La cittadina di Great Brak River si trova a un chilometro nell'entroterra, sull'argine del fiume, e accoglie un supermercato, un ufficio postale, una chiesa vecchia e una nuova, una piccola centrale di polizia, una galleria d'arte, una pompa di benzina e una manciata di negozi e ristoranti. L'aspettativa mi artiglia lo stomaco. La reazione è involontaria. Lungi dall'essere pura o innocente, nasce dall'istinto, da quel lato oscuro e animalesco che necessita di reclamare e procreare. Sopravvivenza. È il motivo per cui abbiamo percorso tutta la strada che dalla Corsica porta a questa cittadina dispersa del Sudafrica, che sulla cartina risulta essere non più grande di una punta di spillo.
Per incontrare mia moglie. Lo so da dieci anni, ma nemmeno venti né trenta sarebbero stati sufficienti per prepararmi al momento. Mentre la maggior parte degli uomini dà per scontata la libertà di frequentare chi preferisce, io lo vedo per quello che è. Un dovere.
Torna Charmaine Pauls, amici Magnetici, e ancora una volta abbiamo tra le mani un romanzo non autoconclusivo, con protagonisti tutt’altro che banali e una sfumatura non certo lieve di mafia romance. Nonostante la giovane età Angelo Russo ha ben chiaro nella testa il proprio ruolo all’interno di uno schema di potere, macchiato di sangue e corruzione, e del legame con l’agiata famiglia Edwards, con cui suo padre intrattiene affari. Ed è proprio con una stretta di mano che, anni prima, è stata suggellata la promessa di matrimonio tra lui e la minore delle figlie di Benjamin Edwards, Sabella, che si appresta a conoscere alla fine del viaggio che apre il libro. Ora, nonostante il cliché abbastanza noto possa dare addito a storcere la bocca, sia Angelo che Sabella sono talmente vividi sulla pagina, talmente presi da una storia a distanza che nasce a dispetto del fatto che lei non sappia nulla di quella promessa che il padre non vuole più rispettare, da lasciare in secondo piano il retrogusto di “già visto, già letto, già sentito”. Il loro primissimo incontro, casuale e determinato da un gatto orfano salvato da Sabella in un cassonetto della spazzatura, è del tutto spontaneo, privo di artifici, anche se quel giovane dall’accento strano la guarda accendendo dentro di lei domande che a sedici anni non ha mai pensato nemmeno lontanamente di porsi. Forse perché è cresciuta con un padre amorevole e protettivo, bilanciamento perfetto della madre indifferente, in una bolla dorata, ma piena di divieti, dove è comunque libera di sognare e progettare il proprio futuro. Sua madre vorrebbe che sposasse l’amico d’infanzia Colin, ma, nonostante non troppo velate intromissioni, Sabella è comunque un’adolescente serena, lontana dai loschi giri di cui suo padre fa parte. E di certo non sa che, alla maniera italiana, i gesti all’apparenza simbolici racchiudono un profondo significato, per cui il suo destino vuole essere riscosso dalla famiglia Russo, di cui suo padre ha scelto volontariamente di dimenticarsi. Parallelamente alle scelte e alle decisioni dei capofamiglia, Angelo inizia a intessere una rete intorno a quella ragazzina che, a discapito di qualsiasi aspettativa, gli è entrata nella testa. Non le rivela né il suo nome né i suoi scopi, ma le dona un cellulare grazie al quale le parole attraversano i migliaia di chilometri che li separano e una promessa: tornerà da lei a ogni compleanno, non sarà mai davvero da sola.
È così bello, una creazione così perfetta, che qualcosa mi si attorciglia nello stomaco. È scuro come l'oceano e toglie il fiato come l'acqua. È così che lo descriverei se dovessi usare una sola parola. Acqua. Tuttavia, non è la sua bellezza esteriore a farmi fermare il cuore e poi ad accelerarmi i battiti fino a farli rimbombare nel petto. È l'energia che lo circonda, una vibrazione di pericolo e un richiamo mortale.
Nonostante il modo in cui Sabella reagisce a quella platonica relazione a distanza, nascosta per forza di cose dopo che le è stato vietato anche solo di avvicinarsi a lui in qualsiasi occasione, la ragazza è consapevole, non vacilla, continua a condurre la propria esistenza animata dall’amore per il mare e il suo sogno di diventare Biologa Marina laureandosi all’Università di Città del Capo. Due anni trascorrono tra incomprensioni, guardie del corpo imposte e silenzi che riempiono gli schermi, mentre il suo diciottesimo compleanno si avvicina e con esso la maggiore età. È il momento di scoperchiare il vaso di Pandora anche se Sabella ormai non si aspetta più nulla dopo il disastro che ha condotto la sua famiglia quasi sul lastrico. Possibile che dietro gli eventi vi sia la mano ferma della famiglia Russo? Possibile che Angelo, che le ha imposto un anello con un sigillo che non può togliersi per quanto vorrebbe, che l’ha legata a sé con invisibili, ma implacabili nodi, possa davvero aver giocato con lei? È stata davvero così stupida?
Oddio. Non è solo una persona cattiva. È la definizione del male. L'amore che ha risvegliato dentro di me e coltivato con così tanta premura non è altro che veleno. Se non me ne libero, mi ucciderà.
Nonostante l’apparente necessità di rendere il protagonista maschile soverchiante nei confronti della sua piccola nemesi, l’autrice riesce a rimescolare le carte, dando a Sabella uno spessore forse addirittura maggiore, incagliando Angelo in un ruolo imposto e regalando a lei quell’afflato di giovane spensieratezza e impudenza che la rende umana e desiderabile. Sabella non è debole e tantomeno accecata dai sentimenti; comprende di essersi invischiata in un gioco da cui non potrà uscire, ma al tempo stesso non ha alcuna intenzione di renderlo facile per il suo avversario. E lei che lo provoca fino a farlo impazzire, spingendolo oltre qualsiasi limite si sia mai posto, che riesce a seminare la guardia del corpo, che decide di dare al suo anello un luogo di degna sepoltura, oltre a respingere generosi regali dandoli in beneficienza invece di accettarli. È sempre lei a essere presente anche quando gli affari di famiglia si complicano e il capostipite Russo non sembra più così restìo a cedere il passo a quel figlio che ha addestrato bene, come un lampo colorato e un fulgido ricordo nonostante i mesi di lontananza. E mentre i piani per un matrimonio combinato vanno avanti in quell’isola aspra e inondata di sole, il sangue scorre insieme alle informazioni che possono far crollare governi e sistemi bancari, come se una ferita fosse stata inferta col preciso scopo di essere lentamente mortale. Cosa succederà adesso? Sabella, in procinto di iniziare una nuova vita all’università, è pronta a scommettere che il suo prossimo compleanno non le porterà un’eco lontana e implacabile, dopo mesi di agognato e al tempo stesso doloroso silenzio da parte di Angelo? E mentre un boato lacera l’isola, e la giovinezza si infrange per sempre anche se ormai non era che un pallido ricordo, riuscirà Angelo a rimanere aggrappato ai suoi propositi, anche se questi dovessero farlo odiare da quella ragazzina impertinente che gli è entrata sottopelle? Ai posteri, o meglio al secondo volume, l’ardua sentenza. Personalmente non vedo l’ora di leggerlo, perché troppi elementi sono rimasti in sospeso e mi aspetto scintille dai protagonisti; menzogne e mezze verità li hanno condotti su fronti opposti, riusciranno a ricreare quel legame che li aveva scaldati anche se solo per un attimo? Ancora una volta l’autrice ci porta nel suo amato Sudafrica, ci dona colori, sapori e splendidi scorci di una natura selvaggia e a tratti completamente connessa con i sentimenti dei protagonisti. Se Angelo è fredda determinazione, è Sabella a essere mobile come le onde dell’oceano che tanto ama, quel posto che davvero riesce a chiamare casa. Gli scambi tra i due sono veloci, ironici, talvolta teneri, ma mai fini a se stessi. Gli stacchi sulla vita reale di entrambi, quelli che sono costretti a vivere nel presente circondati da altre persone, hanno un tempo diverso, come diversi sono i battiti dei cuori che lo scandiscono. La scrittura decisa, fluida e poco incline alle frivolezze di questa autrice ci accompagna dentro una spirale che non può che essere violenta, non può non toccare l’innocenza di entrambi, anche se Angelo appare agli antipodi rispetto al nome che indossa. È forse un caso che il suo rapporto con quella ragazzina sia così complicato? Avrebbe potuto imporsi e rapirla, la famiglia non si sarebbe aspettata niente di meno, eppure ha deciso di agire altrimenti, costruendo un piano elaborato ancora più crudele, ma motivato da un interesse che non è in grado di celare. La promessa che ha fatto, l’ha fatta a Sabella e anche a se stesso. Ma quando il mare perderà la sua lucentezza e si macchierà di sangue, riuscirà a tenere a freno quel lupo che sembra voler uscire a sbranare il mondo, lei compresa? Lo leggeremo insieme, amici Magnetici, e vedremo cosa ci riserverà il secondo romanzo che, dal cliffhanger finale, si prospetta pieno di rabbia, angoscia, e di certo spaventoso per tutti coloro che oseranno ostacolare i piani di quel giovane pronto alla scalata al potere e che, adesso, forse non ha più nulla da perdere.
Ricomparirà a gennaio? Cosa reclamerà, questa volta? Gli ho già consegnato la mia innocenza e la mia virtù, il mio amore e il mio odio. È rimasto qualcosa?
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