venerdì 27 novembre 2020

Recensione a "Ti sento" di Valentina Torchia


Genere: Young Adult
Editore: De Agostini
Data d'uscita: 13 Ottobre 2020
Pagine: 272
Prezzo: e-book 6,99 cartaceo rigida 14,16



Una storia sulla fragilità e la scoperta di sé negli anni tempestosi e splendidi dell’adolescenza.
Tutti adorano Edoardo Marconi, il bello della scuola: mascella squadrata, occhi intensi, posa perfino come modello. Lo adora Susanna, la sua ragazza, prima che lui la lasci malamente. Lo adora Vincy, il suo migliore amico, che lo considera quasi un supereroe. E così il resto della scuola. Perché Edoardo non solo è affascinante, ma ha anche qualcosa di unico, che suscita ammirazione negli altri: non è capace di provare dolore. Un superpotere che gli permette di girare a petto nudo in inverno e di non farsi fermare da nessun incidente. Ma questo superpotere in realtà è una malattia. E anche una maledizione, secondo Aurora. Per lei Edoardo non è capace di provare niente. Non le sensazioni, non le emozioni o i sentimenti. E invece Aurora sente così tanto. Sente il divorzio dei genitori; il peso del fallimento del padre; l’amarezza del suo stesso fallimento, quando perde per un soffio il posto da primo violino alla scuola di musica. Perfino la tristezza di Susanna, lasciata da Edoardo. Aurora sente tutto, e tutto si trasforma in una rabbia che alla fine trabocca, con un pugno sul naso del ragazzo.È allora che tutto cambia. Perché, per la prima volta in diciassette anni, Edoardo quel pugno lo sente. Per la prima volta nella sua vita, Edoardo sente qualcosa.




L'autrice racconta la storia di due adolescenti, Edoardo e Aurora, lui il bello della scuola, lei la classica ragazza timida, ma con un carattere molto forte quando deve, è innamorata follemente del suo violino. Entrambi conducono la propria vita seguendo le regole degli altri, questo perché Edoardo è affetto da una rara malattia che gli impedisce di sentire dolore, qualsiasi tipo di sensazione e sentimenti, e il padre non fa altro che ricordarglielo. Aurora invece sente tutto, il non essere all’altezza delle aspettative della madre, il non essere primo violinista, si sente responsabile dei fallimenti del padre e questo la porterà ad essere autolesionista. Tutto cambia quando Edoardo lascia Susanna la migliore amica di Aurora, e quest'ultima ha tanta rabbia che compie un'azione particolare. In quel momento il mondo di Edoardo crolla perché per la prima volta in vita sua sente, sente tutte le sensazioni, il dolore, sente qualcosa che non aveva mai provato prima. Non racconterò altro... È un libro veramente bello che ho letto in pochissimo tempo, la lettura è scorrevole e leggera nonostante affronti problemi importanti e temi forti come la rara malattia di cui soffre Edoardo, ma ancor più importante l’autolesionismo. Sono entrambi temi non indifferenti, attuali. Ci sono adolescenti che soffrono di autolesionismo, e nessuno li può aiutare perché si chiudono in sé stessi e l’unico modo per porre fine ai loro problemi è farsi del male, secondo loro. È una malattia che nella maggior parte dei casi viene sottovalutata, scaturita da mancanze affettive subite da piccoli, oppure può essere vista anche come una sorta di punizione che serve ad alleviare il proprio dolore o la propria rabbia per qualche fallimento, proprio o altrui di cui ci si sente responsabili e questo aiuta a sopravvivere. È una storia che mi ha affascinata molto e attratta dall’inizio alla fine specialmente il finale, che dire.., Ho pianto davvero, mai mi sarei aspettata un epilogo del genere, l’autrice mi ha del tutto stupito ma anche rattristato. Per non parlare poi della storia d’amore tra i due protagonisti; Aurora è la cura alla malattia di Edoardo invece lui la sua ancora di salvezza in una vita un po' troppo stretta per lei. È veramente bello e costruttivo, vale la pena di leggerlo lo consiglio vivamente a tutti.
Ringraziamo la CE per averci fornito il cartaceo











 

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