Genere: New Adult/Dark Romance
Serie: Sick Boys #1
Editore: Heartbeat Edizioni
Data d'uscita: 3 Maggio 2023
Pagine: 409
Prezzo: eBook 3,99 - cartaceo 15,90
Regola n. 1: Non fare incazzare i Sick boys
Sono crudeli. Spericolati. Irreparabilmente incasinati.
I Sick Boys si nutrono dell’ordine che creano. Governano la Eastpoint University proprio come hanno
fatto le loro famiglie per decenni. Ma il loro potere non si ferma qui. I tre sono eredi di alcune delle
più grandi fortune del mondo, e dietro quel tipo di ricchezza si nasconde un mondo sotterraneo di
corruzione.
In superficie, sono principi perfetti e lui è il loro re. Ma nel profondo, sono coperti di sangue, bugie e
segreti. Con tutti i loro legami, hanno il potere di schiacciare chiunque si metta sulla loro strada. Ma
solo perché sono perversi come me non significa che darò loro un pass gratuito.
Perché io, Avalon Manning, non mi inchino di fronte a nessuno e vivo per infrangere le loro fottute
regole.
Ci sono persone che evitano il pericolo a tutti i costi, io ho scoperto che non solo mi diverte, ma ne ho bisogno. È un impeto di sopravvivenza, puro e semplice.
Avalon Mannig ha sempre dovuto lottare: contro il Fato che l’ha fatta nascere in un quartiere degradato, da una madre tossica disposta a venderla per procurarsi la prossima dose, dai clienti di lei che non hanno mai perso occasione di provare a farle del male. Ha imparato a lottare e a difendersi, si è indurita al punto che niente riesce a scalfirla.
Nonostante i suoi evidenti e comprensibili problemi caratteriali Avalon è anche una ragazza molto intelligente, e questo la fa notare da una reclutatrice che le propone di frequentare la Eastpoint, una scuola privata e di élite i cui corsi le permetteranno non solo di terminare il liceo, ma anche di garantirsi l’accesso all’università. Per Avalon non esiste veramente una scelta: l’alternativa a questa proposta è una reclusione in riformatorio, pertanto accetta, sebbene di malavoglia.
Non ho una coscienza. Penso che solo alcune persone abbiano quel lusso e, sì, l’integrità morale secondo me è un lusso. Quando muori di fame, o sei esausto e hai paura di chiudere gli occhi per timore di cosa – o chi – troverai a strisciare nel letto con te quando ti sveglierai, inizi a perdere il senso di quello che è giusto e sbagliato. Si deforma, si contorce, diventa diverso da ciò che si vede abitualmente.
Dal suo arrivo alla nuova scuola capisce immediatamente di essere arrivata in un posto particolare: la scuola prevede un programma di assistenza per ragazzi come lei, i ragazzi del programma, ma per la maggior parte è frequentata dai figli delle famiglie più importati e abbienti d’America. A comandare su tutti c’è il terzetto dei Sick Boys da cui le viene caldamente raccomandato di tenersi alla larga. Peccato che Avalon non sia molto incline a seguire i consigli…
L’aula sembra trattenere collettivamente il respiro quando i due iniziano a muoversi. Incuriosita, li seguo, osservando allo stesso tempo le occhiate piene di desiderio che lanciano loro le ragazze, e quelle schive, o altrettanto adoranti dei ragazzi. Come se quei due non fossero semplici studenti ma divinità che ci hanno onorato della loro presenza. Il più alto tra i due fa un passo indietro, lasciando che sia il suo amico a prendere il comando.
C’è qualcosa che mi inquieta, però. Ha tutta l’aria dell’atleta super americano: luminosi occhi grigio nocciola, mascella cesellata e persino un ricciolo sbarazzino di capelli scuri che gli ricade sulla fronte. Magari l’ha data a bere a molte persone con la sua disinvolta spavalderia e quel suo mezzo sorriso noncurante, ma non a me. Riconosco la follia nei suoi movimenti. Come faccio? Beh, il caos chiama il caos, giusto? Non è difficile scorgere la ferocia in qualcun altro, quando la vedi allo specchio giorno dopo giorno.
Dean Carter è il capo dei Sick Boys, è cresciuto insieme ai suoi amici Braxton e Abel: fin dal primo capitolo del libro, dove li conosciamo in un flashback dei loro sedici anni, è chiaro il tipo di educazione e iniziazione a cui vengono sottoposti dai loro padri ed è evidente che questo li renderà quanto più possibile lontani dall’immagine di studenti universitari che ritroveremo poi. Tutti si inchinano a loro, tutti tranne Avalon che risponde a ogni loro provocazione e a ogni loro colpo con altrettanta durezza.
«Sei nei guai, ragazzina». Ma anche se quelle parole vorrebbero essere un avvertimento, da lui sembrano più come un dato di fatto divertito, specie quando aggiunge: «mi sto divertendo» alla fine, prima di voltarsi e trascinare fuori il suo amico. Per qualche ragione, ho la sensazione che anche a lui piacciano i guai, almeno tanto quanto piacciono a me, e scommetto che anche a loro piace lui. Peccato che sia uno ....... riccastro con un pessimo gusto in fatto di amici e che io sia una studentessa con una borsa di studio, che viene dalla parte sbagliata della città. Se le cose fossero diverse, potremmo essere amici.
Ci sono molti punti oscuri nella storia: perché Avalon è arrivata alla Eastpoint? Perché i padri di Dean e gli altri insistono affinché ci resti nonostante le rimostranze iniziali dei ragazzi? Che ruolo avranno alcuni personaggi come
Kate, l’ex fidanzata di Dean e il suo nuovo compagno Luc che pare abbia un conto più che aperto con tutti i Sick Boys?
Quel ....... di Dean Carter pensa di potermi controllare. Lui e i suoi amici credono che siccome hanno tutti i soldi del mondo, la gente cadrà in ginocchio e farà quello che vogliono. Ma non è il mio caso. Non sono il tipo di ragazza che si lascia controllare da chiunque. Sono il tipo di ragazza da cui metti in guardia i tuoi figli. Di notte non si aggirano i mostri: c’è Avalon Manning.
Avalon è sicuramente il personaggio più interessante di questo libro, perché è diversa, non è una martire, non è una sprovveduta, ma una magnifica combattente arrabbiata con il mondo e senza paura di dimostrarlo. Essendo stata vittima ha compreso di non volerlo essere di nuovo quindi ha impegnato ogni suo sforzo per rendersi forte, per non permettere a nessuno di ferirla sia fisicamente che psicologicamente. Probabilmente, anzi sicuramente è molto più “malata” lei di quanto possano esserlo i ragazzi. Non rifugge il dolore, lo brama come una sorta di espiazione o sublimazione ed è questo il motivo per cui è attratta da Dean, perché inconsciamente, almeno all’inizio visto che non conosce gli aspetti più segreti del ragazzo, ne avverte l’oscurità e la riconosce simile alla propria.
Gli occhi scuri di Dean brillano enigmatici. Di qualsiasi cosa si tratti, risveglia in me un po’ di quella violenza latente che mi fa sorridere. Devo sforzarmi di distogliere lo sguardo e allontanarmi per non perdermi in quegli occhi e affogare nella loro oscurità. Non so bene come faccio a saperlo, ma ho l’insinuante sospetto che forse… dico forse, non avevo completamente ragione su questi ragazzi. Che non sono affatto ragazzi, ma uomini. E lì, in quegli occhi, c’è un’intensità predatoria che mi dice che dovrei stare attenta. Almeno con Dean. Di tutti, lui sembra quello più pericoloso.
I ragazzi cercano inizialmente di soggiogarla, di dominarla o piegarla all’obbedienza, ma presto si accorgono che in lei c’è altro, c’è una furia che la sostiene, che la fa combattere. Nella lettura si avverte come questo bisogno di supremazia si trasformi piano piano in rispetto. Avalon diventerà a tutti gli effetti una di loro, perché ne condivide la desolazione, il bisogno di violenza, perché esiste tra loro una comprensione reciproca che va oltre le parole. Ci sono dei momenti, soprattutto verso la fine del libro in cui è evidente il legame che li unisce, il loro fare gruppo per proteggerla, lei che non ha affatto bisogno di protezione, ma forse solo di una sorta di famiglia, per quanto incasinata e disfunzionale.
«Vieni un po’ qua, piccola combattente» dice Brax con un sorriso. «Usciamo da qui». «Pensavo di essere la piccola psicopatica». Lui si stringe nelle spalle. «Piccola psicopatica, piccola combattente… sei entrambe, no?» Forse. «O una piccola selvaggia» gli suggerisco. Brax getta la testa all’indietro e ride. «Hai ragione» dice. «È proprio quello che sei. Una piccola e dolce selvaggia».
Questo libro mi ha sorpreso, intrigato e soprattutto incuriosito, vengono affrontate tematiche “forti” quali gli abusi, le dipendenze, la violenza in molte forme quindi ho apprezzato l’estesa nota dell’autrice a inizio libro contenente tutti gli avvertimenti del caso. Mi è piaciuto inoltre come non voglia etichettare il libro come un bully romance, perché in effetti concordò con lei che non lo è. Apprezzo anche il voler sottolineare che non è una lettura per tutti, mi trova concorde anche su questo, per affrontare certe tematiche occorre un minimo di esperienza di vita vissuta o quanto meno una età consona a un certo tipo di lettura.
Ci sono ancora molte cose da scoprire alla Eastpoint, quindi attendo con ansia i prossimi volumi.
Guardarla camminare è come assistere a un disastro ferroviario, e non si può fare altro che fissarla bruciare. Letale. Fatale. Piena di dolore. Eppure, così incredibilmente bella allo stesso tempo.
Grazie alla CE per averci fornito l'eBook
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