martedì 14 gennaio 2025

Recensione a "Baci come pioggia" di Charmaine Pauls

 


Genere: Dark Mafia Romance
Editore: Grey Eagle Publications
Data d'uscita: 10 Gennaio 2025
Pagine: 415
Prezzo: eBook 7,99 - cartaceo 17,99

 
 
 
 
 

Angelo Russo è entrato nella mia vita come una tempesta e ha lasciato distruzione dietro di sé. L'uomo che mi odia oltre misura è quello che mi ha messo un anello al dito e mi ha dato il suo cognome. Mio marito è il mio peggior nemico.

Non resta più nulla da salvare dal relitto delle nostre vite. Mi ha sposata per distruggermi e ci è riuscito in modo eccezionale. Si è preso la mia innocenza e la mia virtù. Gli ho dato il mio amore e il mio odio. E proprio quando penso che non potrò dargli più niente, mi rendo conto di quanto mi sbagli. Ciò che Angelo vuole di più è la promessa della vita che porto dentro. Quando si sarà preso l'ultimo pezzo di me, mi schiaccerà con un sorriso sul suo bel volto e cancellerà per sempre la mia esistenza dalla sua memoria.

 
 
 
 
 
 

 

C'è solo un ostacolo. Se il nostro amore è come veleno, il nostro odio è come miele. Sono dipendente da lui in tutti i sensi. Il legame che ci unisce non è l'amore. È l'odio, e l'odio crea i legami più forti. Non riesco più a immaginare una vita senza di lui. Nemmeno la sofferenza dell'odio è sufficiente a guarirmi dalla dipendenza da quest'uomo che è per metà angelo nero e per metà demone.

 

Siamo arrivati alla fine di questa storia, Amici Magnetici, perché col quarto volume si chiude l’appassionante saga de “Il Signore del crimine Corso”. Dalle spiagge assolate del Sudafrica fino alla brulla e spietata isola, Sabella e Angelo continuano la feroce lotta per la propria affermazione, in un matrimonio che è un coacervo di segreti, incertezze e odio misurato. Il volume precedente si chiude con una spiacevole scoperta da parte della giovane, che adesso vive nella nuova casa con la piccola Sophie, la nipote del marito. Le fughe di nascosto in paese, i lavoretti che svolge per racimolare i soldi che le servono in caso di necessità nonostante Angelo abbia provveduto a tutto, le danno l’illusione di poter respirare. Se si esclude l’asservimento imposto, che comunque ha imparato ad accettare come un danno collaterale per il suo presunto tradimento la notte dello sbarco a Marsiglia, Sabella riesce a trovare una quadratura, nonostante la giovane età e il dolore delle perdite subite. Non si fida di quell’uomo che ha sposato e che non le riserva che distacco e notti travolgenti, che le ha tolto la possibilità di avere un telefono, e che le ha proibito praticamente tutto, certo del fatto che lei abbia congiurato alle sue spalle. La vendetta che si aspetta dalla giovane moglie per averle ucciso il padre è innestata nelle sue vene e niente riesce a distoglierlo dal pensiero che, anche se Sabella sarà colpevole, non riuscirà mai a lasciarla andare. Mentre nuovi nemici si profilano all’orizzonte e comparse dal passato gettano inquietanti ombre sugli affari illeciti della famiglia Russo, i sospetti nei confronti degli zii e dei cugini si fanno sempre più forti, lasciando Angelo in preda alla furia e al terrore di veder crollare l’impero di suo padre che lui in pochi anni ha reso più fiorente. Il doppio punto di vista impone ritmi diversi alla narrazione. Se da un lato abbiamo Angelo con le mani spesso sporche di sangue, dall’altro troviamo Sabella, poco più che ragazza eppure già sopravvissuta a molteplici inferni. Prigioniera nella nuova casa dove il marito l’ha relegata, a poco a poco assume contorni sempre più definiti, trasformandosi nella giovane donna che era destinata a essere. Il rapporto con Sophie e gli altri tre fratellini della piccola contribuisce a creare un sistema di dare e avere che non ricordava da tempo, uno squarcio luminoso in un’esistenza all’apparenza buia. Gli abitanti del villaggio, che dal principio la tenevano a distanza, una volta compreso che il suo matrimonio col boss locale è complicato e nervoso, la adottano senza riserve, aiutandola a trovare un nuovo livello di appagamento e serenità che pareva perso per sempre. Le piccole gioie che Sabella trova nel rendersi utile, nel cucinare, nell’occuparsi del giardino, sono quanto di più lontano dalla comprensione di un marito geloso, possessivo e a tratti pericoloso, che non capisce fino in fondo la bellezza di chi ha davanti nonostante da sempre lo guidi lo spietato desiderio di possederla. Sabella è un animale esotico e bellissimo, imperitura come le rose eterne che le regala, eppure al tempo stesso così forte da non voler essere niente di meno che umana, e come tale essere trattata. Ecco perché quando Angelo le consegna le rose riflette a lungo sulla scelta del regalo, vedendo la triste prigionia chimica di quei fiori che non appassiranno mai.

 

C'è una profonda bellezza nell'impermanenza. La breve durata della fioritura di un fiore lo rende ancora più prezioso. Sapere che non durerà ce lo fa apprezzare di più. Siamo tutti come i fiori, che seguono un ciclo ineluttabile di nascita e morte.

 

Se Angelo è pura azione e istinto di sopravvivenza e protezione, Sabella è intima riflessione, oltre che coraggio spudorato e ferma risoluzione a trarre il meglio dalla propria situazione. Sa che non vi è alcun modo di scampare al suo destino, ma deve combattere per non morire dentro; nel farlo non si rende conto che il modo in cui il marito la guarda cambia sempre di più, perché un conto è essere abituato all’idea di essere promesso a un’altra persona fin dalla tenera età per un contratto tra due famiglie, un altro è realizzare che la donna che hai davanti e che hai sposato con la forza è colei con cui hai realizzato tutte le tue prime volte, per cui non è escluso che possa arrivare ad amarla come non ha mai amato nessuno. 

Il romanzo è abbastanza lungo, ma non vi è mai un momento di tregua. Complici i personaggi che entrano in gioco, i livelli di segretezza e le rivelazioni che vengono alla luce, oltre che la ventata impetuosa dei ragazzini, scivola velocemente in un crescendo di colpi di scena, non abbassando mai il ritmo e soprattutto dandoci una versione sempre migliore dei protagonisti. Mettendoli solo per un attimo da parte, menzioni d’onore vanno a Sophie, Roch e Heidi, già conosciuti nei precedenti volumi. Guillame, Johan, Etienne e Sophie sono il nuovo collante in una coppia che non riesce a essere nemmeno parte di una squadra a due, perché portano confusione, rumore, ma anche sollievo, ammirazione e necessità di essere amati. Attraverso gli occhi di questi ragazzini che sono cresciuti da soli come selvaggi, Angelo e Sabella diventano un punto di riferimento, quando loro stessi non sanno dove aggrapparsi per trovare una via d’uscita su una strada lastricata di sangue e rancore. Le verità durissime che vedranno la luce e anche il dolore che queste porteranno con sé avranno solo uno scopo: capire fin dove è necessario spingersi per compiere il gesto più estremo di tutti, quello che anche i grandi faticano a concepire. Il perdono che devono provare e concedere è il vero motore pulsante dell’opera, più della vendetta e della furia che oscura gli occhi di Angelo quando pensa a ciò che gli è stato così brutalmente strappato. E in questo mare d’odio e rancore c’è lei, che come una sirena sente il richiamo delle acque che l’hanno sempre protetta e che dovrà trovare la forza di affrontare la risalita più difficile di tutte, da abissi profondi e gelidi di morte. Sabella è la fenice della storia, luminosa controparte di un oscuro demone che la guarda e rimane incantato da tanta bellezza e generosità, la cui furia non trova pace se non le rare volte che la osserva chiedendosi come sia possibile poter anche solo pensare di esistere senza di lei. Se Angelo è la notte, Sabella è il giorno, è acqua salata e risate nonostante lo stomaco grande come un pugno, è denti stretti e stanchezza, risoluta determinazione e ossa rotte. È la protagonista indiscussa della storia e, se ci pensate, questo aspetto non è scontato quando la presenza maschile è così forte e dominante. Eppure lei non cede di un millimetro, nell’eterna ricerca di se stessa e di un centro che deve essere indipendente da chi l’ha costretta a una vita che non avrebbe voluto. Lei è il sole cui tutti guardano, consapevoli o meno, che deve costruire una nuova casa dentro  anche se è già luogo di rifugio per chi la ama. Il suo percorso nei quattro volumi, ma anche quello di Angelo sia ben chiaro, si delinea e prende identità in un crescendo continuo, senza intermezzi o passi indietro. Combatte come una regina anche se non glielo hanno insegnato, ma soprattutto trova motivazione in quello che la circonda e nella sua innata passione per il mare. Tralasciando gli ovvi avvertimenti di lettura, si tratta sempre di un mafia romance ricordiamolo, e tralasciando anche tutto quello che i movimenti femministi vorrebbero veder bruciare sul rogo, questo romanzo ha il suo perché e soprattutto è una degna conclusione della quadrilogia. Credo anzi che superi tutti gli altri, come se la scelta stilistica fosse connessa in modo inevitabile con il susseguirsi sincopato degli avvenimenti, lasciando poco spazio al tentennamento per lanciarsi dal punto più alto della scogliera.

I punti massimi sono raggiunti dalle bellissime interazioni che la protagonista ha con Sophie e con Angelo, mentre lo sfondo di una Corsica talvolta impetuosa ma anche accogliente la abbraccia come se fosse una figlia ritrovata dopo lungo tempo.

 

Ho imparato che ciò che ci dà forma non sono le circostanze su cui non abbiamo controllo, ma la forza e la bellezza che vengono da dentro di noi. E quando ho fatto mia questa verità ho iniziato ad amarmi intensamente e teneramente. In modo sincero e incondizionato. È come un sole che splende dentro di me e che occupa tutto lo spazio. Non ce n’è più per l'odio e la vendetta, né per la gelosia e l'animosità. Perché non ho bisogno che qualcun altro mi ami. Amo me stessa a sufficienza. Non ho bisogno di nessun altro per sopravvivere, ma mi piace e apprezzo la compagnia. Quello che la gente dice e pensa non mi tocca più. I cattivi auspici degli altri non possono toccarmi.

 

Questo è il messaggio forse più importante che volevo condividere; ve lo lascio qui, come una riflessione silenziosa e prepotente che si affaccia mentre ammiri il tramonto con i piedi affondati nella sabbia. Se avete iniziato il viaggio, adesso dovete concluderlo Amici Magnetici, e credo che come me ne sarete più che felici. Quindi alzate le vele e partite, oppure salite su una bici e lanciatevi a valle a tutta velocità, verso qualcosa che vi accoglierà come un abbraccio o una carezza dopo tante tribolazioni.

 


 
 
 
 
 
 
Grazie alla CE per averci fornito l'eBook
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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