche quei personaggi, come Miriam che partono con una connotazione positiva poi virano verso il loro “lato oscuro” abbandonandosi ad esso: violenza e caos saranno gli strumenti della loro lotta e per abbracciare la loro vera natura dovranno prima imparare a comprenderla e poi ad amarla. Io l’ho trovato in qualche modo poetico.

Confesso che ero a conoscenza di questa serie da tempo, ma non avevo mai trovato il momento giusto per iniziarla, sono convinta però che alcuni libri arrivino a noi nel momento in cui siamo pronti ad apprezzarli e amarli e questo è esattamente quello che è successo a me con questo libro. 

 

 

Quello che so è che tu mi appartieni. Lo sento in ogni molecola del mio corpo, ti desidero con un’intensità mai provata finora. Non sono sicuro di essere fatto per provare quelli che gli umani chiamano “sentimenti”, men che meno qualcosa come l’amore, ma, a costo di veder sprofondare questo pianeta tra le fiamme, io non rinuncerò mai a te.»

 




 
 
 
 
 
 
Grazie all'autrice per averci fornito l'eBook
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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