Editore: Self publishing
Data d'uscita: 21 Maggio 2023
Pagine: 358
Prezzo: eBook 2,99 - cartaceo 15,50
“Elinor cammina lentamente lungo il corridoio, la mente lontana dalla signora Parker e dalla sua sciocca festa per la sua sciocca figlia. Forse rivedrà Edward, dopo tanto tempo. Arrivata di fronte alla porta del suo appartamento si ferma, senza aprirla: gli occhi chiusi, le poche immagini di lui che ricorda a scorrerle nella testa una dopo l’altra, il battito del cuore un po’ accelerato e una specie di calore che le si diffonde dentro. Oh, Edward”.
Sono Elinor Beckett, ho quasi trent’anni e da dieci amo lo stesso uomo, anche se lui non lo sa. La mia vita è il Norland Hotel: lo dirigo, lo proteggo, ci abito, anche se non è più mio, come non è mio quell’uomo che sta per tornare qui, ma non è da me, che torna. Però io resto ferma, in attesa, inesorabile, come mi diceva lui, e prima o poi, prima o poi, sarà mio. Per sempre.
“Lui ha ancora gli occhi chiusi, e Marianne fissa quel bel viso con la bocca aperta, i denti bianchissimi, il petto ampio e liscio che sussulta nella risata, e la sensazione torna, il maledetto insetto intrappolato che si agita alla bocca dello stomaco, la saliva azzerata, l’affanno: finalmente lo riconosce, il desiderio”.
Mi chiamo Marianne Beckett, vivo e lavoro al Norland Hotel, che amo e odio insieme. Tutti mi dicono che sono bellissima. Presto o tardi me ne andrò da questa cittadina che mi fa mancare l’aria, e andrò a vivere a Londra: sarò ricca, rispettata da tutti, e amata da un uomo eccezionale, che mi trascinerà in un vortice di emozioni. L’ho appena incontrato, so che è Lui, quello che realizzerà tutti i miei sogni. E non permetterò a un’infatuazione di bambina di mettersi tra me e il luminoso futuro che mi attende.
Age of sensibility è liberamente ispirato al romanzo “Ragione e Sentimento”, di Jane Austen, declinato in chiave contemporanea.
Sarebbe stata un’unione eccellente, perché lui era ricco e lei era bella. Lui non è soltanto ricco, in effetti, è anche attraente, elegante, brillante, e lei non è solo bella, ma anche spiritosa, eccitante, arguta.
Accidenti, che coppia fantastica sarebbero!
Eccoci arrivati cari Magnetici al quarto volume della serie Austen Society retelling di un libro che non ha sicuramente bisogno di presentazione: Ragione e Sentimento.
La storia delle sorelle Dashwood, che qui diventano Beckett, è qui ambientata al Norland Hotel, albergo di lusso situato in una cittadina sulla costa inglese in cui le due sorelle e la madre vedova lavorano e vivono.
Elinor è innamorata da sempre di Edward, aspira ad una vita tranquilla e semplice magari dirigendo in futuro un hotel di sua proprietà. Marianne la più giovane e ambiziosa, che trova opprimente vivere in una piccola città e aspira ad elevarsi di status magari tramite un matrimonio con un uomo facoltoso.
La storia delle sorelle Dashwood, che qui diventano Beckett, è qui ambientata al Norland Hotel, albergo di lusso situato in una cittadina sulla costa inglese in cui le due sorelle e la madre vedova lavorano e vivono.
Elinor è innamorata da sempre di Edward, aspira ad una vita tranquilla e semplice magari dirigendo in futuro un hotel di sua proprietà. Marianne la più giovane e ambiziosa, che trova opprimente vivere in una piccola città e aspira ad elevarsi di status magari tramite un matrimonio con un uomo facoltoso.
Forse è davvero venuto il tempo di tirare una riga netta su quegli ultimi anni pieni di malinconia e nostalgia. Forse è venuto il tempo di abbandonare sogni irrealizzabili e dedicarsi alla paziente costruzione di un futuro tranquillo, sereno, senza scosse, in compagnia di un uomo affidabile, magari un po’ noioso ma prevedibile, sicuro dei suoi sentimenti per lei, senza figli veri o presunti da precedenti relazioni assurde, senza titubanze e tentennamenti.
In questo romanzo ho trovato quasi un ribaltamento di ruoli rispetto all’opera originale: Elinor è la sognatrice che rincorre un amore per tanti, forse troppi anni in una visione quasi anacronistica se si considera che, ai nostri giorni, chi attenderebbe così tanto per un chiarimento. Marianne invece è la ragione, nella sua caparbia ricerca di un sentimento che di calcolo e pragmatismo non ha proprio nulla.
Ognuna di loro dovrà, per così dire, sconfinare nel territorio dell’altra poiché appunto non esiste sentimento senza ragione e viceversa.
Non si è mai considerata una donna romantica, tutt’altro: lei è razionale, realista, a volte cinica, e nessuna delle caratteristiche delle donne romantiche le è parsa mai appartenerle. Eppure… Non è una sentimentale, ma non ha forse vissuto gli ultimi dieci anni appesa ai propri sentimenti per Edward? Non è una sognatrice, ma quanto del proprio tempo ha dedicato ai sogni a occhi aperti su Edward e sulla loro possibile vita insieme? La verità, forse, è che l’amore ti cambia, rendendoti simile a tutti gli altri innamorati, mettendoti in bocca le stesse parole sdolcinate e imbottendoti la testa di cotone, quando sei con quello che ami.
Una scelta stilistica particolare quella di utilizzare la terza persona e porre la narrazione al presente, all’inizio confesso che mi ha un po’ spiazzato, ma poi con il proseguo della lettura ne ho apprezzato l’utilizzo perché rende al meglio e con immediatezza i vari personaggi, soprattutto le protagoniste.
Una menzione particolare all’autrice per aver elevato la figura del colonnello Brandon, o dottore in questo libro. Io l’ho sempre percepito un po’ come una seconda scelta fatta da Marianne, una sorta di ripiego per un uomo che in realtà l’ha venerata in silenzio per tutto il romanzo. L’autrice lo ha decisamente “riabilitato” facendolo apparire non più come una sorta di “premio di consolazione”, ma come l’unica e vera scelta possibile. Io l’ho trovato giusto, voi mi direte cosa ne pensate.
Mi trovo costretta a ripetermi, ma fare un retelling in chiave moderna di opere del calibro di queste è una scelta coraggiosa, perché se da un lato devi comunque mantenere la storia riconoscibile dall’altro occorre darle un tocco personale e moderno senza eccedere, qui ho trovato entrambi questi aspetti quindi direi che la missione è compiuta!
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