mercoledì 8 agosto 2018

Recensione a "Contratto Fatale" di Jennifer Probst



Genere: Contemporaneo
Casa Editrice: Corbaccio
Prezzo: ebook 4,99 - cartaceo 4,25
Pagine: 284
Data Uscita: 28 Marzo 2013


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Il miliardario italiano Michael Conte deve trovare una moglie a tutti i costi per permettere alla sorella di sposarsi: queste sono le regole imposte dalla sua famiglia, che lui antepone a tutto. E quando scopre che l’amica e fotografa Maggie Ryan sarà a Milano per fare un servizio di moda, decide di presentarla ai suoi come la sua fidanzata. Che importa se Maggie è una donna emancipata, indipendente e dominatrice... E che importa se in realtà Maggie è l’ultima persona che Michael vorrebbe come moglie, anche se è la prima che vorrebbe nel proprio letto! Convinta del fatto che Michael sia in realtà innamorato della sua amica nonché cognata Alexia, Maggie decide di stare al gioco, purché lui stia lontano da Alexia. E anche se non è affatto attratta da Michael, che le sembra troppo freddo e prepotente. Certo, una volta che i due sono arrivati in Italia, le cose sembrano assumere tutta un’altra prospettiva e fra Maggie e Michael si crea una tensione erotica inimmaginabile e insostenibile.
Jennifer Probst è l'autrice della serie dei Contratti, di cui fanno parte:



Contratto indecente

Contratto fatale
Contratto di passione
Contratto finale



Secondo libro della serie “Marriage to a Billionaire”. Questa volta affrontiamo le vicende di Maggie (sorella minore di Nick e migliore amica di Alexa), e del Conte (di nome e di fatto) Michael, imprenditore italiano e amico di famiglia già apparso nel precedente libro e qui protagonista maschile.

“Aveva tutto quello che la maggior parte della gente sogna.”

Maggie, a detta di tutti, è l’incarnazione della felicità: bella, ricca, con un lavoro come fotografa che la soddisfa pienamente, insomma

“faceva quello che voleva, quando voleva, e senza doversi scusare con nessuno.”

Esternamente sicura di sé, strafottente, menefreghista e libertina, non permette a nessuno di scavalcare la corazza che ormai è diventata parte integrante della sua vita. Lei non subisce, domina.
Come per il fratello, anche in lei la situazione familiare nella quale è cresciuta, ha lasciato profonde cicatrici… non fisiche, ma nell’animo. Le cose che non sopporta? Cucinare, i gatti e il conte Michael, che l’ha umiliata rifiutandosi di uscire una seconda volta con lei, e, ancora peggio… che è innamorato di sua cognata Alexa! Sì, la sua vita è perfetta, o almeno questo è quello che si ripete sempre.

“Eppure la domanda le risicava il cervello con irritante insistenza, facendosi più invadente ogni giorno che passava. E’ tutto qui?”

Anche il conte Michael si domanda la stessa cosa, ma con una sola differenza: lui al vero amore ci crede, aspetta solo la persona giusta. Dopo la morte dell’adorato padre si è fatto carico di tutta la famiglia rinunciando al proprio sogno per dare loro stabilità e benessere. E quando sua sorella Valeria lo informa che non può sposare l’uomo che ama perché lui è ancora celibe, pensa bene di fingersi sposato. E chi meglio di Maggie per mettere in pratica questa messinscena?
Con uno stratagemma la convincerà a “sposarlo”, e i due si troveranno a fingersi innamorati, ma poi sarà realmente finzione?

“Il corpo di lei scivolò contro il suo, bagnato come il calore tra le cosce e rovente come una fiamma. Non ci fu nessun bacio dolce e tenero. Fu una guerra armata che non avrebbe lasciato prigionieri né sopravvissuti”

Questo romanzo, come il precedente, mescola bene romanticismo e attrazione e non si riesce a non affezionarsi alle vicende dei protagonisti. La tensione sessuale è costantemente presente nei dialoghi e nelle atmosfere create dalla penna della scrittrice, che lo rendono semplice e godibile. Inoltre, è vero che sono romanzi autoconclusivi e che si possono leggere separatamente, ma io consiglio sempre una lettura di tutti i libri per avere un quadro generale dell’opera nella sua totalità.
Detto questo do 4.5 petali su 5 anche a questo libro, con la curiosità di conoscere la coppia protagonista del terzo.
Buona lettura!





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