La serenità che quella donna gli offriva non conosceva ragioni. Era al di là di ogni comprensione.
Ben trovati Magnetici, eccomi a parlarvi della storia di Ian e Roxanne, fratello e miglior amica di Elle che abbiamo conosciuto nel precedente volume di questa serie, senza ombra di dubbio questo libro è un gradino più in alto del precedente, sia per caratterizzazione dei personaggi sia per storia.
Roxanne è una ragazza che a causa delle vicissitudini della sua famiglia non crede più nell’amore e decide quindi di non avere più storie con la speranza di un lieto fine, ma sulla sua strada finisce un ex soldato tornato da poco e con il quale prima ancora di sapere il nome va a letto, ma quando scoprirà chi è, ovvero il fratello della sua miglior amica, Ian, fuggirà.
Sua madre aveva sempre sostenuto che il motivo per cui le cose con suo padre erano andate così male era perché si erano amati troppo, tanto per cominciare. Nessuno può sostenere quel tipo di amore all’infinito, e non c’è modo di impedire che si inacidisca, che si trasformi in qualcosa di molto più simile all’odio.
Il giorno dopo per puro caso si incontreranno, e da lì comincerà il loro conoscersi in tutti i sensi, ma qualcosa romperà il loro equilibrio.
Nel complesso come dicevo la storia è molto carina, nonostante la terza persona focalizzata, si riesce a entrare bene in empatia con i personaggi e quindi ad apprezzarli.
Ho adorato Ian e il suo modo di approcciarsi, il suo tentare di risalire nonostante tutte le cose vissute in guerra, il suo tentativo di ribellione alla madre che come l’ho odiata nel precedente continuo qui.
Roxanne è una dura all’apparenza, ma con una voglia di amare ed essere amata, per riempire ciò che le è stato tolto senza motivo.
Pensavano finisse tutto con una notte di sesso bollente, ma quando le anime si incontrano nessuno può sfuggire all’amore.
Consiglio questo libro? Certamente sì, riderete e vi commuovere, vi riscalderete anche, quindi, cosa aspettate?
Buona lettura.
A volte amare significa non scappare quando le cose si fanno difficili. E altre correre dietro l’idiota per farlo ragionare.
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