Un grande potere primordiale è risorto. La Regina di Carne e Fuoco è diventata la Primordiale di Sangue e Osso, la vera Primordiale della Vita e della Morte.
La battaglia che Casteel, Poppy e i loro alleati stanno combattendo è
appena agli inizi, e ovunque, a Iliseum e nei regni mortali, gli dei si
stanno risvegliando, pronti per la guerra che verrà. Ma quando Poppy
entra in stasi, il sonno simile alla morte proprio degli dei e dei
Primordiali, Cas deve fare i conti con
la possibilità concreta che le conseguenze terribili e inaspettate di
ciò che sta succedendo gliela portino via.
Poi qualcuno
gli suggerisce di parlare con lei, ed è un consiglio a cui lui intende
aggrapparsi con tutte le forze nella speranza di vedere i bellissimi
occhi della donna che ama aprirsi ancora una volta. Così ricorda
all’amore della sua vita come è iniziato il loro viaggio, rivelando di
sé cose che solo Kieran conosce. Anche se a nessuno è dato di sapere chi
sarà diventata Poppy quando e se si risveglierà, né fi no a che punto
il regno e Cas saranno cambiati quando questo accadrà.
Non mi ero mai sentito così prima. Mai. Non sapevo che cosa significasse. O forse sì, perché sapevo che questo era reale. Ciò che c’era tra noi. Ciò che lei provava per me. Ciò che io provavo per lei. Questo. Era reale.
Cari Magnetici, con qualche giorno di ritardo vi porto la mia recensione dell’ultimo libro della saga Sangue e Cenere di Jennifer L. Armentrout. Vi avviso: questa recensione necessariamente conterrà qualche spoiler rispetto ai libri precedenti, perciò, se ancora non li avete letti, siatene avvisati.
Potremmo banalmente definirlo come la narrazione dei fatti già presenti nel primo libro della saga, visti però dal punto di vista di Casteel , dico banalmente perché sarebbe veramente riduttivo ed ingiusto classificare il libro solamente in questo modo.
La Vergine era lì, alla dannata Perla Rossa, in una camera insieme a me… sotto di me, sotto colui che avrebbe dovuto temere più degli dei stessi. Perché non avevo dubbi che avesse sentito ciò che si sussurrava su di me. Il nome che la Corona di Sangue mi aveva dato. Il nome che ero diventato.
La storia riparte dalla fine del libro “La Guerra delle due Regine” con Poppy e Casteel impegnati a cercare di liberare il padre di lei, Ires, dalla schiavitù imposta dalla Regina. Dopo lo sviluppo della sua natura Poppy cade in una sorta di sonno, la stasi, una condizione che le permetterà di accedere e consolidare i suoi nuovi poteri e la sua nuova natura. Dietro consiglio di Nektas, Casteel ripercorre la storia di come lui e Poppy si sono conosciuti ed innamorati, in una sorta di lungo racconto che dura per tutto il libro, in modo che, al risveglio, lei possa avere memoria della loro vita insieme.
Quello che non mi ero aspettato, però, era lei. Poppy. Tutto quello che avevo creduto di sapere su di lei si era rivelato sbagliato. Poppy non era silenziosa e sottomessa, né ricopriva il suo ruolo volontariamente. Era come i tanti altri che non conoscevano la verità, oppure che, per spirito di autoconservazione, si rifiutavano di osservare troppo da vicino tutto quello che non quadrava intorno a loro. Avrei voluto che la Vergine non fosse stata una persona buona, ma anche in quel caso sarei stato in grado di gestirla. Quello che non riuscivo ad affrontare era il suo coraggio. Il fatto che fosse una tale guerriera.
La narrazione dal punto di vista di Casteel ci apre una visione del tutto nuova della storia, comprenderemo come tutto sia iniziato, di come l’Oscuro abbia avuto origine, delle motivazioni che lo hanno portato alla decisione di rapire la Vergine per salvare il fratello prigioniero e di come l’incontro con lei lo abbia profondamente cambiato, al punto da far virare la storia nel prosieguo che ben conosciamo. Ripercorreremo episodi già noti che ci permetteranno di riscoprire personaggi e scene che magari avevamo dimenticato, essendo il primo libro pubblicato qualche anno fa, e riscopriremo le interazioni di Casteel con un Kieran familiare, ma anche inedito che, se possibile ci farà innamorare ancora di più. Vedremo inoltre la trasformazione del personaggio di Casteel in relazione al proseguire delle sue interazioni con Poppy e comprenderemo come egli si sia reso conto del mutare dei propri sentimenti verso quella che doveva essere la sua vittima, ma che invece diventerà il centro fisso della sua esistenza, e ne comprenderemo soprattutto le iniziali resistenze e la non accettazione di questo sentimento.
Non mi ero aspettato che la Vergine mi piacesse, non al punto da sforzarmi di renderla felice, di farla sorridere e ridere. Non mi ero aspettato di tenere a lei, non al punto da fermarmi per cercare un’altra maniera di far funzionare i miei piani. Un modo per ottenere quello che mi serviva e dare a lei ciò che desiderava: una vita vera. La libertà. Non mi ero aspettato di desiderare la Vergine, non al punto che perfino in quel momento il mio sangue scorreva più veloce al ricordo del sapore delle sue labbra e della sensazione della sua carne nuda sotto le mie mani. E sicuro come l’inferno, non mi ero aspettato di cambiare, quand’ero con lei, così tanto da riuscire di punto in bianco a smettere di ripensare al passato o al futuro, e a dimenticare il motivo per cui ero là. A sentirmi calmo. In pace. Semplicemente, non mi ero aspettato il desiderio. Perché non lo provavo da anni, da decenni, dopo la mia liberazione. Da allora, non avevo più desiderato un bel niente. Invece ora desideravo quelle cose per Poppy, e desideravo lei.
Come ho anticipato il libro non è solo la narrazione dei fatti di Sangue e Cenere, ma aggiunge anche capitoli alla storia al presente svelandoci dettagli utili al prosieguo della saga per il quale, ahimè, dovremmo attendere ancora, visto che prima è prevista la pubblicazione del terzo libro della serie spin-off. L’autrice, di cui sospetto una vaga vena di sadismo, ci lascia gentilmente e proprio nelle ultime pagine del volume, con un cliffhanger di tutto rispetto che apre tutta una serie di nuovi interrogativi sul futuro dei protagonisti. Cari Magnetici, quando si tratta di questa autrice ho un solo consiglio: aspettatevi l’inaspettato perché ogni libro, anche quello più sottovalutato come poteva sembrare questo, andrà oltre ogni vostra previsione, che posso dire se non che spero di trovarmi presto a recensire il prossimo volume?
Guardai Poppy. Era il mio cuore… il mio tutto. Non riuscivo nemmeno a prendere in considerazione che non sapesse chi era… e chi eravamo noi.
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