La regina Lara, ormai esiliata, è stata costretta a guardare il padre prendere possesso di Ithicana, senza poter fare
nulla per fermarlo. Quando scopre che suo marito, Aren, è stato catturato in battaglia, Lara sa che c’è solo un motivo
per cui il padre lo tiene ancora in vita: per usarlo come esca e attirare la figlia a Maridrina.
Rischiando la vita in mare, Lara torna a Ithicana con un piano per far evadere il suo re e liberare il Regno del Ponte
dalle grinfie di suo padre. Per farlo, è disposta ad usare le sue stesse armi: le sorelle a cui ha risparmiato la vita.
Tra nemici ed alleati pronti a lottare per un gioco di potere ed entrare in possesso del Regno del Ponte, Lara metterà
a rischio tutto ciò a cui tiene. Ed è costretta a fare una scelta: combattere per il suo regno, per Aren, o per sé stessa.
Lei era tutto. Mente, corpo e anima, era tutto ciò che lui desiderava. Tutto ciò di cui aveva bisogno. La regina di cui Ithicana necessitava.
Cari Magnetici torniamo dopo un po’ di tempo nel regno di Ithicana nel secondo volume di questa saga che ci aveva lasciati appesi ad un finale dai risvolti drammatici. Aren, re di Ithicana è prigioniero del re di Maridrina grazie al tradimento di Lara, sua moglie nonché figlia del malvagio re Silas.
I sentimenti che dominano la sua mente e le sue giornate di reclusione sono principalmente di odio profondo verso Lara per averlo tradito e di biasimo verso se stesso per averle creduto.
Lara capì, in quel momento, cosa alimentava la rabbia negli occhi di Aren. Non era lei. Non c’entrava quello che aveva fatto. Aren incolpava sé stesso, in realtà. E lei cosa poteva fare? Dire che il suo uomo non doveva rimproverarsi di averla sposata in buona fede sembrava una cosa vuota, sciocca. Aprì bocca, poi la richiuse, trattenendosi dal pronunciare le parole che stavano per sfuggirle dalle labbra.
Lara sa che deve fare qualcosa per rimediare al suo errore, deve trovare il modo di liberare Aren dalla prigione in cui il padre lo ha rinchiuso. Non ha aspettative per sé stessa, sa che il popolo di Ithicana non le perdonerà ma i suoi errori, ma liberare il re e ricondurlo a casa è la sua priorità.
Per compiere questa impresa le sue sole forze non saranno sufficienti, dovrà trovare degli alleati capaci di penetrare nel palazzo di suo padre per liberare Aren, e chi meglio delle sue perdute sorelle, addestrate come lei alla guerra, salvate dalla morte proprio da Lara.
La ragazza dovrà prima rintracciarle e poi convincerle a seguirla in questa impresa.
Si sarebbe innamorato di una delle altre sorelle, se si fosse fatta avanti? Avrebbe commesso gli stessi errori? Forse, ma non lo credeva possibile. C’era qualcosa in lei… qualcosa che aveva parlato alla sua anima come non era mai successo con altre donne che aveva conosciuto. Ithicana non la perdonerà mai, si rimproverò dentro di sé. E chiedere a Ithicana di perdonarla sarebbe stato come sputare in faccia a tutta la sua gente che aveva perso figli, genitori, sorelle e fratelli. Non poteva farlo, a prescindere da quello che provava per lei.
Questo secondo libro è quasi tutto incentrato sul rapporto tra Aren e Lara o meglio sulla ricostruzione dello stesso. Entrambi sono usciti a pezzi dal tradimento di lei, e la difficoltà maggiore soprattutto da parte di lui sarà ricostruire la fiducia in una donna che, al di là di tutto, scopre di amare ancora.
Sarà anche una occasione per Aren di conoscere a fondo la donna che ha sposato, soprattutto cosa il suo passato ha fatto di lei, quali difficoltà lei e le sorelle hanno dovuto superare durante la loro infanzia e addestramento come sicari di Maridrina.
«Ti amo, Aren.» Le brillavano gli occhi. «Ma tra noi è finita. Deve essere così, e lo sappiamo entrambi. Fingere il contrario peggiorerà solo le cose quando me ne andrò.» Aveva ragione, e Aren ne era conscio. Ma in cuor suo sapeva che, se anche non l’avesse vista mai più, non sarebbe finita. Sarebbe stata per sempre la sua regina.
Personaggio centrale del libro è sicuramente Lara, abbiamo modo di vederla in azione mentre sfoggia tutte le abilità dovute al suo addestramento. Scopriamo in lei una donna forte, determinata e coraggiosa. Consapevole dell’errore commesso si impegna a trovare una soluzione pur non aspettandosi nessun tipo di perdono o benevolenza. Finalmente un libro dove l’azione è tutta al femminile, dove le donne salvano e non aspettano di venir salvate. Ogni sorella è un guerriero letale pur non perdendo la propria connotazione di donna, dai loro gesti traspare comunque l’amore che le unisce, che ha permesso loro di sopravvivere e che rappresenta un legame indissolubile tra di loro. È il sentimento che ha spinto Lara a salvarle dal padre, ed è lo stesso che le fa accorrere al richiamo della sorella in difficoltà.
Il finale l’ho trovato soddisfacente anche se forse un po’ affrettato, non mi sarebbe dispiaciuto un epilogo con maggiori dettagli visto che nei prossimi libri, da quello che ho visto, i protagonisti cambieranno.
Spero comunque di avere ancora qualche dettaglio su Aren e Lara anche se il focus si sposterà su altro.
In definitiva, cari Magnetici, ho amato questo libro, probabilmente anche più del primo proprio perché è dato molto spazio alle figure femminili, cosa che appunto non vedo spesso succedere quindi penso che possiate assolutamente aggiungere questa lettura al vostro elenco.
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