Recensione a "La guerra delle due regine" di Jennifer L. Armentrout

 

Genere: Fantasy

Editore: HarperCollins Italia

Data d'uscita: 29 Agosto 2023

Pagine: 816

Prezzo: eBook 9,99 - cartaceo 17,00

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NATO DALLA DISPERAZIONE DELLE CORONE D’ORO…

Casteel Da’Neer ha provato sulla sua stessa pelle quanto la Regina di Sangue sia astuta e crudele, ma nessuno, nemmeno lui, avrebbe mai potuto prevedere fino a che punto si è spinta: ciò che ha fatto è a dir poco inimmaginabile.

E DALLA CARNE MORTALE…

Niente impedirà a Poppy di liberare il suo Re e distruggere tutto ciò che la Corona di Sangue rappresenta. Con la forza del Primordiale della Vita a guardarle le spalle e l’aiuto dei Wolven, dovrà convincere i generali di Atlantia a combattere la guerra a modo suo… perché a questo punto nessun’altra opzione è possibile se vuole costruire un futuro di pace per entrambi i regni.

UN POTERE PRIMORDIALE RISORGE…

Insieme, Poppy e Casteel devono abbracciare tradizioni vecchie e nuove per salvaguardare i loro cari e proteggere gli indifesi. Ma la guerra è solo l’inizio. Gli antichi poteri primordiali si sono risvegliati, rivelando l’orrore di ciò che era iniziato secoli prima. E forse, per porre fine a ciò che la Regina di Sangue ha cominciato, Poppy dovrà diventare ciò che è stato profetizzato per lei… e ciò che teme di più.

COME PORTATORE DI MORTE E DISTRUZIONE.

 

 

 

 

 

 

 

"Due cuori. Siamo due cuori. Un'anima sola. Ci ritroveremo. Ci ritroveremo sempre."

 
Cari Magnetici, è sempre difficile scrivere una recensione di un libro che ha superato ogni aspettativa, perché sembra sempre di non rendergli il giusto merito, mi scuso quindi con voi fin da subito. L’autrice non ha sicuramente bisogno di alcuna presentazione, la saga nemmeno visto che, a ragione, è popolarissima.
Inizio col dire che questo libro è sconcertante sia in termini di profondità di scrittura, sia a livello della caratterizzazione dei personaggi e supera a mio parere tutti i libri precedenti della saga.
Personalmente ho dovuto rileggere alcune parti dopo la prima lettura perché la complessità della trama e dei dettagli meritava un approfondimento ulteriore.
Il racconto riprende da dove si era interrotto nel libro precedente, ed è subito un primo colpo al cuore perché il primo Pov è quello del personaggio la cui sorte ci ha più lasciato in ansia.
Il suo racconto della prigionia, la descrizione delle sue condizioni fisiche e mentali già ci fanno tremare e il libro non è nemmeno ancora iniziato.
 

Ma io sarei appartenuto per sempre a Poppy. L’avevo voluta avvicinare, ma era stata lei a trovare me alla Perla Rossa. Avevo progettato di rapirla, ma era stata lei a conquistarmi sull’Alzata di Masadonia. Ero stato pronto a usarla, ma sotto quel salice era stata lei a rendermi suo schiavo senza alcuno sforzo. Ero stato pronto a fare qualsiasi cosa, ma poi lei era diventata il mio tutto quando mi aveva chiesto di restare, quella notte a Nuovo Nido. Mi aveva reclamato. E mi aveva tenuto, anche dopo avere scoperto che cosa ero, chi ero, e che cosa avevo fatto. Mi amava. Un uomo migliore, qualcuno che non avesse sulle mani tanto sangue quanto me, se ne sarebbe andato. L’avrebbe lasciata in modo che si trovasse qualcuno di buono. Che la meritasse. Ma io non ero quel tipo di uomo.
 

Casteel è sempre stato un personaggio magnifico, e lo resta anche qui, dove pur in catene, trova la forza di sfoderare contro i nemici il suo carattere e la sua determinazione. I modi in cui, senza alcun rispetto, si rivolge alla regina di Sangue vi strapperanno qualche sorriso pure nella tragicità della situazione.
Scopriremo quanto la prigionia lo abbia spezzato dentro, soffriremo per le sue insicurezze, ci commuoveremo per la sua incrollabile fiducia nell’amore della sua regina, e nel sostegno dei suoi compagni.
 

«Sono nata con la carne e il fuoco di un dio primordiale nel mio sangue. Non commettete l’errore di fraintendermi: ogni giorno che passa mi sento meno mortale del precedente.» La verità delle mie parole mise radici nel profondo delle mie ossa. Nelle vuote cavità dentro di me. E ogni volta che quelle voragini si ampliavano, mi sentivo… più fredda e più distaccata, meno mortale. E non avevo idea se questo
sarebbe cambiato o aumentato. Se fosse dovuto all’assenza di Casteel e a tutto quello che comportava, o a qualcos’altro. Ma, in quel momento, proprio non mi importava. «Non sono una mortale. Né un’Atlantiana. Io sono una dea» rammentai loro. «E non sceglierò tra i mortali e gli Atlantiani, quando posso scegliere entrambi.»
 

La crescita di Poppy è stata costante in tutti i libri, niente è rimasto della Vergine che conoscevamo, ora è una regina, deve affrontare la separazione dal suo amato, deve lottare contro un nemico che cerca di usarla per i propri scopi di vendetta. Ha un popolo da proteggere, quello di Atlantia e uno da salvare: quello di Solis. Perché lei non vuole essere portatrice di morte e distruzione, ma vuole costruire un mondo nuovo libero da tutte le bugie e le crudeltà degli ascesi. Bellissimo e ancora più intenso il rapporto che instaura con i Wolwen prima e con i Draken poi. Ci saranno momenti di affetto che vi strapperanno più di una lacrima. Per lei non saranno solo alleati, o sudditi o soldati: diventeranno parte della famiglia che non ha mai avuto e che vuole ora disperatamente difendere.

 

L’essenza degli dei emergeva in superficie anche quando non la stavo usando per alleviare il dolore o guarire. Succedeva quando provavo un’emozione troppo forte… quando il dolore e la rabbia mi facevano sentire come se la mia pelle fosse troppo stretta, premendo contro le fragili cuciture che mi tenevano insieme. E io avevo bisogno di rimanere tutta d’un pezzo. Avevo bisogno di mantenere il controllo. Non potevo perderlo. Non quando i Regni di Atlantia e di Solis contavano su di me. Non quando lui aveva bisogno di me.
 

Ho amato l’intero formato dai due personaggi principali: lui che più e più volte si professa indegno di lei, che sacrificherebbe ogni cosa a partire dalla sua vita in una dimostrazione d’amore davvero stupenda da leggere. Lei che pur con la potenza degli Dei al suo servizio necessita di lui che la completa e la fa restare salda nel suo principio di portare pace e giustizia. In tutto questo troverà posto anche Kieran, nel modo più inaspettato e naturalmente giusto che potreste immaginare: in tempi diversi lui ha rappresentato il sostegno sia di Poppy che di Casteel e questo suo esserci, si comprende, non cesserà mai e non vacillerà mai.
 

Avrei fatto qualunque cosa. Perché lo amavo. Perché lui era mio, e io ero sua. La mia altra metà. Una parte di me, anche se non pronunciavo il suo nome da molte settimane. Mi concedevo a malapena di pensarlo, perché faceva male. Ma il suo nome era amore. Era potere e forza. Non mi avrebbe mai spezzata.
 

Lo sviluppo della storia ha un suo svolgimento che prevede colpi di scena improvvisi e inaspettati, ma sarà l’ultimo 10% che vi manderà completamente fuori di testa. Perché come le tessere di un puzzle tutti i tasselli andranno al loro posto, molte cose verranno rivelate. Il finale crea ovviamente aspettative per il libro successivo della serie, ma soprattutto crea un hype pazzesco per il secondo prequel. Perché le due storie si concateneranno in modo talmente preciso che sentirete la necessità di scoprire il pezzo mancante della storia di Nyktos e Sera. Fondamentale quindi rispettare l’ordine di lettura indicato dall’autrice. 

 

 

 

 

 

 

 

 

Grazie CE per averci fornito l'eBook