Non abbastanza da guadagnarsi l'amore dei suoi genitori. Non abbastanza da smettere di essere un peso per suo fratello. Non abbastanza per costruire la vita che ha sempre sognato.
Dopo un infortunio che potrebbe cambiare per sempre la sua carriera, è convinta che la sua vita sia finita. E poiché l'universo ha un crudele senso dell'umorismo, il suo fisioterapista si rivela un brontolone che non sembra nemmeno apprezzarla poi tanto.
Per sei settimane, sarà costretta a guardare quella bella barba e ad ascoltare quella voce profonda che le fa girare la testa. Come se non bastasse, James Simmons ha dieci anni più di lei, ed ecco che innamorarsi di lui diventa la ricetta perfetta per un disastro.
Ma quando il loro percorso insieme fa sì che i confini inizino a confondersi, resistere alla tentazione diventa quasi impossibile.
Cari Magnetici, torno a parlavi di questa autrice che già lo scorso anno avevo recensito per la storia di Cal e Grace. In questo libro li ritroviamo come personaggi secondari, infatti qui si parla delle vicende di Maddie, la sorellina di Cal che lasciamo bambina nel libro precedente e ritroviamo adulta in questo.
Perché, se non posso ballare, cosa posso fare? Cosa ho da offrire? Niente mi fa respirare con la stessa facilità o mi fa sentire così completa. Non potrei mai vivere una vita appagante, se le mie giornate non consistessero nello stretching alla sbarra e nell’imparare nuove sequenze di passi. Come vivrei?
Dopo aver mancato quella che pensa sia l’occasione di una vita, una audizione per unirsi a un prestigioso corpo di ballo, infortunata e triste per la piega presa dalla situazione, Maddie si trova a dover gestire questa nuova fase della sua vita, fatta di incertezza verso il futuro e di paure.
Sebbene ora sia una adulta e conduca una vita indipendente il cordone ombelicale che la tiene legata al fratello è ancora molto presente. Se da un lato Maddie è felice di far parte della famiglia che Cal si è costruito con Grace, dall’altro la sua preoccupazione è di rappresentare un “peso” nella vita del fratello che già in passato si è speso per crescerla e assicurarle quelle cure e quell’affetto che i genitori non le hanno mai riservato.
La barba lo fa sembrare più adulto e, anche se fisicamente sembro più grande dei miei ventun anni, sono ancora preoccupata di quello che penserà la gente quando ci vedrà insieme. So che è stupido. Chi si preoccupa di cosa pensano gli altri? Inoltre, non è che stiamo insieme. Siamo solo due persone che si sono date appuntamento in un bar. Non è chissà che.
James Simmons rimane colpito da Maddie sin dal loro primo incontro, come fisioterapista e serio professionista si impone di mantenere con lei un rapporto strettamente professionale. Avendo subito in passato un infortunio che ha posto termine alla sua carriera nel football comprende bene le paure e le ansie di Maddie rispetto alla sua carriera, ma durante le sedute si accorge anche che sotto l’estrema fragilità della ragazza che gli sta di fronte si annida ben altro. Quando il loro rapporto professionale cesserà, comprenderanno che quello che li lega va oltre la mera riconoscenza o attrazione fisica, la loro sarà una comunione di anime, perché ad unirli è la consapevolezza di aver lasciato un’indelebile impronta nella vita dell’altro e che per loro il tempo di separarsi non è ancora arrivato. Dovranno confrontarsi con molte difficoltà, dovute sia alla natura del loro rapporto che a pesi del passato che ancora si trascinano dietro.
Sono troppo grande per te, ha detto, come se avessi dimenticato la nostra differenza di età. Non mi sfugge dalla mente neanche per un secondo. Solo che non gli sto chiedendo il mondo, né pretendo un contratto di matrimonio o una promessa di amore eterno. Un assaggio, non voglio altro; così forse potrò convincermi che è finita. Il punto è che sta tracciando dei confini molto chiari e io dovrei rispettarli. E lo farò.
Cari Magnetici, devo dire che inizialmente ho faticato ad entrare in sintonia con il personaggio di Maddie, in primo luogo perché non riconoscevo in lei la bambina solare che ricordavo dal primo libro, e in secondo luogo perché la trovavo troppo arresa, troppo vittima di se stessa. Avendo un carattere completamente diverso, e trovando nelle difficoltà lo stimolo a reagire, fatico sempre a comprendere chi, anche se per un periodo limitato, si lascia andare alla deriva. Continuando con la lettura ho dato a Maddie tutte le attenuanti del caso, perché davvero la sua storia personale è stata irta di difficoltà. Ho apprezzato come il suo rapporto con James l’abbia spinta ad affrontare i suoi mostri personali.
Lui non rappresenta una sorta di “stampella emotiva”, ma anzi la sostiene senza invadere i suoi spazi, lasciandole le sue scelte, seguendo i suoi progressi senza però prendersene il merito.
Ho amato Maddie e James come coppia perché così naturalmente giusti, così perfetti in ogni loro imperfezione da non poterli concepire in altro modo se non insieme.
Questa è una storia piena di amore e poesia, ma anche di sofferenza e lotta, a dimostrazione del fatto che ogni cosa buona che arriva è più dolce se prima abbiamo lottato per ottenerla.
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