Salve Magnetici, sono tornata più spumeggiante che mai per raccontarvi un libro della fantastica Lucy Score, edito da Newton Compton Editori: “Per Sempre Mai”–Forever Never.
Chi ben conosce lo stile dell’autrice sa che, nelle sue storie, può trovare vagonate di romanticismo, un’abbondante dose di spicy e una dose strepitosa di suspense.
Qui la ricetta si è un po’ alterata, cambiando un po’ i fattori, ma come sempre andiamo con ordine.
Brick Callan–all’anagrafe William Eugene Callan III–è un burbero, muscoloso e affascinante maschio di quasi quarant’anni. Si ritrova a Mackinac Island quasi per caso. I suoi genitori hanno abbandonato lui e suo fratello con i nonni, che li hanno cresciuti come figli.
L’isola di Mackinac è così piccola che gli abitanti si conoscono tutti; è un’isola immersa nel lago Huron, nello stato del Michigan, dove gli inverni sono spaventosamente freddi e rigidi.
La comunità si aiuta come può e Brick, da bravo poliziotto, e proprietario del pub dell’isola, fa quello che può per mantenere l’ordine.
Fino a quando, un bel giorno, il suo più grande incubo, non ritorna a casa.
Ramington Honeysuckley Ford, è una ragazza molto colorita con una caratteristica del suo essere che la rende unica. La sinestesia è la sua croce, ma anche il suo punto forte, dato che l’ha resa una pittrice di grande fama. Alessandra Ballard, infatti, è una giovane artista che dipinge la musica e questo è il suo pseudonimo in un mondo che non la conosce come Ramy, la ragazzina combina guai.
Nel momento esatto in cui rimette piede nella ridente isola, tutto si trasforma e nulla torna al suo posto. Il primo a pagare le conseguenze è Brick.
Era fastidioso che il suo cuore ancora cantasse ogni volta che lo vedeva. Ma davvero non poteva biasimarne i gusti, considerando che Brick Callan era un gigantesco fusto d’uomo.
La desidera da sempre, da quando ne ha memoria, se non fosse che Ramy è la ex di suo fratello, la migliore amica di sua moglie–diciamo ex migliore amica per ovvi motivi–e figlia del suo capo.
«Sei troppo giovane. Sei stata insieme a mio fratello. Ho sposato la tua migliore amica. E tua madre è il mio capo». Lei scosse la testa con lentezza. «Quelle sono scuse. Non motivi. Ne ho abbastanza di venire respinta. Magari tu sei troppo ottuso per capire cosa provo per te. Come saremmo insieme. O magari sei solo un grosso e muscoloso codardo. Comunque sia, merito qualcuno che io non debba implorare di entrare nel mio letto. Qualcuno che io non debba convincere ad amarmi. Ne ho abbastanza di aspettarti, Brick».
In ogni modo ha cercato di allontanarsi da lei, ma quanto può essere difficile se la persona in questione ha una gigantesca calamita nel cuore che continua ad attrarti?
Brick si chinò in avanti fino a quando le loro fronti non si toccarono. Remi avrebbe voluto imbottigliare il suo odore. L’avrebbe chiamato Prima cotta e ci avrebbe fatto miliardi di dollari.
Come vi ho accennato prima, la Score inserisce sempre una sorta di storia parallela ricca di suspense, che ci fa rimanere incollati alle pagine come miele per le api; ovviamente anche in questa storia, fin da subito, ci troveremo catapultati nel segreto più profondo che spingerà Ramington a tornare sull’isola.
La nostra scrittrice riesce a tenerti incollata alle sue pagine dall’inizio alla fine, perché le sue storie sono sempre molto frizzanti e innovative, però mi sento di fare un piccolo appunto.
Come vi ho detto nelle prime righe l’autrice stavolta ha cambiato la ricetta della sua storia, rendendola fin troppo spicy, anche quando non ce n’era motivo. Ha osato troppo.
Ho trovato too much alcune scene. Mi spiego meglio, se ci fossero state o meno determinate dinamiche spicy, al fine della storia non avrebbero pesato poi così tanto. Alcune scene le ho trovate molto coerenti, altre assolutamente inutili. Messe in un contesto quasi per forza. Comprendo che i due protagonisti si sono desiderati per quasi quindici anni, ma manco a fa così, insomma!
Nel complesso è comunque una buona storia alla Lucy Score, che ho sicuramente apprezzato.
I trope principali sono second chance e age gap (i due protagonisti hanno otto anni di differenza e viene rimarcato molto come concetto.)
Detto questo…
Vi auguro una piacevole lettura, consigliandovi questo libro.
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