Anna è un’anima persa. Gabe è un ragazzo dal cuore grande. Può il vero amore resistere a ogni segreto?
Il primo incontro tra Anna e Gabe avviene in un’affollata aula universitaria: lei è una studentessa prodigio di soli sedici anni, non parla mai della sua vita e preferisce tenere le distanze da tutti fino a quando non potrà lasciarsi il passato alle spalle; lui è un ragazzo molto popolare, è membro di una delle confraternite più in vista e ha una grande famiglia a cui tiene moltissimo. Non potrebbero essere più diversi, eppure, dopo un inizio burrascoso, la sintonia tra loro è innegabile e instaurano un’amicizia che via via comincia ad assomigliare all’amore. Quando Gabe e la sua famiglia si avvicinano troppo alla sua verità, però, Anna scappa e tenta di allontanarli. Molto tempo dopo una tragedia la riporta in città, e quando ritrova Gabe per lei è come tornare finalmente a casa. È la persona di cui Anna si fida di più, ma se lui conoscesse tutti i suoi segreti capirebbe che in realtà è un’anima persa, che non si sente degna di amare ed essere amata. Riuscirà ad aprirsi e a dare a Gabe una vera possibilità? E se scoprisse che anche lui ha qualcosa da nascondere? Quanto dolore possono sopportare due cuori prima di spezzarsi o unirsi per sempre?
Dieci anni.
Sono passati dieci anni da quando Anna Campbell ha deciso di dedicare la sua carriera di medico lontano da casa; la sua è stata anche una scelta per se stessa, per capire davvero tutto ciò che era ed è la sua vita, la sua famiglia, quella biologica e quella acquisita.
E, cari Magnetici, detta così sembrerebbe una storia di quelle che leggiamo sempre, tra il romanzo psicologico e l’autobiografia, ma non è così.
Dopo il breve prologo, veniamo subito immersi in quella che è la vita di Anna da ragazza, le sue difficoltà, i problemi, l’abbandono di una madre e il suo essere sola per non finire nel sistema degli affidi, nella piena descrizione di una ragazza già “adulta” dentro e non in modo positivo.
Il suo desiderio più grande è studiare, e poi laurearsi: e lo fa Anna, anche perché ha un QI superiore che le permette di abbreviare gli anni di studio, possibilità che negli USA, a differenza che qui in Italia, è considerato fattore di merito nella carriera scolastica.
Non ci sono feste, non ci sono amicizie, non c’è nulla se non il ricordo di quella madre che l’ha abbandonata e il lottare ogni giorno contro quel senso di abbandono e rifiuto che le è oramai sottopelle.
Quella ricerca, quel Gabe Weatherall con cui è abbinata, le fa conoscere la sua famiglia, le fa vedere un mondo diverso: lui la fa ridere e non la tratta da ragazzina per la sua giovane età, e, soprattutto, scoperta la sua delicata e difficile situazione, capisce il suo dolore.
«D’un tratto, tutte le questioni riguardanti il college che avevano occupato tanto del suo tempo e delle sue energie, gli apparivano incredibilmente vuote e stupide se confrontate con la vita di Anna.»
Nel corso degli anni, il loro legame ci sarà sempre, come un filo invisibile a legarli: quando si ritroveranno, da adulti li accompagneremo nelle pagine nel loro lentissimo avvicinarsi, nelle paure di Anna e nei silenzi di Gabe, in un percorso di vita separato, diverso, che ogni volta li farà ritrovare nella grande famiglia Weatherall.
Scritto in terza persona, con una struttura a puzzle a POV alternati, il libro riesce a trasmettere con grande intensità il percorso di questa giovane donna, sola con i suoi sensi di colpa, che non si perdona, fino al suo assolversi, al suo aprirsi alla possibilità di meritare l’amore di Gabe.
«Nel corso degli anni, quel legame tra loro si era teso come un elastico; più potente era la forza che li allontanava l’uno dall’altra, e più dirompente era l’energia che si creava tra loro quando, lasciando l’elastico, si ritrovavano di nuovo insieme.»
Il debutto italiano di Melissa Wiesner arriva dunque con una bellissima lettura, che mostra come nella vita sia possibile darsi nuove possibilità, perché la famiglia non è quella in cui si nasce, ma quella che ci accoglie e ci sostiene.
Il libro mantiene la cover originale, che si rivela sicuramente vincente.
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