Ora che la verità sul suo piano è venuta a galla, mandando in frantumi la fragile fiducia che si era instaurata tra lei e Nyktos, a Seraphena non resta che aggrapparsi al proprio senso del dovere. Per questo farà tutto il possibile per fermare Kolis, il falso Re degli Dei, e porre fine alla sua tirannia su Iliseum e alla minaccia che rappresenta per i mortali. Anche se questo significa seguire il piano di Nyktos.
L’ultima cosa di cui entrambi hanno bisogno mentre lavorano insieme è l’innegabile, bruciante passione che continua ad accendersi tra loro. In più, Sera non può permettersi di innamorarsi del tormentato Primordiale, men che meno adesso che la sua vita non è più legata a un destino che non ha mai voluto. Ma come resistere ai ricordi del piacere che hanno condiviso e che ancora li consuma? E al desiderio irrazionale di diventare per Nyktos una Consorte di fatto e non solo di nome?
Poi, mentre il pericolo che li circonda cresce e gli attacchi alle Terre d’Ombra si intensificano, a un tratto si presenta un rischio del tutto nuovo: il potere primordiale della Vita sta crescendo dentro di lei e preme per manifestarsi. E Seraphena sa che senza l’amore di Nyktos – un’emozione che lui non è in grado di provare – non sopravvivrà all’Ascensione. Sempre che riesca ad arrivarci, naturalmente, perché il tempo sta per scadere… per lei e per i regni.
Avevo concesso a me stessa di fuggire dal mio destino, per un po’. Ma nel profondo avevo sempre saputo che non sarei riuscita a fuggire per sempre.
Cari Magnetici, finalmente ritorniamo nel mondo creato da Jennifer L. Armentrout con questo secondo libro della serie Flesh and Fire, spinoff della serie principale Sangue e Cenere. In realtà non parlerei proprio di una serie secondaria, ma di una che fin dal primo libro ha acquisito una sua statura ed importanza. La sola lettura dei libri riguardanti la storia di Sera e Nyktos sarebbe stata soddisfacente, ma il poter anche incrociare le varie informazioni con quello che stiamo apprendendo nella serie principale è doppiamente un bonus.
Non volevo veder finire quel momento di pace. Ma doveva finire. Doveva. Perché i momenti come quello non duravano mai. Sapevo che sarebbe finito quando le ciglia si fossero sollevate e i suoi occhi avessero fissato la persona che aveva progettato di sedurlo e assassinarlo. Gli occhi argentei si sarebbero riempiti di rimpianto, anche se lui sosteneva che il mio tradimento lo avesse soltanto infastidito. Non volevo vedere lo sguardo di quegli occhi.
Ritroviamo i due protagonisti alle prese con le rivelazioni avute nel finale del primo libro, in una situazione per così dire di stallo, sia per quello che concerne i poteri di Sera, sia per la relazione che a poco a poco lei e Nyktos stanno sviluppando e che ora è minata dal sospetto, avendo lui appreso la vera natura dell’addestramento di Sera volta a porre fine alla putrefazione.
Sera ora si trova confinata nel mondo di Nyktos e lui è determinato a renderla sua Consorte nonostante tutto per proteggerla e trovare il modo di salvare la sua vita a dispetto della profezia inviata loro dagli Arae, inoltre, su tutto e tutti grava sempre la minaccia di Kolis, il falso primordiale della vita.
Nella prima metà di questo libro, che parte leggermente lenta, abbiamo modo di approfondire la conoscenza dei due protagonisti. Sera è sicuramente il personaggio che ho amato di più, riesce allo stesso tempo ad essere coraggiosa e irriverente ma anche fragile, si sforza di superare le sue paure e le sue insicurezze che in parte sono legate al sentimento che sente crescere per Nyktos. Lui di contro ci complica parecchio la vita con scelte che inizialmente non capiamo, ma che poi, una volta spiegate ci fanno letteralmente innamorare di lui definitivamente, proprio come Sera.
Nyktos mi conosceva. Mi ascoltava. E si era assicurato che io sapessi che una parte di me era buona e che lui non mi vedeva come un fantasma o un mostro, ma vedeva me. E mi considerava forte e coraggiosa, anche al di là delle braci che contenevo. Ora sapevo che diceva la verità quando sosteneva che l’unica cosa che lo faceva infuriare per davvero era la mancanza di riguardo per la mia stessa vita. Si preoccupava sul serio per me, al di là della sua affermazione di volermi considerare una Consorte a titolo nominale e nient’altro, anche al di là della sua impossibilità di amare. E a causa di questo, a causa di tutte queste cose…… ora io volevo di più. Volevo essere sua moglie. La sua compagna. La sua regina. Volevo essere la Consorte di Nyktos.
Tanti, tantissimi personaggi secondari tra cui spiccano sicuramente i draken: conosciamo un po’ meglio la storia di Nektas, e i momenti con i cuccioli di drago credo siano tra i miei preferiti del libro.
Penso che anche loro nascondano parecchi segreti ancora da rivelare, ma l’atteggiamento di difesa che assumono con Sera ci fa comprendere come anche a loro sia chiara la natura divina della ragazza e la sua importanza nel probabile prossimo conflitto.
Come al solito e giustamente, le rivelazioni più scioccanti vengono riservate all’ultimo quarto di libro, alcune forse sono abbastanza prevedibili, ma altre vi stupiranno. Avendo riletto di recente gli altri libri della serie ci sono stati tanti dettagli che mi sono suonati familiari a dimostrazione del fatto che le storie stanno piano piano convergendo. Sicuramente dovremo penare ancora parecchio, ma il consiglio è di prestare attenzione ai dettagli perché credo che l’autrice stia seminando qua e là tanti piccoli indizi. Probabilmente è ancora presto per ricomporre il probabile quadro finale, ma intanto c’è molto spazio per le teorie.
Rabbrividii e mi resi conto che adesso quel genere di pensieri sembrava morboso. E alquanto strano: avevo pensato alla morte per tutta la vita e l’avevo accettata come un esito inevitabile della mia esistenza, oltretutto un esito che sarebbe arrivato prima di quanto si sarebbe potuto sperare. Ora invece pensare alla morte aveva un altro sapore: non potevo più accettare facilmente una fine troppo vicina, perché adesso avevo la speranza di un possibile futuro che offriva…
La cosa che riesce sempre a stupirmi di questa autrice è la sua capacità di tenere il lettore avvinto alla storia, anche in libri corposi come questo. Difficile offrire il giusto grado di tensione che renda il racconto interessante senza annoiare il lettore, ma lei ogni volta ci riesce perfettamente, anche in quei momenti del libro dove in realtà non stanno succedendo cose rilevanti si è costantemente tesi al voler andare avanti, al volere sapere di più. Questi libri rappresentano una dipendenza, legale, di cui abuserei ancora e ancora, per questo è così difficile attendere le prossime uscite e a questo punto sinceramente non so più nemmeno io cosa aspetto di più: se il proseguo della storia tra Nyktos e Sera o quello tra Poppy e Casteell.
L’autrice tramite il personaggio di Sera introduce un argomento molto particolare (che viene citato anche nei ringraziamenti finali) un momento in cui la protagonista svela una parte di se davvero importante e che introduce un momento di riflessione che va oltre il narrato. Perché proprio come Sera, ci sono o saranno momenti nella vita in cui vedremo solo un buio senza soluzione, in cui sarebbe fin troppo facile affondare, ma proprio come lei dovremo comunque trovare la forza sia di ammettere la nostra debolezza e se necessario imparare a chiedere aiuto.
Poi, mentre lo guardavo, mi balenò alla mente un pensiero: forse anche lui si era sentito solo come me, ma per un tempo molto più lungo. E ora, d’improvviso, nessuno di noi due era più costretto a sentirsi così.
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