Peccatrice. Santa. Sperduta. Ritrovata.
Non è mai stata mia intenzione lasciare viva il Blackwood Institute. Invece, ho trovato una nuova famiglia. Una ragione di vita. Una speranza. Un senso di appartenenza. L’accettazione. L’amore.
Siamo scampati alla morte per un soffio.
Ora inizia la vera lotta per la sopravvivenza.
In un mondo di false alleanze, corruzione e violenza, la Incendia Corporation vuole ridurci al silenzio. Siamo sopravvissuti alla malattia nel cuore della loro perversa meraviglia della medicina. La nostra verità è l’unica cosa che ci resta, ma il mondo non vuole starla a sentire.
Siamo solo sei criminali squilibrati e in fuga.
Quando la tragedia colpisce il nucleo della nostra famiglia, dobbiamo stringere nuove alleanze e sfidare la crudeltà di un mondo indifferente. I nemici si stanno radunando per assistere alla nostra distruzione, ma la minaccia più grande proviene ancora dall'interno.
C'è un mostro malvagio sepolto dentro di me, che sta lottando per assumere il controllo. Il paziente Otto mi ha tenuta in vita nell'oscurità, ma Brooklyn West vuole un futuro. E sono due aspetti che non possono coesistere senza implodere. Plasmare un nuovo percorso mi costerà tutto, incluse le persone che amo.
Nella morte e nel sangue, troveremo il nostro lieto fine.
Il gioco è quasi finito.
Scacco matto, figli di pu***na.
Mentre il dolore è temporaneo, la famiglia è per sempre. Qualunque cosa accada, bruceremo tra le fiamme... insieme.
Ultimo capitolo di questa trilogia: abbiamo lasciato Brooklyn e la sua ricostituita “famiglia” in fuga.
Dopo l’evasione da Blackwood sono braccati ovunque da Incendia che mira a trovarli ed eliminarli prima che la loro presenza denunci al mondo le atrocità compiute nel nome della scienza.
Oltre a combattere nemici esterni ognuno dei ragazzi ha i suoi demoni da sconfiggere, le torture perpetrate su di loro li fanno dubitare persino di loro stessi. In particolare Brooklyn e Sette devono riemergere dagli abissi di dannazione in cui sono stati precipitati allo scopo di renderle perfette macchine per uccidere.
“Come potete amare una persona come me?” sussurra lei. “Ho fatto del male a così tante persone.” Hudson le prende la mano libera. “Sei stata la prima a trattare Eli come un essere umano. Hai salvato Phoenix quando ha perso la sua sobrietà l’anno scorso.” “Mi hai riportato mio fratello e mi hai mostrato come sopravvivere dopo quello che... quello che mio padre mi ha fatto fare.” Rabbrividisco al ricordo. “Non mi hai permesso di respingerti, per nessun motivo al mondo.” “Mi hai perdonato per il gesto più malvagio e disgustoso che una persona possa mai fare a qualcuno che ama,” aggiunge Hudson con vergogna. “Nonostante tutto, hai scelto di darci un futuro. Insieme.”
Affiancati da inaspettati alleati dovranno ancora soffrire e lottare per riuscire a guadagnare la libertà a cui tanto aspirano, e soprattutto trovare il modo di svelare al mondo le nefandezze compiute dall’associazione. L’imperativo è abbattere chi ha fatto loro del male o morire nel tentativo.
Le difficoltà hanno forgiato i legami che li uniscono in una famiglia, che per quanto disfunzionale e strana possa sembrare è perfetta per accogliere ognuno di loro.
“Sogni mai il futuro?” mormora, stringendo le sue esili braccia intorno a me. “Potremmo avere una vita dopo Blackwood. Là fuori, nel mondo reale.” Le sistemo i capelli baciati dal sole dietro l’orecchio. “Voglio vederti andar via da qui e stare finalmente meglio. Potremmo fare qualsiasi cosa... essere chiunque. Vivere lontano da questa follia come una vera famiglia.” “Tutti noi?” “Ti amiamo,” rispondo semplicemente. “Il tuo futuro è il nostro futuro.”
Parliamo di una trilogia, ma questo è il racconto di un viaggio dentro la mente dei protagonisti, che all’inizio sono pezzi scollati e infranti, ma che poi nel corso del racconto acquistano una loro voce, una crescita che pur a volte assecondandone la follia e le manie, li porta a rendersi infine parte di un insieme. È evidente in tutti i libri il percorso di crescita dei personaggi, soprattutto di Brooklyn che è il catalizzatore della storia: da lei dipendono i legami che si creano tra gli altri membri del gruppo, avrà il potere di tenerli insieme, vincendo ogni resistenza oppure di portali con lei alla distruzione.
“Noi ti capiamo. È sufficiente. Noi abbiamo te e tu hai noi in cambio. Nessuno di noi vuole vivere senza questa famiglia. Ci siamo tutti persi e questo... questo è ciò che si prova quando ci si ritrova.
Non è sicuramente un libro per tutti, è un dark romance che si addentra nei recessi più oscuri della mente umana, che promuove un rapporto germogliato dal seme della violenza, così tragicamente bello da convincerti in alcuni punti che anche nella follia sia possibile trovare la bellezza. Questo funziona nei libri, e dentro essi deve necessariamente restare, pertanto consiglio sicuramente questo libro, ma solo a chi è capace o ha la maturità per discernere le due cose.
Dolore e piacere. Malattia e sanità mentale. Amore e ossessione. Niente nella nostra unione è così facilmente classificabile. Siamo fatti di estremi che sfidano i confini che nessuna persona normale oserebbe valicare.
Attendevo il finale per capire come l’autrice avrebbe gestito questi personaggi, ovviamente la conclusione doveva essere proporzionale allo spessore che questi avevano acquistato nella storia, e trovo equa la soluzione che ha trovato, che sicuramente accontenta il lettore, ma che comunque, lo si comprende, passa necessariamente per una sorta di espiazione. Un finale diverso sarebbe stato troppo duro, o al contrario troppo leggero.
Un libro in cui l’empatia verso tutti i protagonisti è immediata e a tratti brutale che saprà sicuramente catturare la vostra attenzione con il suo mix di violenza, oscurità ed erotismo. Quest’ultimo forse potrà essere giudicato eccessivo da qualcuno, mi troverei d’accordo per personaggi diversi, ma non per loro.
Tutto nelle loro vite è caos e violenza, quindi è plausibile che anche questo aspetto venga vissuto e descritto in questo modo.
“Tu mi hai fatto uscire da Blackwood. Io ci terrò fuori da lì.” “Come?” sibilo con voce rotta. Il suo ghigno diventa selvaggio, grondante di una furia violenta. “Li ucciderò tutti, principessa, e ti porterò le loro teste su dei fottuti pali.”
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