mercoledì 9 novembre 2022

Recensione a "Insegnami a rinascere" di Valentina C.



 

Genere: Contemporary /Age Gap / Roommates Romance
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 7 Novembre 2022
Prezzo: eBook 2,99


 
 
 
 

 Dea è una ragazza segnata da un evento drammatico frutto di un passato che desidera potersi lasciare alle spalle. Decide così di allontanarsi dall’Italia e seguire il suo sogno parigino portando con sé soltanto una valigia carica di speranza.
Quando a Parigi incontra lui, però, tutto cambia radicalmente, minando i suoi sforzi per un nuovo inizio.
Lui, il francese Lionel, che si nasconde dietro la pessima reputazione cucitasi addosso per non creare alcun legame che vada oltre la pura attrazione fisica e che è stato forgiato da un trascorso altrettanto difficile e doloroso da cui cerca di scappare.
Lionel e Dea sono due anime spezzate che si riconoscono tra tante, intente a cercare di rimettere insieme i pezzi della propria esistenza distrutta, ma la vita prima o poi presenta il conto e i problemi bussano alla porta alla ricerca di una soluzione, mentre i segreti celati nel buio spingono per vedere la luce.
E se imparare e insegnare a rinascere fosse l’unica alternativa possibile per entrambi?
 
 
 
 
 

 «E se cado?» «Ti afferro.» «E se cadi tu?» «Mi afferrerai…»
 
Fuggire, questo è il pensiero di Dea, da tutto quello che ti ha spezzato, che ha annientato la tua vita, lasciare la tua casa, il tuo paese e ricominciare altrove… a Parigi.
Nell’appartamento in cui affitta una stanza, Dea ha modo di fare conoscenza con persone nuove, potenziali amici ed amiche e di lui: Lionel. Lui non è solo impossibilmente bello, è costantemente circondato da un alone di tristezza e pericolo.

Ma quando ho lui intorno c’è qualcosa di diverso in me rispetto a quando ho intorno chiunque altro. Mi incuriosisce, sembra fatto di mille personalità distinte. Un rebus, un indovinello da studiare e scoprire con pazienza e tempo.
 
Lionel non è propriamente felice di trovarsi in casa questa “Pizza Pasta e Mandolino” che gli confonde i pensieri, che gli fa provare cose che non vorrebbe, che lo mette in discussione. Lui è spezzato, come lei, ma diversamente da Dea è deciso a non provare niente, a non sentire nulla, è convinto di non esserne più in grado, molto più facile lasciarsi andare alla deriva, inseguendo il pericolo a bordo di un’auto lanciata a tutta velocità.

Quando la osservo sembra di vedere me stesso, una persona dilaniata nell’anima, ma che prova a nasconderlo al mondo intero e cerca qualunque modo per andare avanti.
Mi rivedo in lei... Spesso io stesso mi ritrovo così, in solitudine, con quello sguardo perso e vuoto sul mio
letto e con quella fotografia tra le mani a ripensare al mio passato, che era il mio futuro.
 
Il rapporto tra loro non sarà facile, a ogni tentativo di avvicinamento corrisponde l’azione uguale e contraria dell’altro in una gara per trovare un equilibrio sicuramente non facilmente raggiungibile.

La felicità è un’equazione. Bisogna renderla la nostra priorità, investire tempo nel cercarla, insegnare agli
altri come raggiungerla, ma non è semplice se loro stessi non la vogliono provare sulla propria pelle,
perché d’altronde è più facile la fuga che provare un sentimento e viverlo con la paura di perderlo. I sentimenti sono precisi. Ammettono virgole e parentesi, ma, a quanto pare, si concedono ben poco se non ci si permette il rischio di ricercarli, alimentarli, custodirli.


Scrivere di una perdita non è facile, è una cosa che devi aver vissuto sulla tua pelle, che devi aver metabolizzato al punto da renderla percepibile anche a chi questa cosa, per sua fortuna, non l’ha vissuta ancora. Perché sì, nella vita succede ed è inevitabile, la differenza la fa il modo in cui decidi di affrontarla.
Annullarla nell’adrenalina e in mille altre sensazioni che servono ad anestetizzarti, come fa Lionel, oppure viverla fino al quasi annientamento come Dea per poi rialzarsi e credere nuovamente di poter essere felice.
L’autrice riesce non solo a farci percepire come reale il dolore dei due protagonisti, ma anche la difficoltà nella nascita del loro rapporto, la lotta per arrivare a costruire un futuro che non ha nulla di scontato, ma che anzi implica impegno e volontà da tutte le persone coinvolte.
L’amicizia e la complicità tra i vari inquilini mi ha molto ricordato un film di alcuni (parecchi ahimè) anni fa: l’Appartamento Spagnolo, era ambientato a Barcellona e non in Francia come il nostro libro, ma l’atmosfera che trasmette è la stessa, almeno a me.
Ho avuto modo di leggere i lavori precedenti di questa autrice, ma in quest’opera è evidente la crescita in termine sia di costruzione del racconto che di difficoltà nella scelta degli argomenti trattati, infatti ritengo che il confine sia molto sottile quando si tratta di scrivere di sentimenti, difficile renderli bene come in questo caso, facilissimo esagerare nello sforzo di rendere più credibile la storia con l’effetto assolutamente contrario.
A mio personale giudizio avrei dato un po’ più di spazio alla parte riguardante Davide, ma questo non toglie niente alla qualità del racconto.



 
 
 
 
Grazie all'autrice per averci fornito l'eBook.
 
 
 

 

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