Carillo Boys: Tre anime perse.
Tre fratelli nati nella parte sbagliata della città.
Tre storie emozionanti di rivalsa e amore.
Fisico
minuto, vispi occhi verdi contornati da uno spesso eyeliner, Lexi Hart è
una cheerleader fuori dagli schemi. Il suo stile emo potrebbe far
pensare a una ragazza malinconica, eppure agli occhi dei compagni di
squadra dell'università, Lexi è l'emblema della positività con il suo
sorriso aperto e la dolcezza che la circonda. Se solo tutto questo fosse
vero... in realtà, Lexi lotta da anni contro un disturbo alimentare e
la percezione distorta di sé, che la divora da dentro.
Austin
Carillo, ricevitore della squadra di football dei Crimson Tide tatuato
dalla testa ai piedi, ha un passato ingombrante e un presente ancor più
complicato. Nato nel quartiere più malfamato di Tuscaloosa, sin da
ragazzino si è unito ad una gang di strada. Il suo talento per il
football, però, lo ha salvato da un futuro già scritto di spaccio, armi e
conti da saldare. Ma un passato come quello di Austin non intende stare
alla porta, è sempre pronto a tornare con violenza.
Condividendo lo
stesso gruppo di amici e il campo da football, per Lexi e Austin
incontrarsi è inevitabile e, malgrado le maschere che indossano per
proteggere i loro segreti, si ritrovano presto spinti l'una nelle
braccia dell'altro.
Quando il mondo di Austin comincia a sgretolarsi
tra le sue mani, l'unica luce a cui appigliarsi sarà quella della
fragile fatina che è riuscita a entrargli sotto pelle. Anche i demoni di
Lexi, però, sono invisibili ma spietati e rischiano di spegnere la sua
anima e farla sprofondare nel buio.
Austin, che da tutta la vita
lotta per sopravvivere, ora dovrà combattere anche per Lexi e sperare
che il suo amore basti per salvarla dal baratro.
Lei
nasconde la lotta contro un demone che la sta divorando. Lui nasconde
gli sbagli che la vita lo ha costretto a commettere. Due anime
tormentate che solo insieme possono trovare la salvezza.
Lui mi odiava e io avevo paura di lui. Eppure, mi importava. Mi importava profondamente che avesse visto la vera me. La ragazza che non era all’altezza. La ragazza con troppi difetti.
Cari Magnetici, ci sono libri destinati a lasciare il segno, a volte perché ci ricordano episodi della nostra vita, ma anche, come in questo caso, perché sono capaci di trasmettere una quantità infinita di emozioni che vengono traslate da chi scrive a chi legge in un flusso continuo di pensieri e parole.
Chi mi conosce sa che, pur avendo letto tutti i libri di questa autrice le mie preferenze ricadono solitamente sulla sua serie MC, quindi mi crederete sulla parola se vi dico che questo libro merita assolutamente la sua occasione di essere letto. Collegato in maniera indiretta alla duologia Sweet Home e Sweet Rome, poiché i protagonisti sono due personaggi secondari già visti in questa storia, il libro può essere tuttavia letto in maniera indipendente.
Austin Carillo è il ricevitore dei Tide, la sua carriera nel football professionistico sta per decollare, mentre la sua vita familiare sta sprofondando nel baratro. Con i fratelli arruolati come membri della gang da cui lui stesso è riuscito, in parte, ad affrancarsi e la madre gravemente malata che necessita di cure costose, le speranze per un futuro migliore sembrano ad Austin ormai una mera utopia.
Carillo. Sul pavimento c’era Austin Carillo, con il torso possente e muscoloso nudo a rivelare un intricato insieme di tatuaggi neri e colorati. Ansante, poggiava la schiena contro lo sportello freddo di un armadietto e si teneva la testa tra le mani. Osservandolo in silenzio, dibattei sul da farsi. Era ovvio che stesse soffrendo, ma lì c’ero solo io. Lui mi odiava, mi aveva minacciato. Ero probabilmente l’ultima persona che avrebbe voluto vedere.
Lexi nasconde se stessa alla vista del mondo, col trucco, gli abiti larghi e le bugie, apparentemente conduce la vita di una normale cheerleader iscritta al college, ma sotto la superficie ribolle un’anima tormentata dalla consapevolezza di non essere mai all’altezza, da una voce che le sussurra di non essere abbastanza, che le suggerisce di scomparire per non essere più notata. E lei ci prova a scomparire, anche fisicamente negandosi il cibo, allontanandosi dagli amici e rintanandosi sempre più nel suo mondo fatto di tante rinunce, non ultima quella alla vita. L’incontro/scontro con Austin sarà fulcro di un cambiamento, che, come tale, sarà doloroso prima di essere utile. La fiducia che Lexi riversa in Austin è quasi disperata, come un naufrago che nella tempesta cerca di aggrapparsi all’ultimo salvagente, e testimonia il suo bisogno di essere “vista”, non nel modo malato in cui lei ritiene di doversi considerare, ma con gli occhi di chi vede in lei qualcuno che sta lasciandosi andare.
Lei abbozzò un flebile sorriso con il labbro superiore dipinto di rosso e mi guardò come se, d’un tratto, fossi diventato tutto il suo mondo. Uno sguardo che mi trafisse dritto al cuore. Nessuno mi aveva mai guardato con tale grazia, con tale fiducia, e mi sentii traboccare di gratitudine che avesse scelto di fare questo regalo proprio a me. Era una sensazione stranissima. Quando mi guardava, la gente vedeva soltanto il poveraccio ex membro degli Heighters che veniva dal famigerato campo di roulotte dall’altra parte della città. Ma lei no.
Quello che ognuno di loro due vede nell’altro va oltre tutto il resto: oltre i canoni sociali, oltre l’aspetto fisico, oltre il pregiudizio, oltre tutto quello che una nasconde sotto il trucco e l’altro sotto i tatuaggi che gli ricoprono la pelle. La loro comprensione è ad un livello così innato e profondo da essere illeggibile per il resto del mondo, in una società dove chi è diverso, chi soffre, tende ad essere emarginato quasi fosse portatore di qualche morbo contagioso, oppure vittima di quei giudizi sommari che siamo portati spesso a dare, ma di cui non valutiamo quasi mai le ripercussioni. Le parole spesso feriscono più degli schiaffi, soprattutto se chi ci rivolge delle critiche è qualcuno di cui ci fidiamo, o qualcuno che amiamo.
Sia Lexi che Austin sono personaggi sconfitti, ma mai arresi, in loro c’è sempre la volontà o la forza di risollevarsi, anche quando l’impresa sembra impossibile, anche quando non sembra esserci speranza. La forza che dimostreranno è figlia del dolore che hanno vissuto, e di quella resilienza che mai gli consente di arrendersi ai propri demoni. Questo libro tratta temi difficili, a volte dolorosi, ci parla di paura, di perdita, ma anche di amore, e ne parla come di una forza capace di sostenere, di non spegnersi come a volte si spegne la vita, perché esso è in grado di trascendere tutto, anche la morte.
Ero troppo per lui da gestire. L’avevo sempre saputo. D’altra parte, non sapeva come gestire tutta la sua vita. Un ragazzo distrutto che si portava sulle spalle il peso del mondo. Eravamo entrambi troppo incasinati per poter stare insieme come avevamo bisogno. Due stelle cadenti che si erano spente troppo in fretta, senza mai incontrarsi nello stesso cielo.
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