Rose Cassidy non vive, si limita a esistere. Lasciarsi intorpidire dal dolore e dalla paura è l’unico modo che ha per sopravvivere alle crudeli leggi che hanno sempre governato la sua vita. E così quando per un mortale gioco di potere viene ceduta come ostaggio al famigerato Danny Black, sente che è solo l’ennesima sfida da sopportare, l’ennesima prova da superare.
Ha sentito parlare dell’uomo soprannominato l’Inglese per il suo forte accento. È insensibile, spietato. Nessuna delle voci che girano su di lui l’aveva messa però al corrente della sua bellezza oscura e magnetica. Quando incontra i suoi occhi, Rose sente che quel pericoloso criminale riesce a vedere oltre la sua maschera, a sciogliere un po’ del ghiaccio che le ha ricoperto il cuore. Ma ogni ombra di desiderio potrebbe rappresentare la sua fine, e mettere a rischio l’ultima – l’unica – cosa a cui Rose tiene davvero. A che gioco sta giocando Danny Black? E perché non riesce a sentirsi in pericolo quando lui le è vicino?
Il dolore.
Danny Black ha imparato fin da piccolissimo cosa sia; e ha anche imparato a nasconderlo. Ma il gelo, la fame, la violenza della sua vita sono stati cancellati da quell’uomo vestito di bianco, quello che è diventato il suo padre vero e che adesso sta morendo.
«Ma noi siamo così. Lo siamo sempre stati. Lui con il suo amorevole pugno di ferro, e io che lo accetto. Ogni singola cosa che quest’uomo ha fatto per me l’ha fatta perché mi vuole bene. È l’unica persona in questo ....... mondo che me ne abbia mai voluto.»
Non fa prigionieri Danny Black, non ha debolezze e neanche ne riceve: è l’”Assassino dalla Faccia d’Angelo”, perché i suoi abbracci sono mortali.
Nessuna reazione, neanche quando quella che lui ha sequestrato come merce di scambio con un politico corrotto, quella Rose vestita come una poco di buono, gli tira uno schiaffo.
«Ho già conosciuto qualcuno come lei, prima. Me.»
Nel suo mondo le donne rendono gli uomini dei bersagli facili, ma con quella donna così simile a lui, Danny non solo prende, ma attende, perché lui sa che potrebbe diventare la sua rovina.
Rose è senza emozioni come lui, violata e prigioniera da sempre, nasconde nel fondo della sua anima quei piccoli momenti che vive guardando quelle foto (e non possiamo dire di più!).
La rabbia, il dolore, la perdita di se stessi in quel mondo fatto di violenza assoluta, li porteranno a scoprire sentimenti non perduti, ma nuovi perché quella debolezza dovuta alle nuove emozioni li faranno diventare ancora più forti e determinati.
«”Tu sei mia. Ecco chi sei, Rose Lillian Cassidy”, dice a bassa voce, con sincera convinzione. “Tu sei senza paura. L’unica cosa di cui abbiamo paura è l’uno dell’altra”.
……..
”Le tue cicatrici sono le mie. E le mie cicatrici sono le tue.”.»
L’autrice, nota in Italia per un’altra trilogia di successo, debutta così nel mondo dei mafia-romance caratterizzando i suoi personaggi a tutto tondo nella negatività, e inserendo elementi di novità come i PLOT e le parti tipicamente “crime”. Lo stile è fluido e scorrevole, le parti “hot” tra i protagonisti ben oltre la metà del libro, ben calibrate sull’ambientazione della storia e lo sviluppo dei sentimenti tra i due.
Una lettura comunque forte, decisa, che non trova un vero e proprio finale, e di cui speriamo di leggere presto tutti i volumi della serie.
Nessun commento:
Posta un commento