Come possono farmi sentire come se stessi andando in pezzi, ma venissi ricucita nello stesso momento? Forse mi sto ricostruendo da zero, ma pensare all’ignoto mi terrorizza e non sono ancora sicura di poter riporre tutta la mia fiducia in loro.
Cari Magnetici, torniamo a parlare di questa serie il cui primo volume mi aveva assolutamente entusiasmato, la speranza era che anche nel prosieguo la storia avrebbe mantenuto le promesse fatte nel primo capitolo. Ritroviamo la protagonista, Harlow, a fare i conti con il tradimento di uno dei suoi ragazzi: lasciata in una scomoda situazione in cui si ritroverà a dover usare tutte le sue qualità e il suo addestramento, ne emergerà con una legittima voglia di vendetta e una totale sfiducia nei confronti del genere maschile, e di un suo rappresentante in particolare.
Una vampata di calore mi scalda il petto, ma la spengo subito. Potrebbe essere tutta una montatura. Non posso fidarmi di loro. Sono ancora miei nemici. Forse, lo sono sempre stati. Oppure potrebbe essere vero, mi sussurra all’orecchio la mia irritante vocina interiore.
Harlow è consapevole che la missione a cui ha dedicato la sua vita non può conoscere pause o battute di arresto, i Santi devono sicuramente pagare per quello che hanno fatto a lei e presumibilmente anche al padre, è anche consapevole però che Saint e i suoi compagni stanno inesorabilmente acquistando importanza per lei e un sentimento a cui forse non sa dare un nome si sta facendo strada nel suo cuore.
Se da un lato il senso di familiarità ed affetto che comincia a provare per loro la spinge a cercare di appianare le divergenze, dall’altro il suo infallibile istinto la porta a dubitare di tutto e tutti.
Una sfera di emozioni contorte mi serra la gola, mentre un’ondata di calore si diffonde nel mio petto. Tra le sue braccia mi sento al sicuro. Venerata e protetta. E si tratta di una sensazione insolita per me, anche se papà e Diesel hanno fatto di tutto pur di tenermi al sicuro. Quello che provo adesso, però, è diverso e all’improvviso mi rendo conto che non c’è nulla che io possa fare per proteggere il mio cuore da questo assalto. I ragazzi mi tengono in pugno e il mio cuore è già coinvolto. Non posso uscirne senza farmi male.
Confermo la mia impressione sulla protagonista femminile che è veramente quello che vorresti leggere in un libro di questo genere, solitamente nei reverse harem la donna è la parte minoritaria del rapporto e non parlo solo in termini numerici. Qui invece è Harlow che tiene le fila della storia, prendendo decisioni, esponendosi in prima persona, adattandosi sì alle esigenze dei ragazzi e alla loro storia personale, cogliendone pregi e difetti, ma anche valorizzandone le virtù. Il loro legame si rinsalda di giorno in giorno preparandosi ad opporre una resistenza agli avvenimenti che paiono travolgerli in una sequenza serrata.
Finalmente abbiamo un’eroina che se ne frega delle convenzioni sociali, che spara e fa a botte come un uomo pur mantenendo la mente affilata di una donna. Insomma, la combinazione perfetta!
Probabilmente, rispetto al primo libro, la storia è più incentrata sulla risoluzione dei problemi tra i vari protagonisti che alla soluzione del mistero alla base del racconto, quindi ci sono meno colpi di scena.
Questo però non toglie nulla al modo in cui la storia riesce a tenere alta la tensione e di conseguenza l’attenzione di chi legge. Come per il primo capitolo della serie anche questo secondo libro ci lascia con un cliffhanger di tutto rispetto per cui non ci resta che attendere con ansia la pubblicazione del terzo volume che dovrebbe concludere la storia.
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