Regola numero 2 di Wall Street: Mai mostrare debolezza
L’alfa deve proteggere il branco. La debolezza non è un’opzione percorribile.
Né la bellissima donna che mi ha stravolto l’esistenza.
Che però ormai è la mia ossessione. Non la lascerò mai andare.
Il bisogno di possederla – di consumarla – mi rende una bestia.
Accoppiarsi con un’umana distruggerebbe tutto ciò per cui ho lottato:
gli affari, il branco, la mia famiglia.
Ma non riesco a resistere a questa proibita attrazione.
E se non la reclamerò, presto soccomberò alla follia della luna…
…destino ben peggiore della morte.
Dovere. Onore. Branco. Mi hanno insegnato a difendere l’eredità del branco. Che adesso voglio gettare al vento per correre dietro a un’assistente umana come un cucciolo innamorato.
Cari Magnetici, come promesso eccomi qui a parlarvi del secondo libro di questa trilogia. La storia riparte da dove l’avevamo lasciata nel primo libro, l’attrazione tra Brick e Madi è sempre ai massimi livelli, ma ci sono due grossi ostacoli: la lealtà che Brick sente di dovere al suo branco e il fatto che Madi ancora ignora la vera natura del suo capo.
Temo però di non riuscire a fare ciò che si richiede da un capo. Sbarazzarsi di Madi. Accoppiarsi con una lupa alfa adeguata. Dimostrarmi degno dell’eredità di papà. Non so nemmeno se voglio tenere il branco, davanti alla prospettiva di lasciare la femmina… che sto cominciando ad amare.
Brick è perfettamente conscio che la pseudo relazione che sta imbastendo con Madison sarà destinata a fallire, che il suo dovere sarebbe fare ciò che è meglio per il branco e quindi lasciarla andare e dimenticarla. Ogni qualvolta ci prova, ogni volta che un litigio o un malinteso li allontanano lui si rende conto che non può lasciarla perché in realtà è già totalmente dipendente da lei.
È adorabile. Perfetta. Santo cielo… che ne farò di lei? Non posso lasciarla andare e non posso averla. Muore un pezzetto di me ogni giorno. Col sesso tengo a bada la follia della luna, ma sto raggiungendo velocemente il punto di non ritorno. Dovrò marchiarla. O morire.
Un lupo maschio è destinato a marchiare la sua compagna oppure a soccombere alla follia, e Brick sa di non avere tempo da perdere, ma il suo lupo vuole Madi e solo lei.
Solo quando arriverà quasi al punto di non ritorno Brick si renderà conto della verità che in cuor suo ha sempre saputo: lei è la sua compagna e per averla sarà pronto a sfidare tutto e tutti.
Madi si ritrova davanti alla scelta di accettare la vera natura di quello che credeva il suo capo oppure vederlo soccombere.
Pronunciamo i nostri nomi come descrivendo il nostro personalissimo paradiso. “Brick.”“Madi.” Come ritrovandoci al buio. Come se, ormai smarriti, avessimo trovato l’unica persona al mondo che ci conosce veramente. “Sei un lupo,” mormoro meravigliata, ricordandolo. Onorandolo. “E tu sei tutto,” sussurra lui.
In questo libro si spinge molto sulla ineluttabilità dell’amore a discapito della specie di provenienza, che non è molto diverso dal comprendere che l’amore, anche fuori dai libri, ha tante e diverse declinazioni, che il sentimento che unisce le persone di ogni genere, razza, sesso è semplicemente amore uguale per tutti, scevro da ogni giudizio o, peggio, pregiudizio. Tornando ai nostri protagonisti la loro storia ci lascia ancora una volta in sospeso in attesa del terzo volume in cui sapremo se veramente avranno il sospirato lieto fine.
Sta diventando una dipendenza, una brama che temo non riuscirò mai a soddisfare.
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