Giocare a basket è la mia
priorità, sogno di diventare una stella dell’NBA da quando ho tirato il
primo canestro e non lascerò più che qualcuno si metta tra me e la
gloria. Mi sono reso ridicolo davanti agli occhi dell’intero campus e ho
giurato vendetta contro la infame che ha osato ostacolarmi.
Alya Hayes me la pagherà cara. Per un colpo di fortuna, so anche come.
1) laurearmi con il massimo dei voti
2) restare fuori dai guai
3) essere un buon capitano per la squadra di roller derby.
4) restare lontano da Scott Henning: il suo sguardo mar dei Caraibi mi indispettisce, le sue parole mi umiliano e le sue mani bruciano la mia carne come un’ustione.
In più, quando siamo insieme è difficile restare coi vestiti addosso.
Sono tutti buoni propositi, ma c’è un problema. Per un ignobile gioco del destino, Scott mi ha in pugno e sono costretta ad accettare un accordo vergognoso da cui non posso fuggire.
Non alzerò bandiera bianca senza lottare. Se è la guerra quella che vuole, che si prepari al massacro.
Fin da piccola Alya Hayes ha imparato a non illudersi troppo: le sue aspettative si sono azzerate anno dopo anno, sconfitta dopo sconfitta, dolore dopo dolore, fino ad azzerarsi.
Per lei l’affetto e l’amore della famiglia sono un ricordo sbiadito, di quel poco che ha vissuto con la sua famiglia e che le ha lasciato solo la consapevolezza di aver imparato come sopravvivere.
Sui pattini ritrova se stessa, in quello sport così veloce e così determinato, riesce ad essere tutto quello che non è, come libera: e già da queste premesse capiamo di avere di fronte una protagonista inusuale.
È sicura di sé al punto di avere solo storie da un incontro, perché lei delle relazioni e nelle relazioni proprio non ci vuole stare: per questo, quell’approccio a tratti anche imbarazzante di quel gigante nero dagli occhi di ghiaccio la lascia indifferente, annoiata al punto da andare via.
Purtroppo al campus dove entrambi sono iscritti non solo è facile incontrarsi, ma la migliore amica di Scott è anche la sua più cara amica, e il rivedersi è inevitabile, come è inevitabile lo scontro.
«Lo detesto, ma provo per lui anche un’irrefrenabile voglia.»
Per una serie di eventi imprevisti, la vicinanza dei due diventerà frequente e questo li porterà a rendersi conto che c’è una grandissima attrazione fisica, ma anche che quei continui scontri divertono entrambi, come a completare qualcosa.
«Alya Hayes è un enigma e se fino a qualche settimana fa non mi importava risolverlo, sono giorni che non penso ad altro. Voglio trovare la chiave per azionare la serratura del suo guscio. Voglio scoprire i suoi segreti, risolvere gli arcani del suo cuore. Mi fa ammattire. Mi fa dubitare di me stesso. Mi ammalia. Mi seduce Mi fa uscire fuori di senno.»
Una storia diversa perché i due protagonisti sono molto diretti in diversi passaggi, in uno stile narrativo e lessicale a cui la Catocci non ci ha abituato, ma che si può sicuramente apprezzare come elemento di novità.
Anche in questo volume abbiamo il doppio epilogo avanti nel tempo, che chiude la storia in modo completo, senza snaturare i personaggi.
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