Se c’è qualcuno che lo sa è Tyler “Tank” Wilde.
Tank si trasferisce a Black Widow, in Texas, per unirsi ai Blue Guardians, un gruppo che aiuta donne e bambini vittime di abusi. È intenzionato a ricominciare da capo, ma un piccolo pezzo del suo passato si scontra con il presente quando si imbatte nella cameriera Annie Carter.
Annie è la ragazza dei suoi sogni da quando era un ragazzo e Tank non vede l’ora di riavvicinarsi a lei. L’unico problema è che Annie è fidanzata. Ma ciò che lo preoccupa più del diamante che porta al dito è il livido che le decora il braccio.
Tank è determinato a offrire ad Annie un rifugio sicuro, ma lei rifiuta. L’ultima cosa che vuole fare è lasciare un uomo per poi correre tra le braccia di un altro. Ma di fronte all’insistenza di Tank, sa di avere due scelte: permettergli di proteggerla o morire per mano del suo fidanzato.
Gli eventi passati preannunciavano il loro futuro? Se c’è qualcuno al mondo con cui Annie sceglierebbe di nascondersi, è il ragazzo che un tempo custodiva il suo cuore, ma come possono nascondersi dal mostro che detiene il potere in città?
TW: Le tematiche trattate in questo romanzo potrebbero urtare la sensibilità di alcuni lettori, pertanto se ne consiglia la lettura a un pubblico adulto e consapevole.
AUTOCONCLUSIVO
«Ero venuto a Black Widow per ricominciare, non per rinvangare il passato.»
Tyler Wilde è tornato nella cittadina dove viveva suo nonno, e ha trovato un lavoro da meccanico; è un uomo che porta dentro un passato doloroso, e lì, in quella piccola comunità sul lago, spera in una nuova ripartenza per andare avanti con il suo futuro.
Ma a Black Widow ci sono anche i Blue Guardians, un’associazione di motociclisti che si occupa di proteggere le persone vittime di abusi, e Tyler sente, sa, che quella è la sua strada: diventa allora “Tank” , il gigante, e inizia proprio da quella cameriera del diner.
Lei è quella ragazza che, da giovanissimo, vedeva sempre sul lago, che lo salutava da lontano, e che ora indossa maglie a maniche lunghe (in pieno Texas!) e ha lo sguardo basso, chiaramente vittima di violenze.
E da qui partirà la loro storia, perché Tank sa che deve fare qualcosa, che non può permettere più che Annie subisca: è da lui che Annie si rifugia, dopo essere quasi morta per le botte, ed è lui che la convince a restare.
La speranza è ciò che Tank vuole darle, ma non come un amore, ma per lei, per una vita migliore, dopo essere stata manipolata e convinta di meritare ciò che le accade.
«Percepì uno strano legame, quasi come se lui parlassee alla sua anima attraverso gli occhi. Con lui al suo fianco, era abbastanza forte. Abbastanza forte da lasciare Duke. Da lottare per la sua vita.»
Come lei si riappropria della sua vita, cosi Tank farà i conti con il suo passato, chiudendo definitivamente quella ferita aperta: una strada che li fa anche avvicinare, trovando nell’altro lo stesso dolore, ma anche la forza di superarlo, in uno schema che per le vittime di abusi è liberatorio e vincente.
Ben inseriti anche i personaggi collaterali, come i componenti dei Guardians, con la determinata JoJo, che riesce a conquistare un suo spazio in una storia con molte presenze maschili.
Oltre ai POV alternati, abbiamo anche il POV di Duke, il fidanzato molestatore di Annie, che, anche se capo della polizia e cittadino irreprensibile, ci mostra ancora una volta come chiunque possa nascondersi dietro una maschera e diventare il peggiore dei nostri incubi.
Il libro è caratterizzato anche da un linguaggio particolare, pieno di vezzeggiativi e soprannomi, molto usati negli stati del centro USA.
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