giovedì 30 novembre 2017

Recensione a "In buona fede" di Scott Pratt






Genere: Thriller
Casa Editrice: Time Crime
Pagine: 280
Prezzo: ebook 4.99 - cartaceo 9.90
Data d'uscita: 16 Novembre 2017


Amazon









“Un romanzo così intenso da essere spaventoso.
Se amate i legal thriller, Scott Pratt è un must.”
RT Book Reviews

Una nuova e appassionante sfida per l’avvocato Joe Dillard: a volte etica e giustizia seguono vie diverse, non sempre conciliabili... Un’intera famiglia di quattro persone viene massacrata senza pietà nelle campagne del Tennessee. Due settimane dopo, segue un altro violento omicidio che vede coinvolti un professore in pensione e la sua amata moglie. Tutti gli indizi sembrano portare a due ragazzi seguaci di Satana, sospettati di essere i responsabili di entrambi i delitti. Il caso è affidato a Joe Dillard, viceprocuratore distrettuale ed ex avvocato difensore consapevole di aver trascorso troppo tempo a prendere le parti di clienti che si dichiaravano innocenti senza esserlo. Anche se gli indizi sembrano confluire tutti nella stessa direzione, Joe sa che il vero assassino è ancora a piede libero. C’è anche un terzo sospettato, una giovane e misteriosa donna di nome Natasha, contro la quale, però, non ci sono prove a sufficienza... I due ragazzi, inoltre, sembrano troppo terrorizzati dalla donna per poterla coinvolgere in questa storia. Spinto dal desiderio di espiare il proprio passato, Dillard è disposto a rischiare il tutto per tutto pur di risolvere il caso e assicurare alla giustizia il brutale assassino, anche a costo di mettere a repentaglio la sicurezza della sua famiglia e della propria vita.






Quando termini la lettura di un libro e questo ti lascia dentro belle sensazioni, significa che chi l’ha scritto ha saputo creare delle emozioni forti, capaci di entrarti dentro in profondità. Mi è capitato con il libro di cui vi parlo oggi, un thriller, ma anche una storia umana raccontata in tutte le sue sfaccettature.
Joe Dillard è un uomo forte che sa il fatto suo. Fa l’avvocato difensore e nel suo lavoro è molto bravo, anche se è capitato il più delle volte che dovesse difendere gente colpevole e che vincesse. Stanco di questo decide di mollare pur restando nell’ambiente. Un giorno, dopo aver assistito a un’udienza che ancora una volta lo lascia con l’amaro in bocca, in seguito ad una chiacchierata con sua moglie Caroline, decide di tornare “sul campo”. Dopo aver contattato Lee Mooney, procuratore generale, ottiene il posto di viceprocuratore distrettuale, una notizia che non piace a tutti. Il nipote di Mooney, Alexander Dunn, crede che Joe gli abbia rubato il posto e tra i due ci saranno diversi momenti di tensione.
Il ritorno di Dillard coincide con l’omicidio di un’intera famiglia, i Beck, marito, moglie e due figli piccoli. Le dinamiche del massacro sono alquanto particolari, il modo di uccidere e la posizione dei corpi fanno intendere che sotto ci sia qualcosa di macabro.


Iniziavo a pensare che fosse tutto un sogno. E se lo era, avrei voluto svegliarmi subito.

 
Dillard inizia le indagini affiancato dall’agente speciale Hank Fraley, i due all’inizio sembrano partire con il piede sbagliato, Fraley in particolare ha qualche riserva su Joe, ma Dillard gli farà cambiare idea.
Purtroppo accade un altro omicidio, due persone trovate morte e il modus operandi sembra lo stesso usato per la morte dei Beck. I principali indiziati sono due ragazzi, tutto quello che si scopre porta a loro, ma c’è qualcosa che conduce anche a un terzo sospettato, una donna, la quale ha una storia inquietante, lei stessa incute soggezione.


Per il resto della strada, mi rimase addosso la sensazione che mi stessero seguendo, volteggiando sopra di me, come dei messaggeri di morte.

 
Ma sarà veramente così? Sono veramente loro gli assassini di quelle sei persone? E perché tanto orrore?


"Voi non avete proprio idea di dove vi siete infilati, venendo qui."


Insieme a questa indagine, Dillard porterà avanti anche altri casi. Conosceremo la sua parte privata, la moglie Caroline, donna bella, forte e coraggiosa, i figli Jack e Lilly, il suo orgoglio, la sorella Sarah e Rio, il cane.
Che altro dire? Sul libro ovviamente nulla, non uscirà un’altra parola dalla mia tastiera. Voglio lasciarvi tutto il piacere di scoprire da soli l’epilogo.
Mi complimento con l’autore, è stato a dir poco bravissimo, ha saputo raccontare ogni cosa in modo che il lettore potesse entrare in simbiosi con ogni personaggio. Non avevo mai letto nulla di suo e spero di leggere altro perché merita veramente. Vi consiglio questo libro e spero che lasci in voi le stesse emozioni che ha lasciato a me. Buona lettura a tutti.



Nessun commento:

Posta un commento