Idolatrato, ammirato, inseguito dalle donne e dai fans, Lachlan Duke non potrebbe chiedere di più dalla vita, se non ultima la scelta nella NHL. L’hockey è infatti la molla che gli ha fatto superare la rabbia verso suo padre, quel ricco Henry Duke che ha lasciato lui e la famiglia senza nulla, e che lo ha spinto a dare sempre di più in quello sport, per arrivare alla sicurezza economica.
Non è in cerca di niente, meno che mai di una ragazza, se non da breve incontro fisico, figurarsi quella strana, quella che lui stesso definisce “Mercoledì Addams”: e in realtà la nostra protagonista, Layla, è un po' Mercoledì.
Chiusa, introversa, senza sorrisi, poco alla volta nelle righe di lettura capiamo che c’è di più: ci sono dei lutti, c’è una mamma morta prematuramente, ma soprattutto c’è qualcosa e qualcuno da cui Layla deve proteggere chi la circonda.
«Se io tenevo tutti a debita distanza, lei li teneva su un piano completamente diverso.»
I due protagonisti partono un po' in sordina, quasi come se stessimo leggendo un romance che ha solo qualche intreccio: in realtà, iniziano a “vedersi” subito, sotto il dolore che entrambi si portano dentro, unito ai sensi di colpa.
«Puoi spezzare davvero qualcuno solo una volta. Tutto ciò che poi rimane da fare è solo tirare via pezzo dopo pezzo.»
Non c’è vendetta in Lachlan, ma la piena consapevolezza che la scelta di Layla è stata solo una scelta di vita per lui, perché quel passato era troppo, troppo vicino e pericoloso: per questo, quando per lui tutto sarà chiaro, non ci sarà pietà, nessuna comprensione, nessuno sconto.
E il lettore non riesce a non condividere quei passaggi, seppur a tratti violenti, ma in sequenza con il racconto completo di Layla, che ci avvicinano al suo dolore, al suo essere così nascosta.
«Aveva trovato una via per il mio cuore quando nessun altro poteva. Mi aveva fatto provare di nuovo dei sentimenti quando nessuno ci riusciva.»
Il libro, anche dalla grafica dei capitoli, è essenzialmente diviso in due parti, ma in realtà la lettura è come se prendesse una sua strada, che inevitabilmente porta al salto temporale e alla netta separazione dei due momenti della storia.
L’autrice, conosciuta in Italia per una precedente trilogia dai toni molto diversi, ci presenta un racconto anche molto attuale per le tematiche di violenze di genere, dei rapporti familiari, delle scelte di vita, con un tratto narrativo diverso da quello precedente e sicuramente molto interessante.
Una segnalazione merita la cover, in linea con quella originale e connessa alla trama.
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