Torin, l'oscuro re delle fate, cerca moglie, ma non vuole una donna di cui innamorarsi davvero: ha bisogno solo di un fantoccio che lo aiuti a mantenere l'approvazione del popolo. Il motivo non è il suo cuore gelido, ma una maledizione che grava da generazioni sulla sua famiglia e che lo rende una minaccia per chiunque conquisterà il suo amore.
Poi c'è Ava. Pur essendo una fata ha abbandonato la sua terra natia a favore del mondo degli umani, dove vive tra serie tv, lavoro e vestiti alla moda. E quando scopre che il suo fidanzato la tradisce, giura di non cedere mai più a un sentimento tanto stupido quanto l'amore.
Almeno finché non incontra Torin... il re che ha indetto un reality show per trovare una compagna. Ava non potrebbe disprezzarlo di più, lo trova frivolo, inconsistente, eppure, quando lui la sfida a partecipare alla competizione, lei non sa resistere.
L'unica cosa a cui dovrà stare attenta è... non innamorarsi per davvero.
Chi è Ava Jones? Una fata di basso rango abbandonata nel mondo umano, forse una changeling, una bambina scambiata. La sua infanzia è piena di bei ricordi grazie alla madre umana che l’ha cresciuta con amore. Ma Ava è una estranea in quel mondo, che fatica ad accettarla. Rientrando dal lavoro trova il suo fidanzato, ora ex, a letto con un’altra donna, questo fa crollare il castello di illusioni sul quale si basava la sua vita e si ritrova ubriaca in un bar a insultare niente di meno che il re delle fate: Torin
Torin era il sovrano delle Fate Nobili, un micidiale gruppo che governava il nostro mondo da lontano. Il tipo di fata che non voleva avere niente a che fare con una plebea come me. Eppure mi ritrovai a fissare lo schermo, rapita come tutti gli altri.
Torin sa che deve trovare al più presto una regina per il regno seelie, la magia sta svanendo e solo l’avvento di una nuova sovrana potrà ridare linfa al loro mondo morente. Quello che vuole è una sposa, quello che non cerca sono amore e sentimenti, lui non può permettersi di provarli, è la sua maledizione.
E cosa c’è di meglio che un reality show trasmesso nel mondo umano che gli consenta non solo di guadagnare soldi, ma anche di trovare la moglie che cerca… una sorta di The Bachelor fatato insomma.
La candidata ideale al posto è proprio quella fata squinternata che lo insulta ripetutamente in un bar. Ava.
Ero dannato, e lo ero da tutta la vita. Se mi fossi innamorato di mia moglie, lei sarebbe morta. E sarei stato io, toccandola, a ucciderla: congelandola fin dentro alle ossa come il tetro, desolato paesaggio che ci circondava. Era la mia maledizione.
Ava sarà la moglie ideale per Torin, zero sentimenti, zero coinvolgimento e anche zero possibilità di farla fuori con la maledizione che lo contraddistingue, in grado di congelare all’istante un cuore innamorato di lui.
Torin la coinvolgerà in una sorta di torneo ad eliminazione che, come premio, ha proprio lui, Ava accetterà non tanto per la bella faccia del re quanto per i milioni che le verranno promessi in cambio. Peccato che in corso d’opera le carte in tavola cambieranno drasticamente e Ava farà delle scoperte davvero sconvolgenti su sé stessa e sulle sue origini apparentemente sconosciute.
Era come se mi avessero strappato la via vita rassicurante da sotto i piedi. Fino a poche ore prima ero senza una casa, respinta da tutti. E ora eccomi lì: in un meraviglioso castello vestita come una principessa. Sembrava tutto così irreale. L’unica cosa che non riuscivo ancora a capire era come mai non mi sentissi la benvenuta. Avevo sempre pensato che tornata a Faerie mi sarei sentita a casa.
Questo libro riunisce un po’ le atmosfere di The Bachelor e dei libri della serie The Selection: c’è una competizione tra donne per accaparrarsi l’uomo del momento, ma come sempre accade non è tutto oro quello che luccica.
Quello che si vince davvero è un matrimonio senza amore con un uomo che mai potrà permettersi di amare qualcuno, pena la morte di quel qualcuno appunto. E quindi viene aggiunto un elemento esterno all’equazione rappresentato dalla partecipante più improbabile del mondo. Storia un po’ scontata? Forse, ma comunque piacevole da leggere, se non fosse che si conclude con il più classico dei cliffhanger e che quindi toccherà attendere il prossimo volume per capire come si concluderà la vicenda.
Viste le premesse temo che i due protagonisti dovranno penare e non poco.
Questo libro può rappresentare un piacevole interludio tra letture più impegnative, non ho amato particolarmente nessuno dei due protagonisti, ancora non hanno fatto nulla per rendersi memorabili quindi aspetto di vedere nel secondo volume che succede. Ava è forse un po’ troppo sopra le righe, Torin l’opposto, per essere un onnipotente re delle fate lo vedo un po’ arreso, mi sarei aspettata un po’ più di carattere da lui. Chiaramente siamo solo a metà del racconto quindi mi riservo di rivedere il mio giudizio a racconto concluso.
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