Si dice che quando si muore la vita scorra davanti negli ultimi istanti. Quando la sua moto va contro un albero, però, ciò che appare è un carro. Ade, dio degli inferi, giunge per reclamare suo figlio.
Alexis ha una seconda possibilità, perché ha una missione da compiere.
Salvare il mondo e l’umanità da una minaccia oscura e millenaria. Dovrà cambiare, dovrà accettare la sua nuova natura e dovrà farlo in compagnia di una Ninfa dei boschi, Phoebe.
Temimi come temi la morte.
Alexis è un semidio e la salvezza del genere umano dipende da lui.
Cari Magnetici nei giorni scorsi ho letto per voi il secondo volume della serie Gods Legacy, ambientato sempre nella prestigiosa università Cornell a Ithaca stavolta conosciamo Alexis Damon Ewing campione di karate, ma più ancora semidio figlio di Ares. Come Ravic anche lui ignora la sua “origine” divina: perduta la madre in giovane età e non avendo mai conosciuto l’identità del padre viene cresciuto dal nonno.
Lo scopo principale della vita di Alexis è vincere: nello sport in primis, ma anche nello studio, sa di essere un vincente, sa che la vita gli ha dato in mano tutte le carte giuste: bellezza, potere, soldi e lui non ha remore nell’impiegare ogni mezzo per trionfare.
Ci guardiamo per istanti interminabili, occhi negli occhi, ed è come se ci conoscessimo da anni, come se avessimo condiviso un’intera vita. È esile ma qualcosa mi dice che abbia un’eccezionale forza interiore, capace di farsi carico di grandi responsabilità. Contrariamente a me, direi, che, come unica responsabilità, ho quella di decidere cosa fare nel weekend. La guardo, ancora e ancora, perché non riesco a farne a meno, perché guardarla mi dà serenità. E non dovrebbe piacermi una ragazza tanto semplice, abituato come sono a bombe sexy tutte botox, sesso e biancheria trasparente. Eppure, c’è qualcosa in lei che non capisco, guardare nei suoi occhi è come tornare a casa.
Phoebe è una ninfa dei boschi, la missione affidatale da Afrodite è di guidare il giovane semidio nella sua missione: impedire che i cancelli della prigione vengano spalancati e gli sterminatori fatti fuggire nel mondo umano. Alexis è il guardiano, come per gli altri semidei a lui è affidato il compito di sigillare per sempre la prigione, in modo che mai più possa essere aperta.
Come posso trasformare in un eroe che si batte per il bene del mondo un ragazzo che è la quintessenza dell’egoismo, della presunzione e del materialismo? Sarebbe più semplice svaligiare Fort Knox. Si è meravigliato del fatto che io non lo conosca. Fa bene, perché io lo conosco benissimo, più o meno come tutta Ithaca, dentro e fuori le mura della Cornell. Lui è il più irresistibile demonio che esista in tutto l’emisfero occidentale. Di sicuro il più desiderato. E lo sa benissimo. Bello, intelligente, dotato, sfrontato, spavaldo, vanesio, arrogante, ricchissimo, egoista ed egocentrico. Una donna può sperare di essere notata da lui solo se è una bomba sexy, desiderata da ogni altro uomo sulla Terra e disponibile. Perché Alexis Ewing vuole solo quello che piace agli altri per il semplice gusto di portarglielo via.
Phoebe ha ricevuto l’ordine di guidarlo e anche quello di non innamorarsi di lui, pena una vita di sofferenza eterna, essendo lei un essere immortale.
Afrodite non mi ha parlato di lui abbastanza a fondo e io mi aspettavo altro. O forse sono io che non voglio ricordare quel che mi ha detto. Non potrò averlo perché la mia missione dovrà compiersi e poi non so cosa sarà di me. E comunque uno come lui non vorrebbe mai davvero una come me; non sono abbastanza per lui - ma non importa. Io ho un compito che porterò a termine anche se ancora non so come.
Anche in questo secondo libro, come accaduto per il primo, è evidente lo sforzo fatto nella cura dei dettagli relativi ai riferimenti mitologici, le storie degli eroi classici greci sono abbastanza note anche a chi conosce poco la materia e hanno sempre affascinato. Le vicende di ninfe, dei ed eroi sono ormai entrate nel nostro quotidiano. Ho trovato interessante l’idea di associare Alexis ad una disciplina sportiva come il karate, da un eroe greco ti aspetteresti spade, lance e scudi, lui invece, combatte utilizzando una disciplina che apparentemente con la Grecia non c’entra nulla, ma nel rigore delle arti marziali, nello scontro fisico che esse impongono non mediato da armi o armature, un po’ ritrovo traccia del pancrazio greco.
Il tema dominante della serie è sempre la salvezza del mondo, ma anche la salvezza del singolo perché nella loro missione questi semidei trascendono la loro forma precedente per assurgere al ruolo di eroi e in questo vengono sempre affiancati da personaggi femminili che hanno una influenza positiva su di loro, che li accompagnano nella loro transizione, che sia fisica o mentale.
La salvezza, la conoscenza di sé passa sempre per un sacrificio compiuto dall’eroe, che poi, come nella migliore tradizione della mitologia, viene sempre ricompensato dagli dei. Per Alexis credo che la vera ricompensa sia la conoscenza di sé, la capacità di distinguere cosa conta davvero, questo lo renderà un semidio invincibile e un uomo migliore.
Non conoscevo questa scrittrice, ma ho apprezzato la sua scrittura, bella la narrazione in doppio pov che resta sempre la mia preferita, forse quello che mi sarebbe piaciuto sarebbe stato una maggior interazione con altri personaggi della serie, ma probabilmente questo avrebbe svelato troppo sui prossimi protagonisti, quindi, forse succederà nei prossimi volumi.
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