Rhys Larsen, professione guardia del corpo, ha due regole: la prima, proteggere i suoi clienti a ogni costo; la seconda, non farsi coinvolgere sentimentalmente. Per nessun motivo. Non ha mai pensato di infrangerle… fino a quando non ha incontrato lei, capace di incarnare ogni sua più depravata fantasia. Bridget sogna la libertà di vivere e amare come vuole. Ma è destinata a un matrimonio senza amore e a un trono cui non ha mai ambito. Per di più è costretta a nascondere il desiderio per l'unico uomo che non può avere. La sua guardia del corpo. Il loro amore, inaspettato quanto proibito, potrebbe distruggere un regno… e domarli entrambi.
Odiavo lei, perché mi tentava in quel modo. E odiavo me stesso, perché quando si trattava di lei il mio autocontrollo svaniva.
Secondo libro della serie, qui troviamo la storia tra Bridget e Rhys già conosciuti nel primo volume.
Lei è la principessa del regno di Eldorra, residente negli Stati Uniti per motivi di studio prima, e per scappare dai soffocanti corridoi di palazzo poi. Beneficiando del relativo anonimato che la città di New York le garantisce Bridget ha vissuto la sua vita in maniera abbastanza normale. Università, uscite con le amiche del cuore, shopping: insomma tutte le normali attività che una ragazza ventenne è solita svolgere.
L’improvviso annuncio dell’abdicazione del fratello dal trono di Eldorra la getta nel panico, ora toccherà a lei farsi carico della corona e delle responsabilità che ne conseguono.
Al suo fianco c’è Rhys: ex seal in congedo ora assunto come guardia del corpo della principessa: più vecchio di lei di una decina d’anni fatica non poco a tenere sotto controllo l’esuberante principessa.
La principessa Bridget Von Ascheberg di Eldorra sarebbe stata la mia rovina. Quantomeno la rovina della mia pazienza e della mia sanità mentale. Ne ero convinto, ed erano solo due settimane che lavoravamo insieme. Non avevo mai avuto un cliente che mi facesse saltare i nervi tanto quanto lei. Certo, era bellissima (che non è una cosa positiva quando si è nella mia posizione) e incantevole (con tutti tranne che con me), ma era anche una ........... imperiale.
Tra Bridget e Rhys c’è da subito attrazione, ma ognuno di loro è conscio del loro ruolo quindi almeno inizialmente tra loro si instaura un rapporto professionale, la ragazza mal sopporta le manie di controllo di Rhys e lui è determinato a tenerla al sicuro anche ignorando le sue vibranti e risentite proteste.
Ma quando la vita di Bridget sta per essere stravolta, entrambi capiranno che il sentimento che trovano non può essere ignorato.
Una parte di me avrebbe voluto allontanarla il più possibile e un’altra avrebbe voluto trascinarla tra le mie braccia e non lasciarla andare mai più. Solo che non potevo. Bridget era troppo giovane, troppo innocente e troppo fuori dalla mia portata. E avrei fatto meglio a non dimenticarlo.
Ci saranno delle difficoltà oggettive da superare: prima tra tutte il fatto che Bridget come regina possa sposare solo ed esclusivamente un nobile. Il come e se restare insieme dipenderà dalla loro capacità di trovare una soluzione e dalla loro volontà di non separarsi.
Bridget von Ascheberg era mia e soltanto mia. Non importava che non potessi prenderla. Me la sarei presa lo stesso e, se avessi potuto tatuarmi sulla sua pelle, seppellirmi nel suo cuore e incidermi nella sua anima , lo avrei fatto.
Se il primo libro della serie non mi aveva convinto molto lo stesso ha fatto il secondo: la storia, a mio giudizio ovviamente, era prevedibile sin dall’inizio. L’escamotage trovato per far risultare Rhys “accettabile” era del tutto prevedibile. Nella prima parte del libro ho faticato ad entusiasmarmi, meglio la seconda parte dove la storia presentava un po’ più di movimento e trama.
Continuo a trovare i personaggi secondari abbastanza ininfluenti, non tolgono, ma non aggiungono niente alla storia, tranne forse Nikolai che inizia con una certa vitalità, ma poi si spegne sullo sfondo.
Le atmosfere mi hanno ricordato un po’ il film Pretty Princess, con la differenza che Bridget parte già bella e principessa e che nel film, essendo destinato a bambini, non c’erano scene di sesso, che invece abbondano soprattutto nella seconda parte del libro e pare siano il metodo collaudato per la risoluzione dei conflitti tra i due protagonisti.
Probabilmente questo libro è destinato ad essere amato da lettori di età diversa dalla mia, io l’ho trovato una lettura piacevole, ma non memorabile.
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