martedì 4 luglio 2023

Recensione a "Lugh" di Francesca Trentini

 


Genere: Fantasy
Serie: The Crimson Thrones #2
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 1 Luglio 2023
Pagine: 348
Prezzo: eBook 2,99 - cartaceo flessibile 14,00
cartaceo rigido 18,00

 
 
 
 

Lugh, dio celtico della luce, è stato adorato dagli umani di mezza Europa per secoli, ma ora è stato dimenticato.
Grazie alla sua lancia, la cui mira non fallisce mai, Lugh viene scelto tra i quattro guerrieri che devono fronteggiare l’imminente fine del mondo. Peccato che l’arma si spezzi durante il torneo, privandolo di fatto dei suoi poteri. Senza di essa, lui è menomato, e per combattere i Distruttori gli ci vorrà un miracolo.
Quel miracolo si chiama Melanie, vive a Lione ed è una dei pochi umani che ancora lo adorano. Un’umana devastata da una malattia misteriosa, la cui fede nel dio celtico è il solo raggio di luce in una vita fatta di espedienti e lap dance per clienti che chiedono ben più di un ballo privato.
Cos’ha di speciale questa fragile ragazza, a parte essere l’unica in grado di richiamare il potere della lancia spezzata?

 
 
 
 
 
 
 

«Tu sei il grande Lugh, colui che chiamano “dal lungo braccio”, lo sciamano signore della luce, delle arti e della guerra. E io sono un tuo umile servo.» L’adorazione nei suoi occhi nocciola era tanto intensa che mi tramortì. E avvertii la fede del suo cuore come avverto la forza del sole che sorge e tramonta. Ero stato dimenticato da così tanti secoli che adesso era una sensazione strana stare di fronte a qualcuno che credeva in me. Troppo a lungo ero stato il dio dimenticato, e ultimamente ero diventato lo zimbello degli umani.
 
Lugh, dio celtico della luce, ha una missione da portare a termine: scongiurare assieme agli altri tre re designati, la fine del mondo. Peccato che non abbia idea di come portare a compimento la sua missione, la sua lancia infallibile risulta irrimediabilmente rotta e le istruzioni ricevute dalla dea Atena sono abbastanza nebulose. Tutto questo sino al giorno in cui il frammento di scudo lo guida da Melanie, ballerina in un locale di dubbia reputazione in cui, oltre a danzare, viene obbligata anche ad intrattenere i clienti, è anche una delle poche che in segreto venera ancora il culto del dio della luce.
 
Forse, dopotutto, lo scudo di Atena la sapeva lunga. Molto più di me. Ma a chi potevo chiedere? Non potevo presentarmi al palazzo della dea mano nella mano con l’umana e dire: “Ehi, Atena, l’ho trovata ed è portentosa! Ora che ci faccio con lei?”
 
Lugh sa che non può rivelare la sua identità a questa umana che si è ritrovato a salvare e a portare con sé, non prima almeno di aver capito che ruolo rivestirà nella profezia per fermare la guerra in arrivo. Melanie è fragile e malata ed in lui scatta subito un forte istinto di protezione, ma come scoprirà è anche una donna indomita e resiliente che non esiterà a fare la sua parte.
 
L’unica entità sulla quale avevo riposto la mia intera fiducia, e che avevo creduto gentile e amorevole, si stava rivelando uno ....... come tutti gli altri. Sfruttata dagli uomini, sfruttata dagli dèi. Ero nata per essere sfruttata da tutti e in qualsiasi modo. Ero nata maledetta.
 
Per Melanie è chiaro quasi da subito che quello che le sta davanti non è l’agente Logan Mc Danae della MI6.
Non comprende esattamente chi o cosa sia né dove abbia intenzione di portarla, lei è solo una ragazza malata che vende il suo corpo per pagarsi il cibo e le medicine che occorrono per sopravvivere.
 
Non potevo dirle che ero una delle quattro entità divine prescelte per sconfiggere dei Distruttori. Oh, e che i Distruttori stavano entrando nella nostra dimensione per causare la fine del mondo. Nella migliore delle ipotesi, sarebbe scoppiata a ridermi in faccia; nella peggiore, sarebbe fuggita a gambe levate.
 
Lugh è una divinità vecchia di millenni, ma con aspetti molto umani, si intuisce la sua frustrazione per questa missione a cui dovrà partecipare privato della sua più preziosa risorsa: la sua lancia invincibile, è comunque determinato a fare il suo dovere per quegli esseri umani che lui ancora protegge nonostante nei secoli lo abbiano dimenticato.
Melanie è una donna che ha perso la speranza per sé stessa, umiliata dagli uomini che la sfruttano per il suo corpo sa che la malattia non le lascerà scampo, ma una volta chiamata alla battaglia non si sottrarrà al suo compito.
Lui è luce e lei oscurità, non vi è l’uno senza l’altra: è un bel dualismo quello che troviamo lungo tutto il romanzo ed è interessante capire che non sempre il confine tra questi due elementi è così definito, così come anche l’eroe della storia a volte è colui che non ti aspetti, la persona che inizialmente sembrava la più svantaggiata o meno meritevole.
Ho davvero apprezzato la scelta dell’autrice di addentrarsi nei meandri della mitologia celtica, che troppo spesso viene snobbata a favore di altre più blasonate e conosciute. È una mitologia strettamente connessa alla natura in tutte le sue forme e manifestazioni con storie tanto incantevoli quanto sconosciute e che meritano davvero un approfondimento.
Bella la linearità che viene mantenuta anche in questo secondo volume, segno di un meticoloso lavoro di concerto, si mescolano riferimenti a personaggi già narrati a incursioni di nuovi personaggi che conosceremo nei prossimi volumi e che stuzzicano sicuramente la curiosità.
Concludo dicendo che tutti vorremmo avere un Enbarr nelle nostre vite: un po’ grillo parlante e un po’ Kitt di Supercar (gli anziani come me capiranno il riferimento), oltre che estremamente eco friendly nei rifornimenti.

Ero il Dio della Luce, ma per la prima volta nella mia lunga esistenza mi sentivo attratto dall’oscurità. E non c’erano armi che potessero difendermi da essa. 
 

 

 
 

 
 
 
 
Grazie all'autrice per averci fornito l'eBook
 
 
 
 

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