martedì 2 luglio 2024

Recensione a "Cruel Tormento" di Scarlett Starkey

 



Genere: Dark
Editore: Newton Compton Editori
Data d'uscita: 2 Luglio 2024
Pagine: 512
Prezzo: eBook 5,99 - cartaceo 9,40

 
 
 
 
In una New York pericolosa e oscura, con più ombre che luci, i fratelli Mackenzie sono una forza incontrastabile e sono temuti da tutti. Tanto affascinanti quanto spietati, se ne vanno in giro come se fossero i padroni del mondo e come se non avessero preoccupazione alcuna. Con i suoi occhi verdi pieni di mistero, Ryan, il leader, cerca di mantenere l’ordine nel caos. Killian, il maggiore nonché il più scellerato, invece è un richiamo per i guai. Clayton, l’inafferrabile, è sempre un passo avanti agli altri e sembra non provare emozione alcuna. E Tyler, il più giovane, ama giocare d’azzardo e rischiare tutto, persino la sua incolumità. Arya, Beatrix e Cassie li guardano da lontano, un po’ affascinate e un po’ spaventate: da un lato, desiderano di attirare la loro attenzione; dall’altro, sperano di non essere risucchiate dal loro vortice di follia. I Mackenzie sono un mito, però anche ragazzi da cui è meglio tenersi alla larga. Ma non è forse ciò che è pericoloso e proibito che attira di più?
 
 
 
 
 
 

Cari Magnetici, oggi vi porto la recensione dell’ultimo libro letto, un dark romance, multi pov ambientato a New York: la storia è quella di un gruppo di persone formato dai quattro fratelli Mackenzie e da altre quattro persone che gravitano nel loro mondo e sono legate tra loro in vari modi.

 

Ognuno dei Dead Rabbits aveva un soprannome. Tyler, la tigre. Ryan, il diamante. Killian, la sigaretta. Clayton, il diavolo bianco. Paxton era il mitico, anche se avevo il sospetto che, più che un soprannome, fosse una presa in giro. «Io ne avrei uno per te», ha detto Killian avanzando nella mia direzione, il capo chino in segno di rispetto. «La principessa. Che ne dici?». Ryan, però, ha sorriso con orgoglio. «No. Lei è la leonessa».

 

Il cuore del libro è, a mio parere, la caratterizzazione dei vari personaggi che compongono la storia e che sopperiscono una trama a volte abbastanza prevedibile. Ryan, l’artista capace di vedere il bello, ma anche di affrontare a testa alta il brutto per amore dei suoi fratelli: pronto a sacrificare anche la propria felicità in favore di quel senso di famiglia che, in alcune occasioni, pare appartenga solo a lui. Innamorato da sempre di Arya, la sua migliore amica d’infanzia che ha volutamente allontanato dalla sua vita. Killian, il pazzo che sfida la morte per sentirsi vivo, confuso sui suoi desideri e sulla sua identità, menomato nell’anima oltre che nel fisico. È un personaggio che va sicuramente capito, ed è necessario per questo andare oltre una prima impressione non proprio positiva. Le sue azioni sono giustificate dalla visione più ampia di quello che è stata la sua vita. Clayton, il duro, apparentemente insensibile a quello che gli accade attorno, rinchiuso in una corazza fatta di collera e disprezzo verso il mondo, ma con un occhio sempre puntato in direzione di una certa ragazza. E infine Tyler, il più piccolo dei fratelli, innamorato della sua ballerina, il figlio non voluto, il più disprezzato, quello che forse ha più sofferto della situazione familiare che si è trovato a vivere.

 

In un’altra vita, avrei potuto renderti felice: in questa, posso soltanto farti il favore di starti lontano. Vorrei essere il ragazzo che ti porta alle gallerie d’arte, e che ha paura che tutti al posto dei quadri guardino te. Vorrei essere il ragazzo che, quando hai bisogno di lui, lo trovi sotto casa con birre, sigarette e qualcosa da mangiare. Vorrei avere una vita intera da dedicarti, vorrei ascoltare tutto quello che hai da dire e poi vorrei amarti. Vorrei amarti, e non solo in senso spirituale: io vorrei dimostrartelo con tutto il mio corpo. Giuro, ....., vorrei poterlo fare. Ma non posso, e questo mi distrugge. Riesco solo a farti del male.

 

Fare da contraltare alle imponenti personalità dei fratelli è impresa ardua, ma sicuramente le ragazze e Paxton non hanno nulla da invidiare a loro.

Arya è da sempre innamorata di Ryan, ricevendo più rifiuti e respingimenti di quanto possa essere umanamente possibile, sempre messa in secondo piano a favore dei fratelli di lui. Ad ogni suo tentativo di affrancarsi dalla dipendenza psicologica data dal suo ex amico corrisponde una aziona uguale e contraria di quest’ultimo che la fa nuovamente illudere in un esito diverso dai precedenti.

Beatrix è la ballerina eterea e dura allo stesso tempo, è stata forgiata da una vita non sempre semplicissima, brama l’attenzione che non ha mai ricevuto dalla sua famiglia e si difende dall’orribile violenza che ha subito.

Cassie è la timida ragazzina in cerca di attenzioni, insicura del suo aspetto, preferisce confidare le sue pene ad un amico immaginario, salvo poi scoprire che questi altri non è che la persona che userà le sue confidenze per ricattarla. Divisa in egual misura tra l’attrazione per il suo carnefice e la volontà di tenersene il più lontano possibile. E infine Paxton, l’eterno amico, che diventa complice, all’occorrenza sempre teso nello sforzo di rientrare nella cerchia dei Mackenzie, di esserne all’altezza. Anche lui sviluppa una attrazione, ricambiata o no lo scopriremo, per uno dei famigerati fratelli.

 

C’è una cosa che ho capito di lui e dei suoi fratelli in tutti questi anni che li conosco. Sono testardi, ostinati, e farebbero qualunque cosa l’uno per l’altro. Questo significa che i guai sono appena cominciati…

 

Ci sono libri che a volte rappresentano una sfida per il modo in cui sono scritti, o per le storie che riportano o anche solo per il fatto di averli intrapresi in un momento sbagliato. 

Questo libro è stato esattamente questo per me.

La prima difficoltà è rappresentata dal fatto che questo è un racconto a più pov, quindi nei vari capitoli i protagonisti si alternano a raccontare la loro storia presente e passata: questo in un primo momento mi ha disorientata e ho faticato a focalizzare il quadro generale.

Altra difficoltà che ho avuto è stata l’incoerenza che ho trovato nelle scelte di alcuni protagonisti, vittime a volte di comportamenti ripetitivi e lesivi per sé stessi e per gli altri, difficoltà dovuta anche probabilmente alla differenza di età tra la sottoscritta e i protagonisti del racconto.

Comprendo il fascino che una storia come questa possa esercitare, soprattutto su un pubblico giovane, chiaramente affrontando questo tipo di letture occorre sempre aver ben presente cosa è realmente da ricercare in una relazione e cosa deve invece assolutamente rimanere confinato tra le pagine di un libro.

 

 


 
 
 
 
 
 
Grazie alla CE per averci fornito l'eBook
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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