La famiglia Rigby ha piantato i semi per il proprio successo. Da immigrati scozzesi a possessori di terre il passo è stato breve. Jackson "Jake" e Jason "Jaz", i figli maggiori gemelli, sono entrambi legati a Eleanor "Nora", figlia unica nonché ereditiera designata del borghese e borioso vicino di terre Thompson-Wallace.
Ciò che unisce i tre ragazzi è un rapporto all'apparenza ovvio, ma che cela svariati segreti e compromessi.
Un avvenimento drammatico coinvolgerà sia i Rigby sia i Thompson-Wallace e cambierà la vita di tutti loro.
A
seguito dell'arresto di Jaz, Jake deciderà quindi di offrirsi
volontario nella US Army per poter salvare ciò che gli resta
d'importante nella vita, nello specifico la sorella minore Jessica e
l'amata amica Nora.
Quando arriverà in Vietnam, però, niente sarà più come prima.
La
guerra, il dolore, i rimorsi, le scelte sbagliate e un destino che pare
già scritto accompagneranno ogni singolo componente della famiglia
Rigby nel corso delle loro vite, e la fine chiederà a ognuno di loro il
saldo di un conto che, in un modo o nell'altro, andrà prima o poi
pagato.
CONTENT WARNING:
Si consiglia la lettura a un pubblico adulto, maturo e consapevole. Il
romanzo include scene esplicite di violenza, abusi, morte.
Dobbiamo tutto ai nostri compianti genitori, hanno fatto così tanto per tutti noi, eppure ancor oggi mi chiedo se sia giusto sacrificare sé stessi e i proprio sogni per portare a termine quelli altrui. È giusto sentirsi sempre in obbligo nei confronti dell’amore che, in modo naturale, due genitori dovrebbero provare per i propri figli? È giusto mettere da parte le ambizioni e le capacità, i desideri e le attitudini, solo per compiacere ciò che chi ci ha generato crede di vedere in noi? È giusto che siano padre e madre a tracciar le linee della strada per il futuro dei figli?
***
Nora aveva sempre sognato l’amore romantico, i baci sospesi, i respiri spezzati dal desiderio. Ne aveva letto a lungo e in Jason aveva sperato di trovare quel briciolo di benessere che credeva di meritarsi. Se lo meritavano entrambi, dopotutto. Quando lui le sfiorava il viso, tutto diventava accettabile. Quando lui le stringeva le mani, il resto del mondo smetteva di esistere. Ma a toglierle tutto era stato lo stesso ragazzo che aveva così tanto non solo amato ma anche voluto. Proprio Jason Rigby, dopo averle sconquassato il cuore, le aveva anche rubato e violato l’anima.
***
Noi Rigby ci portiamo dietro un fardello dal peso indescrivibile e in ogni solco che abbiamo lasciato sulla terra c’è la sofferenza.
Ma Jackson Joseph è solo un bambino. JJ è un puro.
Lascialo crescere nell’illusione che sua madre fosse perfetta, che suo padre sia stato un eroe. Permettigli di essere un Rigby senza reggerne il peso che, fra fatica e stenti, abbiamo sopportato noi.
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