Genere: Romance
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 8 Dicembre 2018
Pagine: 259
Prezzo: eBook 2,99
Il mio nome è Lua e significa luna.
I miei occhi però non sono luminosi quanto quello spicchio perfetto che ogni notte tinge d’oro l’oscurità. Il mio sguardo è ormai spento e la mia mente è come la seconda parte di un romanzo mai concluso.
La mia vita è stata soffiata via, come le foglie con il vento gelido invernale.
Sono distrutta, come un puzzle di cui si sono persi i pezzi. Sono un frammento di un vetro rotto, sono divenuta la malinconia di un tramonto rosso e stanco.
Sono spezzata, eppure combatto, eppure resto in piedi. Eppure ce la faccio.
Ho perso il mio cuore nell’oceano e ho lasciato che i miei ricordi si confondessero tra le sfumature di una conchiglia.
Sono dolore che si mescola alla schiuma delle onde.
Sono il rimpianto che si riempie di salsedine e il ricordo di un’estate volata via troppo in fretta.
Sono pioggia, sono fango, sono un vuoto destinato a non riempirsi mai.
Lui si chiama Maverick e ha gli occhi più blu degli abissi, ma io non posso specchiarmici, perché quegli occhi sono azzurri, sono profondi, sono come il ghiaccio che attanaglia il mio cuore ogni volta che osservo l’oceano.
Lui è la bellezza, la ribellione, la sensualità, la passione, ma è anche ciò da cui devo stare lontana.
Il mio nome è Maverick e sono un ribelle. Ribelle come le onde che cavalco ogni giorno e libero quanto la mia tavola da surf.
Vivo su una spiaggia in prossimità dell’oceano e lascio che sia il vento dolce californiano a portare via con sé tutti i brutti ricordi.
Sono cresciuto senza una meta e ho lasciato che le onde fossero casa mia.
Sulla mia tavola da surf è inciso il mio nome e l’inchiostro da cui è macchiata la mia pelle mi ricorda ciò che ero, lasciando che io scelga di essere ogni giorno ciò che sono.
Lei si chiama Lua ed è bellissima. I suoi occhi sono un campo minato e il suo cuore una bomba pronta a esplodere.
Non mi guarda, ma io la osservo.
Non mi tocca, ma io lo faccio.
Mi sfugge, ma io la prenderò, perché quel cuore celato dietro una barriera di cristallo sente ancora il bisogno di tornare a battere.
Sono Maverick, sono un combattente e lei è la mia piccola luna da conquistare.
E io lo so, sarà mia.
I miei occhi però non sono luminosi quanto quello spicchio perfetto che ogni notte tinge d’oro l’oscurità. Il mio sguardo è ormai spento e la mia mente è come la seconda parte di un romanzo mai concluso.
La mia vita è stata soffiata via, come le foglie con il vento gelido invernale.
Sono distrutta, come un puzzle di cui si sono persi i pezzi. Sono un frammento di un vetro rotto, sono divenuta la malinconia di un tramonto rosso e stanco.
Sono spezzata, eppure combatto, eppure resto in piedi. Eppure ce la faccio.
Ho perso il mio cuore nell’oceano e ho lasciato che i miei ricordi si confondessero tra le sfumature di una conchiglia.
Sono dolore che si mescola alla schiuma delle onde.
Sono il rimpianto che si riempie di salsedine e il ricordo di un’estate volata via troppo in fretta.
Sono pioggia, sono fango, sono un vuoto destinato a non riempirsi mai.
Lui si chiama Maverick e ha gli occhi più blu degli abissi, ma io non posso specchiarmici, perché quegli occhi sono azzurri, sono profondi, sono come il ghiaccio che attanaglia il mio cuore ogni volta che osservo l’oceano.
Lui è la bellezza, la ribellione, la sensualità, la passione, ma è anche ciò da cui devo stare lontana.
Il mio nome è Maverick e sono un ribelle. Ribelle come le onde che cavalco ogni giorno e libero quanto la mia tavola da surf.
Vivo su una spiaggia in prossimità dell’oceano e lascio che sia il vento dolce californiano a portare via con sé tutti i brutti ricordi.
Sono cresciuto senza una meta e ho lasciato che le onde fossero casa mia.
Sulla mia tavola da surf è inciso il mio nome e l’inchiostro da cui è macchiata la mia pelle mi ricorda ciò che ero, lasciando che io scelga di essere ogni giorno ciò che sono.
Lei si chiama Lua ed è bellissima. I suoi occhi sono un campo minato e il suo cuore una bomba pronta a esplodere.
Non mi guarda, ma io la osservo.
Non mi tocca, ma io lo faccio.
Mi sfugge, ma io la prenderò, perché quel cuore celato dietro una barriera di cristallo sente ancora il bisogno di tornare a battere.
Sono Maverick, sono un combattente e lei è la mia piccola luna da conquistare.
E io lo so, sarà mia.
Dire che questo è uno dei libri più intensi che ho letto
credo sia riduttivo, e sinceramente non so se riuscirò a
esternare le sensazioni che ho provato, leggendolo perché devo
ancora riuscire a metabolizzare.
Lua e Maverick sono due persone che, se non fosse stato
per una serie di fatti, forse non si sarebbero mai incontrati.
Ma un giorno accade, e dopo svariati tentativi da parte di
lui di fare breccia nel suo cuore, di conoscerla, finalmente
lei si lascia andare, senza sapere nulla in più se non il fatto
che tra le sue braccia si sente finalmente a casa, in pace…
Lui ha il potere di risanare il suo cuore spezzato.
Lei, la piccola luna, colei che credeva di non essere più
capace di provare dei sentimenti tanti forti, si deve
ricredere.
Ma come sempre nelle grandi storie d'amore c’è qualcosa
che Lua non sa, e il fatto di scoprirlo, rimetterà in
discussione tutto il suo rapporto con Maverick.
Anche questa volta Benedetta Cipriano mi hai fatto
piangere, ma ti ringrazio infinitamente, con il cuore in mano,
perché sei fantastica e i tuoi libri sono pura poesia.
Scrivi in modo fantastico, hai il potere di farmi credere
ancora all’amore, nonostante io pensi il contrario,
Ma leggendo il tuo libro mi sono emozionata, ho vissuto il
tormento di Lua, straziante, indescrivibile, quello che una
madre, come me, si augura di non dover mai provare nella
sua vita.
Ma la vita è anche questo, sofferenza. Sei riuscita a creare dei personaggi magici: da nonna Rida
a Savannah, l’Amica, con la A maiuscola, quella che tutti ci
auguriamo di incontrare almeno una volta nella vita, quella
che non ti giudica, che ti perdona tutto e che, nonostante
tutto, è sempre e comunque al tuo fianco.
Non citerò gli altri personaggi, neanche quello da cui nasce
tutto, perché non voglio anticiparvi nulla.
Io per prima, non lo vorrei…
E non voglio neanche lasciarvi estratti su estratti, o
quant’altro, ma uno solo, uno di quelli che mi ha fatto
battere in assoluto di più il cuore.
“Perché a volte non hai bisogno di tempo per appartenere
a qualcuno, a volte basta solo uno sguardo per inchiodare i
tuoi occhi ai suoi, una mano che sfiora la tua spalla a
ricordarti che non sei sola e una forza inspiegabile simile a
una scarica elettrica che lega il tuo cuore al suo, lo lega con
un filo di acciaio invisibile, lo lega ancora prima che tu te ne
accorga.”
Voglio inoltre ringraziarti per avermi dato la possibilità di
leggere in anteprima il tuo libro, a fronte di una recensione
onesta, e sappi che mi hai fatto emozionare anche con i
ringraziamenti, che io di solito, leggo raramente…
Grazie a Benedetta Cipriano per averci fornito l'eBook.
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