Non avevo però messo in conto il mio miglior amico, Christian Gallagher: un bellissimo cardiochirurgo dagli splendidi occhi verdi che, a quanto pare, vuole un figlio da me...
Quando, nel giorno del mio trentatreesimo compleanno, mia mamma si presenta con un opuscolo sul congelamento degli ovuli, comincio realmente a pensare che avere un figlio con Christian non sia poi una gran brutta idea.
C’è però un piccolissimo problema: lui ha un piano tutto suo che prevede ben tre appuntamenti e... concepire alla vecchia maniera.
Pensavo che il sesso sarebbe stata la parte più difficile, ma mi sbagliavo; sono gli appuntamenti che mi stanno facendo innamorare dell'uomo che conosco da quasi tutta la vita.
L’esperienza con mio marito mi ha lasciata con il cuore a pezzi, eppure credo ancora nell’amore. Voglio il “vissero per sempre felici e contenti”, un figlio e... anche Christian!
Quando mi sono sposata, otto anni fa, avrebbe dovuto essere nella buona e nella cattiva sorte… solo che nessuno mi aveva avvisato che la “cattiva sorte” comprendeva che mio marito mi tradisse con una groupie.
Meadow Duvane è attualmente abbastanza soddisfatta della vita che ha saputo ricostruire dopo il tradimento dell’uomo che, in teoria, aveva giurato di amarla e onorarla, ma che in realtà l’aveva solo tradita ripetutamente.
Il suo lavoro da infermiera specializzata la appaga anche se, all’età di trentatré anni e con una madre che l’assilla sull’inesorabile trascorrere del tempo, comincia a prendere forma nella sua mente un desiderio di maternità che credeva sopito.
È una brutta idea. Una gran brutta idea. Pessima. Ci sono così tante cose che potrebbero andare male, ma ce n’è una che non posso negare che sarebbe giusta: Christian sarà un padre meraviglioso.
Christian Gallagher è un giovane cardiochirurgo in ascesa ed è anche il migliore amico di Meadow colui che ha raccolto i cocci dopo la fine del matrimonio di lei e che, venuto a conoscenza della intenzione della ragazza a procedere con il suo progetto di maternità, si offre come surrogato di una provetta, arrivando anche a proporle di tentare il concepimento con metodi più “tradizionali”.
Il mio cuore sta pompando a un milione di battiti al minuto, e lo stomaco fa le capriole. Le sue parole sono eccitanti e non convenzionali e mi stanno facendo prendere seriamente in considerazione la sua proposta. Posso davvero fare un figlio con il mio migliore amico?
L’evoluzione della storia tra Meadow e Christian è caratterizzata da una tensione sottintesa che corre per tutte le pagine del romanzo, sai che sono fatti per stare insieme, ma quello che non sai è se e quando arriverà il momento in cui veramente si guarderanno e capiranno che la vera portata dei loro sentimenti va molto, molto oltre l’amicizia.
Christian è l’amico, l’uomo e il compagno che tutte noi sogniamo almeno una volta di trovare, è paziente e costante nella sua presenza accanto a Meadow dando precedenza al benessere e alla felicità di lei anche a discapito della propria.
Meadow di contro fa la stessa cosa con lui e vederli gravitare uno nell’orbita dell’altro è come guardare affascinati una danza i cui protagonisti si allontanano e si avvicinano ad un ritmo che però è noto solamente a loro.
«Ho immaginato che magari, un giorno, mi avrebbe vista come qualcosa di più, ma gli anni passavano, e io ero sempre la confidente, quella che lui chiamava per un consiglio amoroso o per sfogarsi riguardo alla scuola. Siamo scivolati in una routine, e io ho smesso di chiedermi se il nostro rapporto si sarebbe evoluto in qualcosa di diverso. La cosa mi andava bene. Fino a ora. Il patto che abbiamo fatto ha riportato in superficie tutti quei sentimenti. Quelli che ho seppellito ancora e ancora, e che ora splendono più luminosi del sole. Sono completamente persa per lui e non riuscirò a soffocarli di nuovo in quell’angolo nascosto del mio cuore.»
La narrazione è quasi esclusivamente dal punto di vista di Meadow e questo crea allo stesso tempo aspettativa e frustrazione, perché quello che necessiti di sapere è se gli evidenti sentimenti di lei sono corrisposti anche da lui. Manca alla narrazione il pov di Christian, al punto che, quando viene aggiunto, nell’ultimo terzo del libro, è quasi un sollievo perché si ha il bisogno quasi fisico di entrare anche nella sua testa. Quando questo accade tutto viene messo nella giusta prospettiva, ogni tessera va magicamente al suo posto e quello che emerge è la verità che per tanto tempo è rimasta nascosta. Come finirà questa storia cari Magnetici? Lascio a voi il piacere di scoprirlo.
Con un bacio sulla guancia, gli dico che amo la sua compassione. Con un bacio sugli occhi, gli dico che amo la sua capacità di vedere il buono. Con un bacio sulla mano, gli dico che amo la sua capacità di guarire. Con un bacio sulla bocca, gli dico che amo tutto di lui.
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