martedì 12 settembre 2023

Recensione a "City of Thorns. La città delle spine" di C.N. Crawford


Genere: Fantasy
Editore: Leggereditore
Data d'uscita: 1 Settembre 2023
Pagine: 256
Prezzo: eBook 9,99 - cartaceo 12,26

 
 
 
 

 
Non avrei mai pensato di ritrovarmi a cantare Tanti auguri a me in un sotterraneo. Eppure, quando un demone incredibilmente sexy si imbuca all’happy hour, è proprio quello che succede. È Orion, conosciuto come il Signore del Caos, che mi ha scambiata per la mia sosia demone succuba, e solo assaggiando il mio sangue riesce a rilevare la mia mortalità. Tuttavia, abbiamo un desiderio che ci accomuna: vendicarci. Stringiamo così un patto: fingendomi la succuba Mortana, resterò nella città proibita dei demoni per dare la caccia all’assassino di mia madre, e in cambio aiuterò Orion a ottenere la sua agognata vendetta. C’è solo un problema: lui è il mio sospettato numero uno, aspetto sempre più difficile da tenere a mente durante le sue lezioni di seduzione. A ogni suo tocco rovente mi avvicino sempre più pericolosamente al limite, ma se dovessi cadere vittima del suo incantesimo, un unico destino rimarrebbe ad attendermi: la morte.

Divertente, sexy, frenetico e magicamente diverso dalle altre storie paranormal fino a qui conosciute; City of Thorns: La Città delle Spine è l’inizio di una storia che lascerà il segno.
 
 
 
 
 
 
 

 

Rowan Morgenstern ricorda poco della notte in cui perse sua madre, solo che fu bruciata a morte da un demone con l’effige di una stella luminosa in capo, da allora il suo desiderio è quello di vendicarla.

Per farlo però deve avere accesso alla città delle Spine, una comunità magica situata nei pressi della città di Osborne in Massachussetts. C’è solo un problema: i semplici mortali non sono ammessi, solo quelli che studiano magia alla Belial University, una prestigiosa e molto cara università che lei assolutamente non può permettersi. Sola al mondo si arrangia a vivere in uno scantinato assieme ad altri studenti e frequentando la più economica università di Osborne.

 

A volte si può percepire il pericolo prima di sentirlo, e quello era uno di quei momenti. L’oscurità attraversò il locale, fluttuando su una brezza calda e secca. Rimasi immobile, turbata dal fatto che tutti guardavano nella stessa direzione con un’espressione di orrore. Mi venne la pelle d’oca sulle braccia. Quel calore era innaturale, inquietante. Non volevo voltarmi. Quando finalmente lo feci, il mio stomaco ebbe un sussulto. Lì, sulla porta, c’era un demone con capelli d’argento ultraterreni e occhi come schegge di ghiaccio. Il Signore del Caos? Le sue dimensioni e la sua bellezza mozzafiato mi fecero quasi girare la testa. Maledizione, sembrava un dio.

 

Orion, il demone del Caos, non crede ai suoi occhi quando in un bar si trova improvvisamente davanti Mortana, l’ultima dei Lilu, una succuba sua mortale nemica. È veramente entusiasta di poter finalmente vendicarsi ed ucciderla. Peccato che, con non poco stupore, scoprirà che la creatura che ha davanti e che ha le precise fattezze di Mortana, altro non è che un semplice essere umano, Rowan appunto.

 

Il demone dominava la stanza. I suoi occhi si fissarono su di me. Ogni cellula del mio corpo mi diceva di voltarmi e scappare, di salvarmi prima che fosse troppo tardi. Poteva essere bellissimo, ma quella creatura era pura morte. Mi avrebbe squarciato la gola in un istante.

 

Il patto tra loro è presto stabilito: Orion la porterà entro le mura della città di Spine, dove lei potrà cercare l’assassino della madre, di contro lei si fingerà Mortana per entrare nelle grazie del re dei demoni, Cambriel, e carpire il segreto della sua invincibilità. Un piano molto rischioso che vede lei o riuscire nel suo intento o venire gettata seduta stante in un pozzo di fuoco.

 

Mentalmente, cercai di districare la moralità di quella situazione. Stavo per aiutare un demone a imprigionare un re, ma non sarebbe stato in grado di ucciderlo. E il re aveva ucciso il suo stesso padre... in realtà, si poteva sostenere che stavo facendo la cosa giusta.

 

Rowan sarà un passo più vicino a scoprire quello che desidera, mentre Orion invece avrà la possibilità di portare a compimento la sua bramata vendetta, entrambi però dovranno fare i conti con la piega imprevista e scioccante presa dagli eventi che li farà, forse, rivedere le loro posizioni.

 

«Sembra una follia» disse, interrompendomi, e si passò una mano sulla mascella. «Io prospero nel caos. Mi piace vedere le cose bruciare. Ma questa situazione mi fa sentire qualcosa di diverso, di sconosciuto. Non mi piace» disse con un tono brusco. «Questo mi fa battere il cuore più velocemente, quasi come... come un avvertimento. Come se stesse per accadere qualcosa di brutto.» I miei occhi si spalancarono. «Già. Questa è ansia. Ti senti in ansia per la mia sicurezza o hai paura di essere scoperto?» Abbassò lo sguardo. «Non essere ridicola. Sono un letale demone del caos, un demone che ha quattrocento anni, dotato di poteri divini. Non temo nulla.» «Non sono più sicura di crederti, Orion.» Forse non conosco la magia, ma conosco l’ansia.

 

Bella l’ambientazione creata dalla autrice, una sorta di gotha demoniaco che vive segregato nel suo mondo precluso agli umani, demoni che sono veramente tali e non esitano a uccidere a sangue freddo esasperando nel loro comportamento ogni caratteristica negativa dell’animo umano: invidia, gelosia, furia e molto altro.

Orion è sicuramente un personaggio interessante, ancora sappiamo molto poco, ma siamo sicuramente invogliati a conoscere maggiori dettagli: il suo passato ad esempio e il rapporto con Mortana che lo ha portato a bramare un così forte desiderio di vendetta.

Il personaggio meglio riuscito a mio giudizio è Rowan: al momento è appena all’inzio della sua evoluzione, da debole e insicura umana ad una nuova sé stessa assolutamente imprevista e magnifica.

Un libro piacevole e ben scritto che ci lascia con alcuni plot twist finali, forse qualcuno abbastanza prevedibile, ma che invogliano a continuare la lettura della serie.

 

Vae victis. Aspettatevi un trattamento brutale da parte dei vincitori. Un altro monito che mi ricordò che non potevo cadere nelle mani del nemico. Sollevai il mio bicchiere di vino, sorridendo, e ripetei: «Vae victis.»



 

 
 
 
 
 
Grazie alla CE per averci fornito l'eBook
 
 
 
 
 

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