Genere: Romance
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 29 Marzo 2018
Pagine: 216
Prezzo: eBook 0,99
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Amelia le ha provate davvero tutte ma non riesce ad andare avanti così. Vita sociale inesistente, orari impossibili, lavoro da schiava, il capo è un tiranno e per finire la sua migliore amica si sposa.
E lei? La sua vita è solo lavoro, lavoro, lavoro.
Per la prima volta si accorge di aver perso l’orientamento.
Da due anni lavora dieci ore al giorno, rinunciando alla sua vita privata per un lavoro che non la soddisfa più. Vedere la felicità negli occhi di Sara innesca un meccanismo strano in lei: le manca qualcosa. Deve assolutamente cambiare vita per ritrovare il suo equilibrio.
Ormai ha deciso, e nulla potrà farle cambiare idea. A meno che Ivan…
“Di fatto sono il suo braccio destro. Ma io non sono solo questo: io sono la mamma, la nonna, la confidente, la ragazza, la donna delle pulizie, la cameriera… e mille altre mansioni che al momento non riesco neanche ad elencare.”
Questo romanzo si apre con una dichiarazione… di guerra! Amelia è giovane, ambiziosa, competente e due anni prima sembrava aver fatto bingo, quando le venne offerto un lavoro molto importante come assistente direzionale per Ivan, il bel proprietario di una società americana affermata. Peccato che di bello il suo capo abbia solo l’aspetto. In realtà si mostra sin dal loro primo incontro odioso, arrogante e sempre pronto a criticare qualunque cosa faccia.
“E’ proprio una bella giornata. Ma quando la porta si apre, per una volta vorrei essere in ritardo. In ascensore c’è solo lui: Ivan. Il mio capo. Il mio torturatore. Lo stronzo.”
Eppure Amelia, dal canto suo, non si sente in difetto verso il suo lavoro, anzi, una media di dieci ore passate a correre per servire “sua maestà”, senza giorni liberi e vacanze da due anni avrebbero stressato chiunque! Proprio in virtù del suo operato impeccabile, rimane completamente di sasso quando Ivan le nega due giorni di ferie. Due giorni fondamentali per lei, dal momento che deve presenziare, in qualità di damigella d’onore, al matrimonio della sua migliore amica Sara.
Per questo, ideando uno stratagemma, Amelia riesce a “sfuggire” al suo aguzzino, ma che succederebbe se il testimone dello sposo si rivelasse essere proprio “lo stronzo” che lei odia profondamente e che sembra ricambiarla in egual misura?
In quei pochi giorni saranno costretti a seppellire l’ascia di guerra per la riuscita del matrimonio e scopriranno molte cose l’una dell’altro. Amelia capirà che la felicità non si raggiunge solo avendo un buon lavoro, ma che ci sono delle priorità che non possono essere ignorate e decide perciò di dare una svolta alla sua vita. E Ivan come reagirà alla sua decisione? Possono due persone opposte trovare un punto di incontro per tramutare odio e indifferenza in rispetto e forse qualcosa di più? Leggete il libro e lo saprete!
“E’ una contraddizione in tutto e per tutto ed è per questo che ho paura. Con lui è tutto o niente, ed entrambe le prospettive mi spaventano da morire.”
Un inizio scoppiettante per questo romanzo che mi ha fatto sorridere e mi ha divertito molto e che, alternando litigi, dispetti e figuracce varie, racconta quanto a volte la vita possa essere imprevedibile, e quanto anche le persone più vicine a noi fisicamente possano avere lati della personalità completamente sconosciuti. La scrittura è scorrevole e analizza le vicende quasi esclusivamente dal punto di vista di Amelia, a mo’ di diario, infatti è lei che conosciamo in maniera più approfondita, è lei che l’autrice caratterizza più finemente, mentre a mio avviso viene poco fuori il personaggio maschile, che rimane in un qualche modo leggermente in secondo piano rispetto ad Amelia. Sicuramente non è una lettura impegnativa, è molto semplice, senza troppi fronzoli. Anche se sono presenti alcuni classici cliché, mi rendo conto che sono arrivata alla conclusione del libro con un sorriso sulle labbra e per questo ne consiglio la lettura.
Amelia le ha provate davvero tutte ma non riesce ad andare avanti così. Vita sociale inesistente, orari impossibili, lavoro da schiava, il capo è un tiranno e per finire la sua migliore amica si sposa.
E lei? La sua vita è solo lavoro, lavoro, lavoro.
Per la prima volta si accorge di aver perso l’orientamento.
Da due anni lavora dieci ore al giorno, rinunciando alla sua vita privata per un lavoro che non la soddisfa più. Vedere la felicità negli occhi di Sara innesca un meccanismo strano in lei: le manca qualcosa. Deve assolutamente cambiare vita per ritrovare il suo equilibrio.
Ormai ha deciso, e nulla potrà farle cambiare idea. A meno che Ivan…
“Di fatto sono il suo braccio destro. Ma io non sono solo questo: io sono la mamma, la nonna, la confidente, la ragazza, la donna delle pulizie, la cameriera… e mille altre mansioni che al momento non riesco neanche ad elencare.”
Questo romanzo si apre con una dichiarazione… di guerra! Amelia è giovane, ambiziosa, competente e due anni prima sembrava aver fatto bingo, quando le venne offerto un lavoro molto importante come assistente direzionale per Ivan, il bel proprietario di una società americana affermata. Peccato che di bello il suo capo abbia solo l’aspetto. In realtà si mostra sin dal loro primo incontro odioso, arrogante e sempre pronto a criticare qualunque cosa faccia.
“E’ proprio una bella giornata. Ma quando la porta si apre, per una volta vorrei essere in ritardo. In ascensore c’è solo lui: Ivan. Il mio capo. Il mio torturatore. Lo stronzo.”
Eppure Amelia, dal canto suo, non si sente in difetto verso il suo lavoro, anzi, una media di dieci ore passate a correre per servire “sua maestà”, senza giorni liberi e vacanze da due anni avrebbero stressato chiunque! Proprio in virtù del suo operato impeccabile, rimane completamente di sasso quando Ivan le nega due giorni di ferie. Due giorni fondamentali per lei, dal momento che deve presenziare, in qualità di damigella d’onore, al matrimonio della sua migliore amica Sara.
Per questo, ideando uno stratagemma, Amelia riesce a “sfuggire” al suo aguzzino, ma che succederebbe se il testimone dello sposo si rivelasse essere proprio “lo stronzo” che lei odia profondamente e che sembra ricambiarla in egual misura?
In quei pochi giorni saranno costretti a seppellire l’ascia di guerra per la riuscita del matrimonio e scopriranno molte cose l’una dell’altro. Amelia capirà che la felicità non si raggiunge solo avendo un buon lavoro, ma che ci sono delle priorità che non possono essere ignorate e decide perciò di dare una svolta alla sua vita. E Ivan come reagirà alla sua decisione? Possono due persone opposte trovare un punto di incontro per tramutare odio e indifferenza in rispetto e forse qualcosa di più? Leggete il libro e lo saprete!
“E’ una contraddizione in tutto e per tutto ed è per questo che ho paura. Con lui è tutto o niente, ed entrambe le prospettive mi spaventano da morire.”
Un inizio scoppiettante per questo romanzo che mi ha fatto sorridere e mi ha divertito molto e che, alternando litigi, dispetti e figuracce varie, racconta quanto a volte la vita possa essere imprevedibile, e quanto anche le persone più vicine a noi fisicamente possano avere lati della personalità completamente sconosciuti. La scrittura è scorrevole e analizza le vicende quasi esclusivamente dal punto di vista di Amelia, a mo’ di diario, infatti è lei che conosciamo in maniera più approfondita, è lei che l’autrice caratterizza più finemente, mentre a mio avviso viene poco fuori il personaggio maschile, che rimane in un qualche modo leggermente in secondo piano rispetto ad Amelia. Sicuramente non è una lettura impegnativa, è molto semplice, senza troppi fronzoli. Anche se sono presenti alcuni classici cliché, mi rendo conto che sono arrivata alla conclusione del libro con un sorriso sulle labbra e per questo ne consiglio la lettura.
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