Per il sergente tecnico Landon Russo, determinazione non è soltanto una parola, bensì uno stile di vita. L’essersi arruolato nell’aeronautica militare americana gli ha permesso di dimostrare non solo il suo valore, ma anche tutto ciò in cui crede. Eppure, un semplice passo falso riesce a cambiare tutto il suo futuro.
Quando Robert e Landon si incontrano, non sono che due esseri umani che cercano disperatamente di riprendere il controllo delle loro vite. Ben presto, però, si renderanno conto che il destino ha altri piani in serbo. Ma i loro cuori saranno in grado di correre il rischio che potrebbe condurli a vivere felici e contenti... per sempre?
Non si parlava di suo padre, Avery Adams, considerato un grande patriota del loro Paese, o del suo papà, Kane Adams, scomparso poco dopo la morte dell’amato compagno. In quel modo Robert non doveva ascoltare tutte quelle assurde teorie sulle anime gemelle, su come l’amore perfetto e il legame profondo dei suoi genitori non si fosse spezzato neanche con la morte. Al lrmc, Robert era soltanto un uomo che si immergeva nel proprio lavoro.
È in Germania che si apre il secondo volume della serie “Always and Forever”, precisamente presso l’ospedale militare Landstuhl Regional Medical Center. Gli Stati Uniti sono lontani e quel paese straniero, che lo ospita per dargli la possibilità di fuggire al caos e al dolore della propria mente, è un segno del destino nella vita di Robert Adams. Lo abbiamo già conosciuto nel primo volume, insieme alla gemella Autumn, figlio di quella coppia bellissima formata da Avery e Kane, protagonisti di una delle storie più toccanti che abbia letto di questo genere. Non so voi, amici Magnetici, ma sembra che io abbia la tendenza a leggere M/M Romance che mi portano inevitabilmente alle lacrime e il primo romanzo ha solo consolidato questa tesi. Eppure anche il secondo è permeato dalla presenza dei genitori, non solo per il grande successo che hanno perseguito e ottenuto nella vita, ma soprattutto perché sono stati per Robert e sua sorella, oltre che per milioni di persone in quanto personaggi pubblici, una prova tangibile dell’esistenza del vero amore, quello che ti fa trovare la tua anima gemella e ti permette anche, in casi fortunati, di poterci trascorrere la vita accanto.
Robert è a un punto di svolta; cardiochirurgo di fama mondiale, celebre per essere parte del magico mondo degli Adams, è bellissimo, ma solo. Corre di notte per chilometri, dopo una giornata massacrante in corsia, per alleggerire il peso dell’ineluttabilità che sente nel petto e nel cuore. Morti i genitori, e nonostante il legame strettissimo con Autumn, vive una profonda crisi, personale e lavorativa; ha perso i suoi fari, il centro rappresentato da coloro che ha amato e ammirato più di ogni altra persona, ed è dunque allo sbando. Fuggito letteralmente in Europa per cercare un po’ di pace, trova qualcuno che non avrebbe mai pensato di incontrare di nuovo. Quel ferito sul letto d’ospedale, un militare della Air Force che ha festeggiato con un volo concluso male la sua promozione, ingessato e dolorante, ha un nome che non gli ricorda niente, Landon Russo, ma una storia tutta da scoprire. Insieme iniziano a trascorrere alcune ore leggendo il “Trono di Spade”, finendo per aprirsi su molti aspetti delle loro vite e del loro passato; agli antipodi in tutto, in questo nuovo cameratismo entrambi trovano un senso. Se Landon è intimorito perché sa benissimo chi ha di fronte e conosce l’importanza del lavoro del Vicepresidente Adams, dall’altro Robert non ha remore ad aprirsi e raccontare episodi che per Landon, da sempre ammiratore della sua famiglia, sono gioielli inaspettati. Per tutto il libro si sentirà sempre inadatto nei confronti di Robert, ma la sua determinazione e al contempo la consapevolezza di aver trovato il proprio pezzo mancante, saranno una delle colonne portanti di un rapporto che, nato da un’amicizia, scivolerà ben presto in un sentimento più profondo.
L’uomo era circondato da un’aura di tristezza. Se Landon avesse potuto aiutarlo, ci avrebbe provato. Il suo cervello lo prese in giro, non ancora abbastanza annebbiato per essere d’accordo con il cuore. Cosa poteva offrire uno zoticone come lui a un uomo colto e di successo come il dottor Adams?
Landon tocca tasti che nemmeno chi è più vicino a Robert è riuscito a sfiorare; lo fa con cautela, come se davanti avesse un leone in gabbia, che adesso si interroga sulla vita e le sue sfumature come mai prima. Perché se è vero che, in quanto medico e uomo di scienza, Robert è assuefatto alla logica consequenzialità degli avvenimenti, è altrettanto vero che è partito per la Germania a causa di un “segno” e, sempre per inseguire quelle piume che trova nei posti più impensabili, inizia a mettere in crisi il proprio bagaglio di convinzioni. Landon incrocia la sua strada proprio in questo momento di estrema fragilità, causata da una curiosità tutta nuova che sposta il mondo dal consueto e consolidato asse.
Tuttavia, nella vita doveva esserci molto di più della sola esattezza della scienza. Un qualcosa di metafisico che gli richiedeva di sospendere il suo incessante bisogno di fatti. Non era un concetto facile per lui, ma il pensiero che ci fosse qualcosa di più lo aiutava a elaborare quel peso che lo stava soffocando.
Nel suo petto inizia a infuriare una battaglia di cui sa i suoi genitori sarebbero stati molto fieri e noi lettori combattiamo con lui. Il suo cuore desiderava poter credere in qualcosa che il suo intelletto gli diceva che non poteva esistere. Nello scontro che si genera tra i Titani ragione e sentimento, Landon è spettatore rispettoso e cosciente, pronto a offrire il proprio sostegno in modo incondizionato. Le dinamiche tra i due, soprattutto dopo essersi salutati, scorrono più veloci al momento del rientro negli Stati Uniti. Separati anche se in qualche modo vicini, i loro tormenti sono abbastanza pressanti e non li aiutano a esporsi l’uno con l’altro per molto tempo. Le loro modalità sono nettamente diverse da quelle della coppia precedente; Kane e Avery sono stati molto più immediati del figlio nel riconoscere il valore e l’attaccamento reciproci, bruciando tutte le tappe socialmente accettabili quando una coppia si conosce e si forma. Hanno avuto tutto e molto presto, mentre sia Robert che Landon sono soffocati da un flusso di coscienza continuo che li frena, timorosi di aprire il proprio cuore.
«Sono fiero di te, Robert, e non avrei potuto desiderare un figlio migliore. Somigli moltissimo al tuo papà, sempre così serio. Rilassati, sii aperto a ciò che la vita ha da offrirti, non smarrirti nella scienza delle cose. Va bene inseguire le piume al vento, figliolo, ma ricorda… Non basta avere le piume. Devi anche avere il coraggio di volare.»
E cosa c’è di meglio se non volare con un pilota che ha donato nuova vita ai nostri occhi? Nulla, e Robert lo sa, memore che le parole del padre sono un punto fermo per l’esistenza che ha deciso di intraprendere. Nonostante le loro vite e i loro impegni li portino a essere spesso lontani, riescono a costruire un mondo solo loro, lontano dal rumore, dove al tempo stesso però danno forma ai sogni. Perché sarà proprio a causa di questo amore che entrambi riusciranno a trovare la certezza della propria strada, anche professionale. E se i personaggi principali tenderebbero a rinchiudersi in una “bolla”, i secondari non mancano però di essere perfetti, a partire da Autumn, passando per nonna Kennedy e arrivando alla memoria cristallina e presente di Kane e Avery. Tutti si muovono come danzando su uno spazio temporale disgiunto; da un lato il presente, dove questi due uomini mettono in gioco se stessi e tutto quello che hanno conosciuto inseguendo un segno che poi è un sogno. Dall’altro, le voci di Kane e Avery si accavallano, mostrando sprazzi di quel rapporto che abbiamo tanto amato nel primo volume, facendo sì che le pagine scorrano veloci, costruendo ancora una volta un bellissimo quadro d’insieme. Non è accettabile che coloro che sono destinati a stare insieme alla fine vivano separati, perché vi sarà sempre qualcosa che li ricondurrà l’uno nella vita dell’altro; i progetti che portano avanti e gli Stati che li dividono a causa dell’impegno con l’Air Force potrebbero essere un deterrente per chiunque, ma non per loro. Credo questo sia il messaggio più bello che il libro voglia trasmettere. Non importa quanti chilometri o quanto tempo passi; le anime gemelle, se sono davvero tali, prima o poi si ritrovano e riescono a spazzare via tutta la tristezza del mondo fino allora conosciuta, in un dare e avere costante come la danza di una piuma che scivola lieve sul pavimento.
«A volte basta credere che ci sia di più. Permette la possibilità, proprio come è successo con Landon.»
Nessun commento:
Posta un commento