sabato 22 giugno 2024

Recensione a "Powerless. Potere e inganno" di Lauren Roberts

 


Genere: Fantasy Romance
Editore: Newton Compton Editori
Data d'uscita: 28 Maggio 2024
Pagine: 622
Prezzo: eBook 5,99 - cartaceo 9,40

 
 
 
 
 
 Preda e cacciatore. Uniti dal destino.
Combattenti straordinari, eccezionali e forti, solo gli Eletti sono degni del reame di Ilya. Da decenni possiedono poteri inimmaginabili, che hanno acquisito dopo essere sopravvissuti alla Peste. Gli altri, gli Ordinari, sono solo un incomodo. Quando questi ultimi vengono messi al bando da un decreto reale che dichiara l’assenza di abilità prodigiose un crimine, Paedyn Gray si trasforma in una fuorilegge e in una ladra per necessità. Sopravvivere nei bassifondi da Ordinaria non è per nulla semplice, ma Paedyn sa il fatto suo: sin da bambina, è sempre stata una grande osservatrice, grazie agli insegnamenti del padre. Perciò si finge un’Eletta per sopravvivere e tenersi fuori dai guai. Più facile a dirsi che a farsi. Un giorno, per caso, Paedyn salva uno dei principi di Ilya ed è costretta a partecipare al Torneo di Epurazione: una competizione brutale nella quale gli Eletti sfoggiano le loro capacità, proprio ciò che manca a Paedyn. Qualora riuscisse a uscirne viva, come potrà celare la verità al principe di cui si è innamorata?
 
 
 
 
 

 

Per loro, tutto questo è un gioco. Ma se voglio restare viva devo recitare la parte. Devo ingannarli. Essere una pedina nel loro gioco è il prezzo da pagare per sopravvivere. Faccio credere che mi piaccia e, in cambio, mi adoreranno. Quindi raddrizzo la schiena, tengo la testa più alta e sorrido un po’ di più. Non sono la pedina di nessuno.

 

Cari Magnetici, a volte la scelta delle nostre letture è condizionata dalla pubblicità che viene fatta di un determinato libro ed è quello che è successo qui. Avendolo visto su ogni social possibile e immaginabile, non potevo esimermi dal verificare se meritasse tutto l’hype che suscitava. 

La storia è ambientata nel mondo di Ilya, un regno dove la popolazione è suddivisa tra chi ha il dono della magia, nelle più svariate manifestazioni e coloro che ne sono privi, gli ordinari che proprio per questa loro mancanza vengono cacciati e uccisi.

Paedyn è una ordinaria che vive in piena vista, il padre l’ha addestrata a mimetizzarsi tra i magici fingendo un dono psichico che in realtà non possiede, ma sfruttando una straordinaria capacità di osservazione. Dopo l’assassinio del padre si ritrova a vivere per strada usando ogni espediente e una sera, per caso salva letteralmente la vita al figlio del re, Kai.

 

La Salvatrice Argentata. Mi scappa quasi da ridere sentendo il soprannome che mi hanno affibbiato. Se sapessero perché sono riuscita a fermare il Silenziatore, non mi chiamerebbero più “salvatrice”. Anzi, non mi chiamerebbero in nessun modo, perché diventerei solo un’altra Ordinaria morta che non merita un nome, un titolo, né di essere ricordata.

 

Kai è il secondogenito del re di Ilya, mentre a suo fratello Kitt andrà di diritto il trono, a lui spetta lingrato compito di essere lEsecutore del re, colui che in sostanza è la mano del re in tutte le questioni che lo richiedono, in particolare nella caccia e soppressione di ogni ordinario del regno.

Kai resta affascinato da quella che viene ora definita la Salvatrice Argentata e che ora diventerà sua rivale nello spietato Torneo di Epurazione che sta per iniziare. Lo scopo di Pae è non rivelare la sua vera natura di ordinaria, quello di Kai di dimostrare il suo valore al padre, ma quello di entrambi è di sopravvivere alle terribili prove che li attendono.

 

Guardarlo combattere è come guardare un danzatore, uno che sente la musica nell’anima, nelle ossa. È nato per la battaglia, cresciuto per uccidere. E devo ricordarmene.

 

Vi dirò onestamente cosa penso di questo libro, partendo dalle cose a mio parere negative.

Inutile nasconderci dietro un dito, questo libro ha tanti (forse troppi?) elementi che ricordano altre saghe famose già lette negli anni e questo penso sia innegabile, personalmente mi infastidisce molto se, durante la lettura di un libro, la mia mente divaga in continui paragoni su altre cose già lette. Una storia deve catturarmi con un certo grado di originali: siamo concordi che è difficile non utilizzare elementi già visti e sentiti, ma posso sopportarne solo fino ad un certo numero senza che questo infici il piacere della mia lettura. Ribadisco che questa è una mia opinione e sicuramente anche un mio limite, però in alcuni punti continuare la lettura è stato abbastanza complicato.

Alcuni elementi della costruzione di questo mondo magico li ho trovati lacunosi, o poco credibili soprattutto per il fatto che la magia non ha una sua vera ed apparente utilità: in un mondo dominato da diseguaglianze e miserie che forse, in parte potrebbero essere sanati dai poteri magici se di essi ne fosse fatto un utilizzo che va oltre un torneo.

Probabilmente visto da unaltra prospettiva si potrebbe dire che coraggiosamente si è preso un qualcosa di già letto o già sentito e si è cercato di farne unopera nuova e originale.

Quello che invece ho trovato positivo in questo libro è la bella tensione che si respira tra i due protagonisti, i loro scambi verbali ricchi anche di umorismo a mio giudizio, sono le parti migliori proprio perché rappresentano un tratto caratteristico ed esclusivo di questi due personaggi.

  

Fuoco e saette. Bellezza, coraggio, unicità estremi: ecco cosa avverto nei suoi occhi. Ma anche terrore. È terrorizzata da quello che mi provoca. È una visione, un incubo, un sogno. Un angelo della morte vestito di nero, venuto a rubarmi l’anima e il cuore. Non ho mai visto niente di tanto bello, coraggioso e così sbagliato per me. È un demone. È una divinità. È la rovina di un uomo in forma umana. È la mia rovina.

 

 

Pae è una eroina con un suo perché, ha un passato alle spalle che lha sicuramente segnata nel profondo, ma che lha anche resa la donna che vediamo oggi. Ha scelto di vivere la sua vita coraggiosamente in un mondo che la disprezza per la sua condizione non magica e che non esiterebbe ad eliminarla come uno scarto. Pae dimostra, pur nella sua semplice condizione umana di essere in grado di tener testa a tutto un mondo che fonda la sua esistenza sul predominio e sulla magia. 

 

Poso di nuovo gli occhi su di lui e il suo sguardo è indagatore, più dolce di prima. E, cosa ancora più irritante, lo osservo con quello stesso sguardo, anche se vediamo cose molto diverse. Io vedo un ragazzo che confonde e attira, arrogante e calcolatore. Ma più scopro dettagli su di lui, meno credo di capirlo. Ha un debole solo per le persone a cui vuole molto bene, questo è chiaro. Ma ha costruito dei muri, si è protetto, ha indossato maschere, rendendosi fastidiosamente difficile da decifrare.

 

Kai è un personaggio di cui, secondo me, abbiamo visto ancora troppo poco. La sua condizione di Esecutore, la sua lealtà alla corona e quello che essa rappresenta si scontrano con il suo senso di giustizia che spesso lo porta ad agire in maniera contraria a quella che ci si aspetterebbe da un uomo del Re. Sicuramente avremo modo di capire quanto la sua lealtà nei confronti della corona verrà messa alla prova e se lui deciderà di scegliere tra questultima o il suo cuore.

Cari Magnetici, lascio a voi le considerazioni finali sul leggere o meno questo libro e gli altri della serie, perché come sempre lamore per una storia è soggettivo e personale e la sottoscritta non è assolutamente qualificata a darvi una opinione professionale, ma solo personale.

 

È l’incarnazione di una scelta sbagliata. La gemella di pericolo e desiderio. La linea sottile tra mortale e divino.

 

 


 
 
 
 
 
 
Grazie alla CE per averci fornito l'eBook
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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