Dopo aver condotto al sicuro la sua squadra e gli alleati uniti nella battaglia contro le creature del Caos, Desmond Craig ha un solo obiettivo in mente: mettere sotto torchio il membro della setta che ha catturato.
Si fa chiamare Chimera ed è la strega più potente che il Guardiano abbia mai visto. Sembra che nulla possa convincerla a parlare, nemmeno la tortura.
Eppure, Craig ne è affascinato. La donna riesce a risvegliare una parte di lui da tempo sopita. E molto pericolosa.
Ma la misteriosa prigioniera non è solo il nemico. È l’incarnazione stessa della forza degli elementi. Una calamità impossibile da arginare. Una tempesta che minaccerà di travolgere anche il cuore arido di un assassino.
Intanto, in un mondo prossimo a crollare, Hakon e Miriam si ritrovano a dover fare i conti con una nuova, terribile consapevolezza. Il tempo a loro disposizione per fermare l’apocalisse sta per scadere, perché Elon è più vicino di quanto possano immaginare.
La Terra mi sostiene, l’Aria è mia compagna, l’Acqua mi nutre e il Fuoco mi rende luce.
Cari Magnetici, dicono che perché che una cosa vada meglio prima debba per forza peggiorare e, secondo me, è questo il concetto a cui si deve essere ispirata l’autrice nella stesura di questo libro. Sebbene ormai ci abbia abituato a continui colpi di scena o cambiamenti di fronte, e quando pensavamo ormai di poterne prevedere le mosse, eccola che ci ribalta nuovamente la situazione, se possibile, aggiungendo ancora più pathos alla storia.
La coppia protagonista di questo libro è forse quella che, sulla carta, appariva la più improbabile: Desmond Craig il guardiano e Chimera la potente strega alleata del nemico.
All’inizio aveva pensato si trattasse di paura, reazione comprensibile, visto che era tenuta in ostaggio dal nemico e l’idea di passare sotto la lama di Craig non la entusiasmava affatto. Ma poi, quando le sue mani l’avevano afferrata più volte e in modi diversi, si era convinta che fosse una semplice curiosità smaniosa per un uomo che provava un interesse malato verso di lei. Un interesse che prevedeva violenza e sangue.
Il personaggio di Chimera lo abbiamo incontrato nei volumi precedenti il suo comportamento, quasi al limite della follia, l’ha dipinta come crudele e insensibile, una potente arma in mano al nemico capace di annientare qualunque avversario.
I suoi occhi non vedono, ma questo non la rende meno temibile, controlla un potere talmente grande che sembra a malapena contenuto in un corpo apparentemente fragile.
Se in un primo momento provare avversione per questo personaggio appare quasi scontato, è fantastico come poi, nel corso della storia l’autrice riesca a farci cambiare totalmente idea.
Man mano che Chimera ci racconta la sua storia tutte le certezze che credevamo di avere su di lei si sgretoleranno. Il potere che così tanto ha intimorito i suoi avversari è stato per lei fonte di dolore, è stata infatti crudelmente allontanata dal suo clan e dalle persone che amava perché considerata un mostro. Il trattamento che le viene riservato è oltremodo crudele e la segnerà in modo così profondo da spingerla tra le braccia di un nemico che la sedurrà con la promessa di rendere integro quello che le è stato crudelmente portato via.
Pagina dopo pagina il mostro perde le sue sembianze e quello che resta è una donna sola e spezzata.
Cambiava sempre qualcosa nell’aria quando Craig entrava nella sua camera. Non aveva idea di quale fosse il suo aspetto, ma conosceva il suo odore, la sua voce, la sua aura. E, più di tutto, sapeva cose del suo passato che lui aveva cercato di cancellare.
Anche Craig non ha esattamente l’epitome del bravo ragazzo, si è guadagnato a ragione il soprannome di Scorticatore, la sua missione inizialmente è interrogare la strega prigioniera per carpirne i segreti, ma poi complici le circostanze e la loro forzata vicinanza avrà modo di rivedere molte delle sue inziali impressioni.
Craig non è sicuramente un uomo convenzionale, molti particolari del suo passato aprono uno squarcio sulle motivazioni che lo hanno reso la persona che è oggi, sulla sua inclinazione alla violenza, sulla sua avversione ai legami. Come per Chimera scopriamo l’uomo dietro la facciata del mostro che inizialmente credevamo che fosse. L’incontro con la strega è un po’ un incontro con la parte più segreta di sé stesso, con il bisogno che non sapeva di avere, ma a cui ora non può e non vuole rinunciare.
«Tu mi hai spezzato, Desmond. Nel modo più bello e doloroso che possa esistere.» Posò la mano su quella di lui. «Non ho mai permesso a nessuno di vedere ciò che hai visto tu. Di prendere da me quello che hai preso tu. E te lo lascerei fare altre mille volte, nello stesso identico modo.»
Diversamente dagli altri libri devo dire che nella prima parte ho un attimo faticato, forse per i molteplici punti di vista o forse perché i due protagonisti erano fermi alle mie prime impressioni tratte dai volumi precedenti. Per le altre coppie c’è stata una empatia immediata mentre per Craig e Chimera è stato un processo graduale e sono convinta che questa sia stata una scelta precisa e meditata da parte dell’autrice
Aggiungere tasselli alla storia di questi due personaggi arricchisce anche il quadro generale di nuovi e inquietanti dettagli che contribuiscono ad aumentare le aspettative per il libro finale della saga. Ci sono tutta una serie di nodi da sciogliere che riguardano le sorti di tutto il gruppo, in particolare di Miriam che sembra sempre più al centro di una spirale discendente da cui non sappiamo se e quando sarà in grado di uscire.
Posso dire che, se Goliath e Jamir hanno conquistato il podio di migliori personaggi maschili (ma ho il sospetto che anche Rym ci darà delle belle soddisfazioni) Chimera conquista di diritto il podio come miglior personaggio femminile, almeno a mio parere, per il suo essere allo stesso tempo complessa e semplice, e sì, lo so che è una contraddizione in termini, ma non saprei come altro spiegarmi. La sua dualità, se da una parte ti esalta per il potere che esprime, dall’altra ti spezza perché sei consapevole del costo di questo potere.
Siamo solo io e te. Un uomo e una donna che vogliono stare insieme.
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