Finalmente siamo arrivati alla storia di Sylvie, l’antipatica sorella, odiosa, ma di cui si è percepito qualcosa che non quadra, qualcosa che non si incastra in quel suo essere.
Da sempre sta male, in giro per medici, e tutti credono che sia solo un modo per attirare l’attenzione: invece scopriamo subito dalle prime pagine che non è così.
Sta bene Sylvie, sta benissimo, ma è sua madre che le somministra medicine che la indeboliscono, e letteralmente la avvelena con tossine non analizzabili: un rapporto malato quello di sua madre, che ci viene raccontato in tutta la storia, a tratti davvero estremo, e che arriverà come inevitabile ad un tragico epilogo.
E lei è riuscita a sopravvivere solo grazie alla sua intuizione di quanto accadeva, alla sua capacità di sopravvivenza, ma soprattutto aggrappandosi a Spencer Donato.
Il timido amico di suo fratello, quello Spencer che per lei è il suo cavaliere, le è vicino da sempre, condividendo con lei i primi turbamenti da adolescente, gli sbagli, le cadute, senza mai giudicarla: nel mondo dorato della Lancaster Prep, Spencer è il suo punto fisso, e lo resterà sempre, anche dopo anni di lontananza.
«”Volevi essere trovata?”, chiede Spence, la voce sommessa quanto la mia. Scuoto piano la testa. “Solo da te”. Le sue labbra si incurvano in un sorriso impercettibile, appena accennato. Dura un istante ma io lo vedo bene. E in quel momento, lo capisco. Niente sarà più come prima. Per una volta. Le cose andranno a modo mio. Sarà come voglio io. Io e Spence. Spence e io.»
È uno uomo ormai quando rivede Sylvie, e lo è al punto da capire subito non solo che i suoi sentimenti sono sempre gli stessi, ma anche che non può rinunciare a lei.
L’egoismo, la cattiveria, l’indifferenza degli altri e dagli altri attraversano i due protagonisti che si perdono e si ritrovano, come in un continuo cerchio che si chiude, in un racconto che a tratti è davvero difficile, perché ci descrive una società con valori e scelte non condivisibili.
E ciò nonostante, la storia di questa fragile donna che riconquista la sua forza, che finalmente riesce a uscire da quel legame unico e distorto con la madre, ci tiene incollati alla lettura fino alla fine.
Le parti “hot” sono sempre molto strutturate, forse in questa storia anche di più proprio perché attraversa diversi archi temporali.
«Lui è il mio sogno. Il ragazzo per cui mi sono presa una cotta. Il ragazzo con cui ho sognato di stare che ho preso in giro, schernito e torturato. L’uomo che ho sempre e indubbiamente amato con tutto il mio cuore.»
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