Molly Juliet Prince è, e per sempre sarà, casa mia.
Romeo Prince è un ragazzo dalle mille sfaccettature.
È un quarterback pieno di talento, destinato a un futuro costellato di successi.
È l'unico erede di una dinastia petrolifera.
È un bambino mai desiderato, vittima di abusi verbali e fisici, se non è sufficientemente bravo nello sport o delude le aspettative estreme dei suoi genitori.
Un giovane uomo colmo di rabbia, incapace di sfogarla se non tirando pugni fino a spaccarsi le nocche.
Un seduttore, ai cui piedi si gettano innumerevoli ragazze.
Romeo è un ragazzo a cui nessuno ha mai mostrato cosa voglia dire amare ed essere amato incondizionatamente.
L'incontro con Molly Shakespeare, giovane dottoranda in Filosofia trasferitasi in Alabama dalla lontana Inghilterra, trasforma Rome in un'altra, sorprendente, versione di sé: come
colpito da una rivelazione, Rome resta stregato da Molly fino a innamorarsene in modo totalizzante, disperato. Di
un amore degno del nome che lui porta, e finalmente, libero dalle ombre della violenza.
Come in ogni tragedia che si rispetti, le persone intorno a Molly e Rome hanno sancito fin dall’inizio che la loro
storia è destinata a una fine dolorosa, poiché sentimenti così potenti non possono essere autentici. Raggiungere il
lieto fine sarà un viaggio travagliato e tumultuoso, e Romeo è qui per mettersi a nudo e raccontarcelo. Con tutto il
suo dolore. E tutto il suo immenso amore.
«Quindi ti chiami Romeo, eh?» Si decise a chiedermi dopo svariati minuti di silenzio. Io mi paralizzai. «Mi chiamo Rome» puntualizzai immediatamente. Ero “Rome” per tutti all’infuori dei miei genitori, e odiavo che mi si ricordasse che mi era stato dato il nome di uno ....... senza palle che beveva veleno.
Cari Magnetici, se Sweet Home vi ha fatto impazzire, con questo secondo libro stramazzerete proprio.
Preparatevi ad entrare nella mente e nel cuore di Romeo e a rivivere con i suoi occhi la sua storia con Molly.
Non fatevi ingannare dal fatto che già conoscete i fatti, questo libro sarà un nuovo colpo al cuore.
Ero bravo a football. Ero veramente bravo in qualcosa. Forse non ero il figlio perfetto, o il ragazzino più educato del mondo, ma questo provava che non ero un fallimento totale, come invece sosteneva sempre mamma. Avevo trovato qualcosa in cui ero abile e, a giudicare dalla reazione del coach, più della media.
Romeo Prince è un figlio non voluto, un bambino maltrattato, umiliato per una origine di cui non ha colpa. Sebbene sia l’erede della famiglia più in vista di Tuscaloosa la sua infanzia è stata a dir poco orrenda, e la sua adolescenza forse persino peggio. Romeo non desidera nulla del futuro che suo padre ha pianificato per lui, non vuole la sua società, non vuole i soldi e nemmeno la donna che sua madre sta pianificando da sempre di fargli sposare. Tutto quello che vuole è giocare a football, sfruttare il suo grande talento per arrivare ai draft ed essere selezionato come quarterback nella NFL.
<<Hai mai avuto una di quelle giornate in cui diventa tutto un vero e proprio incubo?>> Domandò stancamente.
Inglese. Non inglese come la regina, però. Il suo accento aveva una cadenza che non riuscii a identificare. Cristo santo, se era sexy. «A dir la verità, ne sto avendo una proprio adesso.» Il suo sguardo teso si addolcì e lei sospirò. «Siamo in due allora.» Le sue labbra piene si incresparono in un sorriso. Il mio cuore fece qualcosa che non aveva mai fatto prima. Provò qualcosa. Provò qualcosa di… indescrivibile. Ciascuno dei battiti successivi mi sembrò più rumoroso e pesante che mai, e cominciai a dare di matto.
E poi fu Molly… nella sua vita, nel suo letto e nel cuore che non pensava di avere più, suscita in lui un sentimento che non sapeva di poter provare. Vedere con gli occhi di Romeo il loro primo incontro, leggere dei sentimenti che da subito vengono mossi in lui da questa ragazza così diversa e particolare è stato molto bello. Se nel primo libro si poteva avere la percezione che questo sentimento fosse nato in maniera troppo precipitosa, con l’aggiunta del pov di lui tutto diventa perfettamente plausibile.
Il maggior dettaglio che viene aggiunto rispetto alla vita passata di Romeo ci consente di comprendere il suo bisogno di essere amato, il suo desiderio di essere importante per qualcuno, di avere su di sé quell’interesse e quell’affetto che la sua famiglia gli ha sempre negato. I due ragazzi sono accumunati dalla solitudine delle loro vite causata per Molly dalla perdita di tutta la sua famiglia e per Romeo dalla mancanza di amore dei suoi genitori. Ognuno di loro compensa il bisogno dell’altro, riempie vuoti che nemmeno sapevano di avere e colma il loro desiderio di amore.
Lei mi ascoltava, mi confortava, mi calmava. Chi non sarebbe morto dalla voglia di avere un legame del genere sempre a portata di mano? Molly mi faceva sentire bene con me stesso. Gesù santissimo, mi aveva ridato il sorriso, e il fatto che lei stessa avesse dovuto affrontare una vita piena di difficoltà mi dava speranza, speranza che anch’io sarei riuscito a superare le avversità… un giorno… magari con il suo aiuto. .......! Molly valeva tutti i messaggi di ....., tutti gli insulti violenti, tutte le botte a cui sarei andato incontro.
Ho affrontato la lettura di questo libro con maggiore tranquillità, confortata dal fatto che già ne conoscevo l’epilogo, questo mi ha permesso di concentrarmi maggiormente sui personaggi, sui loro sentimenti, sulle loro storie presenti e passate. Questi due libri sono pensati per essere complementari e funzionano molto bene insieme, il secondo scende più nel dettaglio della vita di Romeo prima di Molly e questo poi è utile per comprendere alcuni suoi comportamenti e reazioni soprattutto nei confronti dei due genitori.
Viene ampliato maggiormente il tema degli abusi e della violenza e delle conseguenze che esse possono avere. Si viene spinti alla riflessione rispetto alla reazione delle vittime che possono, come Romeo, affrancarsi da queste violenze oppure più tragicamente rimanerne per sempre vittime.
A Molly non importava un ..... dei miei soldi, non sapeva un tubo di football e sembrava non badare al circo mediatico neanche dopo avermi visto giocare. Non gliene fregava un accidente delle sue condizioni sociali, non era interessata alla popolarità; ragionava con la sua testa e aveva i suoi obiettivi, per i quali non avrei potuto fornirle alcun vantaggio. C’era una sola conclusione possibile, ma non avevo il coraggio di crederci.
Ho amato come questo libro si spinga oltre l’epilogo della storia precedente dandoci una visione più ampia del destino dei protagonisti anche a distanza di molti anni, questo ha dato alla mia lettura un senso di compiuto che forse mi mancava nel primo libro.
Alzai lo sguardo sulle colonne di pietra, sulla luce fioca proveniente dalla sua stanza, e scossi la testa con assoluta incredulità. Romeo sotto il balcone di Giulietta, ..... ..... … Che. Mi. Prendesse. Un. Colpo.
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